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Autore: dark_witch    17/01/2011    0 recensioni
Semplici riflessioni di una ragazza che incontra un ragazzo, su quello che le dice il cuore e quello che le dice la testa. Perché si sa che noi ragazze ci facciamo un sacco di paranoie...
Se siete come me, forse potreste immedesimarvi con la protagonista altrimenti potreste conoscere un mondo a voi "sconosciuto".
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, sono semplici riflessioni di una ragazza molto timida, davanti ad un ragazzo che non le chiede niente.
Riflessioni su quello che le dice il cuore e quello che le dice la testa. Perché si sa che noi ragazze ci facciamo un sacco di paranoie...
Se siete come me, forse potreste immedesimarvi con la protagonista e se siete l'opposto, forse riuscirete a capire le ragazze che si fanno molteplici fisime mentali senza una reale motivazione.
Se siete dei ragazzi, invece, forse riuscirete a scoprire un mondo a voi un pò sconosciuto. La timidità spesso da l'idea di superiorità, cosa assolutamente sbagliata. Leggete e capirete quello che voglio dire.
Ringrazio tutti quelli che la leggeranno. Se volete farmi sapere qualcosa, sono disponibile a qualsiasi confronto!
Claudia



Cos'è quella sensazione che ti attanaglia la bocca dello stomaco? E le gambe tremolanti? Non può essere amore, non per una persona che nemmeno conosci. Interesse, quello sicuramente sì. Un interesse che va al di là delle tue previsioni. Avevi messo da parte i pensieri romantici sull'amore e le sue conseguenze dopo che l'ultimo ragazzo ti aveva calpestato il cuore. Nel momento in cui ti eri liberata di lui, della sua presenza e del bisogno che avevi di stargli vicino, era arrivato un altro. Ma tu non lo volevi! Il destino si era accanito contro di te? Probabilmente sì e non sapevi come reagire. Quegli occhi marroni ti scrutavano da dietro il vetro. Così diversi da quelli dell'altro ragazzo. Così scuri da potertici perdere dentro. Così profondi dai quali non saresti mai voluta uscire. Eppure lui era lì, non ti chiedeva nulla e tu, come una stupida, non sapevi come comportarti. Non lo avevi conosciuto in un pub una sera, non lo avevi visto al cinema, ma sul suo posto di lavoro. E adesso non riuscivi a togliertelo dalla testa. Era davvero successo a te? Avevi sempre sentito dire che l'amore non si cerca ma viene quando meno te lo aspetti, quindi quello che avevi davanti a te era quell'amore? Avevi scosso la testa più e più volte come a scacciare quell'ultimo pensiero. Non era possibile. Le tue amiche erano tutte eccitate per la tua nuova novità, snocciolavano consigli a destra e manca, ma a te mancava il coraggio di mettere in pratica quei suggerimenti. Ti sentivi una sciocca davanti ai suoi occhi. Un'adolescente in preda alla prima cotta. Una stupida ragazzina imbambolata davanti ad un ragazzo. Potevi affermare di sentirti come la protagonista di un manga, con le stesse espressioni facciali, gli stessi cuoricini al posto degli occhi, le stesse figuracce che fa difronte al più bello della scuola. Insomma eri patetica. Ti sentivi patetica. Non era difficile andargli davanti e chiedergli il suo nome. Non era complicato avvicinarti a lui. E ad essere sincera, lo avevi anche fatto, ma finché si parlava del suo lavoro andava tutto bene, le gambe smettevano di tremare e la respirazione era regolare, ma nel momento in cui avresti voluto pronunciare dell'altro, sentivi che le parole ti morivano in gola, che le ginocchia ricominciavano a tremare, che il nodo alla bocca dello stomaco si stringeva sempre di più. Avevi mollato, rinunciando a chiedergli il suo nome. Avevi gettato la spugna preoccupata, come sempre, di non essere all'altezza di quel ragazzo. Di mostrarti troppo estroversa e sfacciata, di fare l'ennesima figuraccia. Come al tuo solito, ti eri richiusa a riccio, salutandolo e andandotene. Mossa sbagliata. Il tuo cervello ti ripeteva che non poteva finire così. Che non c'era nulla di male in quello che desideravi, che non avresti perso nulla, tutt'al più guadagnato qualcosa, ma la tua fottuta paura ti aveva bloccata un'altra volta. Scappavi come un cane, con la coda tra le gambe. Fare il primo passo non ti è mai piaciuto, non era da te. Tu che avresti voluto vivere negli anni '50-'60, perché trovavi molto romantico l'idea che fosse il lui in questione ad avvicinarsi a te, che ti invitasse magari per un lento, che ti chiedesse se poteva rivederti. E invece no, vivevi nel 2010, dove le donne avevano preso il posto degli uomini. E gli uomini erano contenti, quasi sollevati, non si dovevano più sbattere, non dovevano più inventarsi stupide frasi per far colpo su qualche ragazza. Stavano comodamente seduti aspettando che le donne si facessero avanti. Tu non lo sopportavi e non lo avresti mai sopportato, ma adesso era diverso. Rischiavi di perdere l'occasione giusta e quel ragazzo in un colpo solo. Quanto tempo ti sarebbe servito per imparare a rischiare una volta tanto? Soprattutto se quella scossa che ti trasmetteva, poteva dire qualcosa di più? Lo avresti lasciato andare come niente fosse, rimpiangendo di non esserti data una mossa? Ti saresti rinchiusa in camera a piangere e a pentirti di quello che poteva essere? Sì, era da te. O forse no? Se fosse successo qualche tempo prima, avresti mollato tutto, rintanandoti da qualche parte ad ascoltare le tue canzoni melense, a scrivere sul tuo diario quanto fossi stata stupida e, passato il momento di sconforto, avresti ricominciato a vivere. Ma oggi, puoi dire di voler gettare tutto all'aria? Forse il male peggiore sarebbe quello di conoscerlo. Ok, fare il primo passo non è da te, ma cosa vuoi che succeda? Mica ti staccherà la testa a morsi! Potrebbe ricambiare come no, ma se non rischi non lo saprai mai! Quindi, ti chiedo, vuoi rischiare e magari essere felice e crescere, o vuoi lasciare tutto così, continuando a cuocere e ad osservarlo dal vetro senza muovere un passo? La scelta sta a te, non permettere a quell'assurda paura di mandarti in pappa il cervello. Per una volta vivi e fai quello che veramente ti dice il cuore e non dar retta alla testa.

   
 
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