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Autore: Mery89    17/01/2011    1 recensioni
è la mia prima fanfiction ...spero vi piaccia. Ovviamente è una BonniexDamon nella quale oltre a bonnie e damon compariranno anche altri personaggi inventati da me
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie Bennett
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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IOL    DARKNESS IN THE LIGHT

PRIMO CAPITOLO

Tokio 5 ore prima del concerto …

< Pronto? > ... < Pronto con chi parlo? Sono la moglie dell’ ex sindaco di Mystic Falls > … < Salve signora io sono Eric il manager della pianista Bonnie Bennet. > … < Salve signor Eric volevo invitare la signorina Bennet al concerto di beneficenza che si terrà a Mystic Falls , ovviamente lei sarà la nostra ospite d’onore. > … < In realtà non saprei, devo vedere se la signorina Bennet è libera, sa siamo nel pieno della sua tournè e a dire il vero ora siamo molto lontani dall’ America . Siamo in Giappone e qui abbiamo 5 date … > < Non si preoccupi per questo … il concerto non è adesso ma il 25 Dicembre il giorno di Natale. Per quel giorno è libera? > … < Non saprei … devo controllare >… < Ho sentito dire che la nostra cara artista è molto impegnata nel sociale ed è per questo che ho subito pensato a lei, inoltre è originaria della nostra città … sono sicura che con lei l’ evento sarà un successone . > … < ok signora … mi ha convinto … vedrò se siamo liberi per quel giorno e soprattutto informerò Bonnie della sua proposta …  le farò sapere … > < sapevo che saremmo potuti arrivare ad un accordo ragionevole … ah dimenticavo … questo è il mio numero 03357778623 mi faccia sapere al più presto. > … < Le farò sapere non si preoccupi … arrivederci . >

Alcuni minuti dopo il concerto …

< Hei Bonnie posso entrare o ti stai cambiando? > < No non preoccuparti ho già fatto entra Eric > < Mamma mia sei stata una bomba piccola > le va incontro e si abbracciano. < Grazie … e tu mi fai sempre i complimenti . Sai inizio a pensare che anche se facessi schifo  mi diresti comunque che sono stata brava > < Ma che dici! Mi conosci … io dico sempre la verità nel bene e nel male e tu lo sai benissimo! > La guarda un po’  offeso e  mette su il suo tipico broncio. < Calma,  calma … stavo solo scherzando, lo so come sei ci conosciamo da quando eravamo bambini > disse lei divertita dall’ espressione che aveva il suo amico, con quel broncio sembrava proprio un bambino. < Quelli si che erano bei tempi, almeno fino a quando sei venuta a passare le vacanze estive in Irlanda. > … < Si lo so siamo stati lontani per un bel po’ , ma sono contenta di averti ritrovato dopo 5 lunghissimi anni. > < Sai, quando ti ho vista quella sera a New York non credevo fossi veramente tu , pensavo fossi matto. > < Addirittura?! > chiese lei sorpresa. < No ero proprio io …. mio Dio sono passati solo tre anni da quel giorno e guarda ora dove siamo e chi siamo … ci avresti mai scommesso allora? > Passarono alcuni secondi di silenzio , poi Bonnie disse : < Soprattutto per come ero messa io in quel periodo … senza alcun sogno e piena di odio verso tutto e tutti. > < Non proprio verso tutti … diciamo solo verso tutte le creature del mondo magico e soprannaturale compresa te stessa. Quando ti ho incontrata non ti riconoscevo  più … avevi uno sguardo così spento … eri così …. Vuota … si,  credo che vuota sia il termine giusto in cui ti ho trovata dopo 5 anni di distanza . La ragazzina piena di vita che conoscevo con quella grande passione per il piano e per la musica non c’era più … PUF … del tutto scomparsa . > < GRAZIE … > si avvicinò e diede un delicatissimo bacio sulla guancia soffice e super calda di Eric. < Per cosa? > Disse Eric sorpreso da quel gesto. < Per avermi salvata da ciò che ero diventata, per avermi aiutata a riscoprire la musica , senza di te non ce l’avrei mai fatta , ma soprattutto per avermi insegnato ad amare me stessa , quello che sono … sai io prima che incontrassi te il fatto di essere una strega la vedevo come una cosa negativa,  volevo lasciarmi alle spalle questo mondo eppure al tempo stesso sapevo che era una cosa impossibile, inoltre pensavo che le streghe praticassero solo magia nera e che quindi appartenessero anch’ esse all’ oscurità, ma tu mi hai fatta ricredere facendomi conoscere le  streghe bianche tue amiche” tra l’altro” … inoltre mi hai fatta ricredere  anche sui vampiri, licantropi, muta forma ecc … spiegandomi che esistono creature che decidono di vivere in maniera tale da non dover uccidere nessuno …  insomma creature più evolute … prima li odiavo tutti … > < Grazie piccola … si sa sono un genio e uno psicologo bravissimo … d'altronde o ti avrei guarita o tu mi avresti ucciso dato che sono un licantropo > sorride compiaciuto di se stesso < Non avrei mai potuto ucciderti … ricordi? Tu sei Il mio AMICO COMUNQUE > < Comunque avevi tutte le ragioni per odiare i vampiri ecc …. Quelli che hai conosciuto ti hanno portato solo dolore. Sai tu sei stata molto forte …> < Già a parte la mia amica Elena, Caroline, che dopo essere diventata vampira ha fatto di tutto per appoggiarmi e Stefan , Il fratello di Stefan, gli altri vampiri e insomma in generale  Mystic Falls mi ha procurato solo dolore …> < Ah Bonnie  a proposito di Mystic Falls … devo dirti una cosa …> Eric iniziò a guardare la sua amica un po’ pensieroso. Era indeciso se dirle del concerto di beneficenza oppure no. Quando era entrato nel camerino della strega non pensava che la loro conversazione potesse finire così. Lui sapeva che a Bonnie non piaceva molto parlare del suo passato e infatti lei in questi tre anni aveva fatto di tutto per lasciarselo alle spalle, ma sicuramente non poteva prendere lui una decisione riguardo il concerto senza prima parlarne con lei , soprattutto se c’ era di mezzo Mystic Falls, la città che si, aveva procurato dolore alla streghetta, ma era anche la città in cui viveva suo padre , anche se con quest’ ultimo la stregha non aveva mai avuto buoni rapporti proprio perché lui non accettava ciò che era sua figlia e ne era profondamente spaventato e  inoltre c’erano quelli che un tempo la sua amica comunque aveva ritenuto amici molto importanti, così importanti che per non farli soffrire a causa sua Bonnie aveva deciso di abbandonare quella città per trasferirsi a New York. Bonnie interruppe i suoi pensieri < Cosa? > Allora Eric decise di sputare fuori il rospo < Prima del concerto ha chiamato la moglie dell’ ex sindaco di Mystic Falls > < Davvero!... La signora Lockwood!... E cosa voleva? > < Voleva che tu partecipassi al concerto di beneficenza come ospite d’ onore …> < Wow … non so che dire … ma noi siamo impegnati con la tournè adesso quindi mi sembra che la risposta sia ovvia …> < A dire il vero il concerto si farà il giorno di Natale … ah … e ho controllato tu per allora saresti libera … che ne dici? > Lo sguardo di Bonnie iniziò a spegnersi. < Bonnie che hai? > < Niente!... Cosa vuoi che abbia?! Sono solo molto sorpresa , non pensavo di tornare in quella città , credevo di essermela lasciata alle spalle. > < Infatti è così … guarda che  ho detto alla signora Lockwood che l’ avrei richiamata per farle sapere cosa avevi deciso e se tu mi dici che non vuoi andarci io le dirò semplicemente che quel giorno hai un concerto molto importante al quale non puoi mancare. > Non riusciva proprio a vederla così, con quello sguardo spento come quando l’aveva incontrata a New York dopo tanto tempo. Avrebbe fatto di tutto per proteggerla …  loro due ormai si proteggevano a vicenda come fanno fratello e sorella. < Grazie Eric, ma è arrivato il momento di tornare e affrontare il mio passato … d'altronde in questi tre anni abbiamo affrontato cose ben più grandi per salvare l’ umanità e il mondo magico, e se non è riuscito a sconfiggermi il più grande stregone di tutto il mondo  di certo non mi piegherà mio padre con il suo non accettare quello che sono, il mio ex e due semplici vampiri come i fratelli Salvatore … Cioè volevo dire Damon Salvatore … Stefan è stato sempre corretto nei miei confronti > < Damon Salvatore … è la prima volt in tre anni che pronunci il suo nome. > < Già … Damon  … Sai  l’ ho odiato con tutte le mie forze e forse un po’ di risentimento per lui lo provo ancora.  Damon era quello che aveva tentato di uccidermi nel bosco perché gli stavo impedendo di riportare Katherin da lui.  Per colpa sua la persona alla quale tenevo di più al mondo è morta  per fare uscire la sua amata vampira da quella maledetta cripta dove pensava che fosse ed è sempre per colpa sua che Caroline si è trasformata in vampira … in realtà qui ha contribuito anche Katherin …  pensavo che non avesse un cuore e invece non fu così e questo lo scoprii vedendo come si comportava con Elena. Così mi resi conto che tra lui e Stefan il più debole era proprio lui. Damon era stato usato da Katherin come semplice giocattolino sessuale per poi essere scaricato da quest’ ultima, ma lui l’amava … poi s’ innamorò anche di Elena e anche lei ha preferito Stefan a lui. Sai Eric a te posso dirlo, in un certo senso Damon mi ha sempre attratto , non so come spiegartelo ma è così. Più ci litigavo e più non so perché mi sentivo attratta da lui.  Mi sono anche odiata per questo. Come potevo essere attratta da un essere che a me aveva provocato nient’ altro che dolore?! Comunque sia  sapevo tranquillamente che lui amava Elena … Il vero motivo però che mi fece andare via da Mystic Falls fu un altro … Mi misi con Jeremy ; pensavo di amarlo ma non era così e quello fu l’errore più grande della mia vita … Inizialmente la nostra storia andava alla grande, ma poi iniziammo a litigare di continuo … lui voleva che lasciassi perdere il mondo del soprannaturale perché in un ceto senso mi voleva proteggere, dimenticando però che io stessa facevo parte di quel mondo … finii per litigare anche con Elena che evidentemente non ce la faceva più a vedere suo fratello soffrire per me. Fu allora che decisi di andare via. Non volevo far soffrire più Jeremy a causa mia e non volevo litigare con Elena , se fossi rimasta forse avrei perso la sua amicizia. Quella fu la decisione più giusta, anche perché tu sai benissimo che è impossibile lasciarsi questo mondo alle spalle , soprattutto per quelli come me e te, che sono già nati con un destino ben definito. Nessuno di noi due ha scelto di essere quello che siamo, semplicemente siamo già nati così. > < Sai amica mia io credo che in quella situazione hai avuto le palle … del resto si sa tu sei la più forte … te l’ ho detto puoi sempre contare su di me se non vuoi tornare li … non ti devi preoccupare di niente > < Grazie …  Chiama la signora Lockwood e dille che Bonnie Bennet è onorata del suo invito e che lo accetta molto volentieri. >  < Ok piccola come vuoi tu > e l’abbracciò, si perché la sua amica comunque in quel momento  meritava di essere abbracciata e protetta, doveva farle capire che lui sarebbe stato sempre con lei come quando si erano detti addio l’ ultima estate che lei andò in Irlanda … qualunque cosa fosse successa  loro due ci sarebbero stati sempre l’uno  per l’altra …  < Hei Eric ora basta mi stai soffocando …> fece finta di liberarsi dall’ abbraccio dell’ unico uomo importante  della sua vita. < Vabbè senti torniamo in albergo , si è fatto molto tardi e tu signorinella hai bisogno di mangiare qualcosa dato che non hai cenato! > < Mi sa che hai ragione infatti inizio a sentire i crampi alo stomaco … > fece finta di brontolare … si guardarono e scoppiarono a ridere. Il peggio della serata sembrava essere passato. Usciti dal teatro salirono sulla limousine che li avrebbe portati nell’ albergo più lussuoso di Tokio.    

Durante il tragitto …

< Ah … ho dimenticato di chiederti una cosa > disse  Bonnie < Cosa? > rispose  Eric …  < Hai chiamato Nic e gli altri? > … < Si li ho chiamati e mi hanno detto che non ti devi preoccupare cucciola … li è tutto sotto controllo. > … < Hanno avuto le informazioni che cercavamo? > Domandò la strega  < Si , inoltre Gloria mi ha detto che Nic è dovuto andare anche all’ assemblea del Consiglio. > rispose il ragazzo … < Cosa ti hanno detto a proposito dell’ assemblea? > … < Della riunione niente … > rispose Eric un po’ preoccupato … poi continuò < … hanno detto che ne avremmo parlato quando saresti tornata.  > … < mmm …> … < A cosa pensi? >… Eric poteva capire benissimo la preoccupazione  della strega. Il fatto che Nic gli vesse detto che le decisioni riguardanti il Consiglio  dovevano essere discusse di persona non preannunciava niente di buono. < A niente … guarda siamo arrivati, scendiamo da quest’ auto e andiamo a strafogarci come si deve > Rispose Bonnie e gli  diede una spintarella con il gomito destro. < Ma tu guarda cosa mi tocca sentire  “ STRAFOGARCI COME SI DEVE “ … guarda che sei una pianista e non dovresti parlare così … > … < Ha ha ha … ma dai smettila … un ora fa vuoi dire che ero una pianista, ora sono semplicemente io, la semplice Bonnie Bennet … e poi ho imparato dal migliore no … > Gli diede dinuovo  una spintarella con il gomito. < Ma tu guarda … e poi non tutti i licantropi parlano così … > Fece finta di essere offeso. < Si si … dai ora andiamo che ho fame … > Scesero dall’ auto ed entrarono in albergo. Appena entrati chiesero (in inglese ovvio) al receptionist  le chiavi delle loro swite , se fosse possibile avere qualcosa da mangiare e andarono ad aspettare la loro cena nella swite di Bonnie. Appena il cameriere portò un vassoio con rustici, pizzette e una bottiglia di vino rosso buonissimo ( a quell’ ora non potevano pretendere chissà che ) divorarono tutto in un secondo. La giornata era stata faticosa e inoltre non mangiavano dall’ ora del pranzo. Una volta finito di mangiare, stanchi com’ erano, decisero di andarsene dritti a letto. Il giorno successivo sarebbe stato altrettanto faticoso perché si sarebbero dovuti spostare, avrebbero dovuto prendere un jet che li avrebbe condotti da Tokio a Hiroshima dove si sarebbe tenuto il prossimo concerto, e una volta che il concerto fosse finito sarebbero tornati a Tokio con lo stesso jet. Appena il suo migliore amico se ne fu andato Bonnie andò in bagno e indossò la sua vestaglia da notte preferita. La vestaglia era rosa antico, uno dei suoi  colori preferiti,  di pura seta e metteva in mostra le sue lunghe gambe e in generale le sue curve ormai da donna non più da ragazzina . Messa la vestaglia la strega s’ infilò nel letto tra quelle lenzuola, anch’ esse di seta che per lei in quella settimana erano state una benedizione dopo i  concerti e cercò di dormire. Appunto cercò , perché sapeva bene che quella notte molti pensieri e ricordi belli, ma soprattutto dolorosi del suo passato le sarebbero affiorati nella mente. Stranamente però appena si lasciò cadere (finalmente) tra la braccia di Morfeo,  in sogno le comparì  un ragazzo con due occhi di un azzurro chiarissimo come l ‘acqua del mare, anzi ancora più chiari  e con un sorriso bellissimo. Di questo magnifico volto questi erano gli unici particolari  che riusciva a vedere perché poi tutto il resto era offuscato dal buio della notte. Bonnie la mattina successiva si  domandò  chi potesse essere quel ragazzo misterioso.     

 

  
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