Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: visbs88    17/01/2011    12 recensioni
Tutto ciò che Inuyasha pensa su quel dannatissimo "A cuccia!".
Scritta per l'iniziativa "Un prompt al giorno", prompt "Castigo".
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E buh! di nuovo ^.^
I’m here! With a new fanfiction!
Ok, non so perché io stia parlando in inglese XD domani ho interrogazione di spagnolo, dannazione… ma questo a voi non interessa ^.^ credo piuttosto che stiate attendendo un certo nuovo cappy di Vita da mercenari, e magari certe piccole recensione che l’autrice vi deve… per l’ennesima volta… PERDONOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Cerco nuovamente di redimermi (alla Kohaku): spazio dediche! Grazie a eien91, PauLxCeleste, LarcheeX, RikaRed, Alys93, MaryS e Lulosky per le recensioni a “Solo perché ti amo, Kikyo”, e ad Alys93 e a Lulosky per averla messa nelle seguite!
Ok… questa ff che mi appresto a scrivere è una scemata XD
Buona lettura!
 
- A cuccia!
E giù.
Giù, schiantato per terra. Inuyasha tenne per sé tutte le maledizioni che avrebbe voluto lanciare a Kagome. Perché per quanto potesse tenere a quella ragazza, per quando provasse affetto per lei… quello era insopportabile.
Cosa aveva detto, se non che gli piaceva il ramen istantaneo più di quello strano cibo che gli bruciava la lingua? Era stato solo sincero. Quella maledetta invece si era infuriata, e naturalmente Shippo, Miroku e Sango si erano schierati con lei. Ma il fatto che tutti credessero che avesse torto era ciò che gli rodeva meno.
Il peggio era quella dannata parola magica. A cuccia. Il dolore fisico, quel dannato mal di schiena che puntualmente arrivava dopo una sfilza di formule era sopportabile, in confronto a quello morale.
Perché si sentiva umiliato. Lui era orgoglioso, terribilmente orgoglioso. Ed essere schiantato al suolo, di fronte a tutti, castigato come un cagnolino, cosa che non era, malgrado le sue orecchie e le sue origini, era qualcosa di insopportabile, per lui. Sbattuto a terra, senza riguardo, ogni volta una ferita, piccola sì, ma presente, nell’animo. Lo faceva sentire debole, indifeso, quasi.
Giù, come fosse inchinato dinanzi a qualcuno, cosa che lui non avrebbe mai fatto. L’idea di prostrarsi dinanzi ad una persona, fosse pur essa superiore a lui, gli faceva venire la nausea.
Eppure ci era costretto.
Costretto da quel dannato rosario che da troppo tempo aveva al collo, da quel rosario magico che più volte aveva tentato disperatamente di togliersi, non visto dagli altri. Quel rosario che era una maledizione, un castigo, una punizione non giustificata. Kagome abusava troppo del proprio potere. Non pensava a ciò che significasse per lui. E sarebbe stato un atto troppo basso pregarla di liberarlo da quel tormento, un atto inutile, frustrante, che non sarebbe servito a nulla, certo com’era di ricevere una risposta negativa. Perché mai quella maledetta avrebbe dovuto privarsi di quell’arma tanto potente?
Con rabbia, pensò che spesso la usava anche di fronte ai nemici. Umiliazione nell’umiliazione. Ma in fondo, oramai non gli importava più molto, se succedesse dinanzi a un demone o a Miroku, Sango e Shippo. Era qualcosa di terribile lo stesso.
Si rialzò, dolorante.
- A cuccia!
Due volte di seguito. Era questo il peggio. Inuyasha veniva bloccato per terra, senza più potersi muovere o alzarsi. E si sentiva così debole, quasi indifeso. Vulnerabile, mentre ogni volta rischiava di rompersi il naso. Doveva ringraziare la sua natura di mezzo demone se ciò non era ancora successo.
- A cuccia! A cuccia! A cuccia!
“Basta!” pensò Inuyasha, fremente di rabbia, ma come poteva dirlo ad alta voce, se la sua bocca era bloccata contro l’amaro terreno?
Cominciava a sprofondare, ogni colpo più doloroso, sempre più giù in quella terra maledetta.
Finalmente, Kagome si stufò e si allontanò con la scusa di andare a fare due passi lungo il fiume lì vicino.
Poté alzarsi, ma evitò di massaggiarsi la schiena per non sembrare debole. Rifletté un attimo su quest’ultimo pensiero. E poi mandò al diavolo tutto.
Portò una mano alla parte lesa, cercando di calmare il dolore lancinante. Cosa gli importava, ormai, della dignità? Era stato offesa davvero troppe, troppe volte.
Con una smorfia di dolore si sedette all’ombra dell’albero lì vicino, mentre vedeva Miroku, Sango e Shippo scambiarsi delle occhiate… sconsolate? Cos’era, adesso era lui il caso disperato? Lui lo ammetteva, se un cibo non riusciva a mangiarlo. Era Kagome quella troppo permalosa, non lui.
Con un ringhio irritato, tentò di mandare giù un altro boccone di quel… curry, o come diavolo si chiamava.
Maledetto “A cuccia”

 
Ecco fatto ^.^ diciamocelo: Inuyasha mi ha sempre fatto tanta pena ç.ç io stessa ci rido sopra, è sempre buffo, però… ci pensate, ad essere nella sua stessa situazione? Povero… soprattutto per lui, così orgoglioso!!!!
Ok, le recensioni sono gradite!
Visbs88
   
 
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