Come nacque il Male?
E il Bene?
Nessuno lo saprà mai.
Noi sappiamo una storia, una storia complicata, piana di intrighi, di dubbi, di scoperte devastanti e sentimenti contrastanti.
La storia di due ragazzi, fratello e sorella, i cui destini muteranno nonostante questo sembrerà impossibile.
Il Fato verrà spezzato, e tutto attorno a loro bruciato.
Cancellato.

Erano due ragazzi, i primi della loro specie
Erano liberi, felici, animati da quella gioia che possono provare solo gli inconsapevoli, i puri, coloro che ancora non sono a conoscenza delle brutture del mondo.
Lei era chiamata Lucinda, come la luce da cui era stata generata e aveva lunghi capelli blu che le incorniciavano il volto.
I suoi grandi occhi azzurri riflettevano suo padre, il grande Cielo Maestoso.
Lui era un ragazzo a cui una forza primordiale aveva attribuito il nome “Ash”.
Rappresentava la forza, l'indomabilità di ogni essere umano, la mascolinità propria della sua specie; possedeva arruffati capelli corvini e vivaci occhi nocciola.
Erano belli, i due ragazzi.
Erano felici nella loro purezza, avevano tutto ciò di cui avevano bisogno e non cercavano altro, nè lo immaginavano.
Potevano fare tutto, perché qualunque cosa avessero tentato, non sarebbe mai risultata  sbagliata.
Nulla di malvagio sarebbe mai potuto nascere da queste due creature.
Nei loro occhi limpidi non esistevano il dolore o la rabbia, non li conoscevano, non li desideravano; avevano invece la gioia virginea di coloro che non aspirano a null'altro oltre ciò che possiedono.
Quel sentimento diverso dalla felicità, che ti fa sorridere senza un motivo preciso e che ti abbraccia nei momenti più strani e inaspettati.
Gli antichi, nella loro saggezza, lo chiamavano Armonia.
Non c'era nulla che potesse renderli più felici di ciò che erano, semplicemente perchè non avevano idea di cosa fosse la felicità.
La provavano senza neppure rendersene conto.
Una miscela di falsa gioia e immenso, impercepibile vuoto abitava i loro cuori.
Vivevano in un luogo ideale e primigeneo, un locus amenus dove risiedeva l’origine di tutte le cose.
Un giardino immenso, dove la luce regnava sovrana e non vi erano tracce nè del male nè di sentimenti sconosciuti ai due giovani, a parte un sottile dettaglio.
C'era un albero al centro del giardino, un albero immenso e bellissimo, di una bellezza diversa da quella delle altre piante, una bellezza misteriosa e attraente.
Non avevano il permesso di cogliere i frutti di quell'albero, non sapevano perchè ma sentivano che non dovevano farlo, qualcuno glielo aveva ordinato, ma non avrebbero saputo dire chi fosse stato.
Nonostante ciò, loro non desideravano coglierlo, non ne sentivano il bisogno, nè vi si erano mai avvicinati.
Lo avevano sempre evitato, come percependone la pericolosità.
La loro vita fu felice, splendida, vuota nella sua perfezione, fino a quel giorno.
Un giorno inspiegabile e terrificante, il giorno che Lucinda non sarebbe mai riuscita a spiegarsi e che avrebbe distrutto tutto ciò che la Luce le aveva donato.
Il giorno in cui il Male li trovò.

[Liberamente ispirata alla Genesi] [Dedicata a Pikaendpichu98]