Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: Starsshine    18/01/2011    1 recensioni
Piove con il sole... sapete quei temporali che spesso capitano nelle calde giornate estive?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Bellamy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scusami.

 

Per questa fan-fiction prendo ispirazione da una poesia di Giovanni Pascoli, intitolata “La mia sera”.

Non possiedo i diritti su questa storia e sui personaggi .

Le date che compaiono sono inventate.

Finisco con il dire che non conosco i Muse.

Buona lettura!

 

 

Piove con il sole... sapete quei temporali che spesso capitano nelle calde giornate estive?

 

Sto sdraiata sul grosso letto matrimoniale, bianco e morbido.

Mi lascio cullare dalle gocce di pioggia che cadono sul tetto ed intanto guardo fuori oltre il lago e la folta boscaglia, immaginando l'arrivo di Matt e di come chiedergli scusa.

Già... ancora una volta avevamo litigato, una di quelle stupide litigate di coppia, una di quelle stupide litigate che ti fa star male, ti fa piangere.

Come ogni giorno c'eravamo sentiti per telefono, sentivo dal tono con cui mi parlava che c'era qualcosa di strano, gli chiesi cosa aveva e lui mi rispose male, di risposta gli chiusi la chiamata in faccia e lo mandai a quel paese.

Mi liberai da quei pensieri e chiusi il libro che tenevo aperto sulle mie gambe.

Il libro era leggermente sbiadito, aveva la copertina verde e le chiare lettere riportavano il titolo “Raccolta di poesie di Giovanni Pascoli”.

Mi ricordo che alle superiori non amavo particolarmente il poeta italiano,ma, con gli anni avevo imparato ad apprezzarlo.

Appoggiai il libro sul comodino e scivolai lungo il letto fino a toccare il pavimento con i piedi.

Mi avvicinai alla finestra e ripensai a tre anni fa....

5 novembre 2004.

Concerto dei Muse a Milano

Lasciai che i ricordi riaffiorassero da un piccolo emisfero del mio cervello.

Camminavo , guardandomi intorno e cercando di trovare l'uscita per il parterre.

Camminai lungo il corridoio centrale e mi fermai a chiedere informazioni ad un ragazzo.

Scusami, sai dove si trova l'uscita per il parterre?”

Il ragazzo si voltò e mi guardò.

Gli sorrisi,ed anche lui fece lo stesso.

Sì, se vuoi ti accompagno”

Grazie sei molto gentile”

Camminammo ed arrivammo all'entrata del parterre.

Prima di uscire mi disse “Transenna o prima fila?”

Transenna è ovvio” gli risposi pavoneggiandomi.

Scoppiammo a ridere in una risata fragorosa e limpida.

Beh... grazie per avermi accompagnata, Matt”

Grazie a te per la compagnia, Fede”

A dopo “

A dopo” .

Matt ritornò su i suoi passi,mentre io guadagnai la transenna.

Quando quella sera finì il concerto, incontrai Matt fuori dal locale e gli diedi appuntamento al giorno dopo, Torino.

Beh... allora ci vediamo domani” gli dissi prima di salire in macchina.

A domani... Bliss”

A quel titolo mi si illuminarono gli occhi.

Grazie, Peace”

Chiusi la portiera della macchina e tornai a casa,lasciando Matt dietro di me.

 

Riaprii gli occhi.

Fuori pioveva con il sole.

Aprii la finestra e saltai fuori dalla camera.

Sentii le gocce di pioggia cadere e scivolare lungo le mie braccia.

Chiusi nuovamente gli occhi ed iniziai a ballare seguendo il ritmo di una canzone dentro la mia testa.

 

Punto di vista da parte di Matt.
 

Casa,avete presente,vero?

Casa intesa non le quattro mura e un tetto,ma, la tua amata.

Quella persona che non vedi l'ora di riabbracciare, di baciare, di far l'amore con lei.

Sono in macchina e sto percorrendo la strada che mi porterà da lei, Federica.

5 novembre 2004.

Ricordo ancora quel 5 novembre.

Lei arrivò tutto ad un tratto nella mia vita,come quel 5 novembre.

Sentii una voce femminile che mi domandò dove si trovava l'uscita per il parterre, mi disse inoltre che aveva percorso tutte le varie uscite d'emergenza,ma, che alla fine si era persa.

Mi voltai verso di lei e la prima cosa che notai fu il suo sorriso.

Gli sorrisi anch'io e la accompagnai verso il parterre.

In quei pochi minuti c'eravamo raccontati di tutto.

Da quei minuti era nato tutto, il nostro amore, la nostra storia.

 

Punto di vista di Federica.
 

Sentii il motore della macchina spegnersi e la portiera chiudersi dietro le spalle di Matt, sentii i suoi passi risuonare sul terreno.

Si fermo tutto ad un tratto e si appoggiò al muro con le braccia conserte e mi guardò.

Mi voltai, vidi che era vestito di bianco, i capelli nero corvino e quei occhi azzurri, dove molto spesso mi perdevo.

Si staccò dal muro e corse verso di me, mi prese in braccio e mi fece roteare.

Adoravo quando faceva così,mi faceva tornare bambina, mi fa ricordare quando anche mio padre faceva così dopo che tornava a casa dal lavoro.

Mi adagiò dolcemente a terra e la sua presa scivolò lungo i miei fianchi.

Si avvicinò al mio viso e mi sfiorò il naso.

Scusami” mi disse a voce bassa, come se solo io e lui dovevamo sentire.

Scusami Bliss se certe volte mi comporto come uno stronzo e ti rispondo male”

Scusami tu, se certe volte ti chiudo il telefono in faccia.”

Scoppiò a ridere.

Sai, sto pensando a dove sarei senza di te in questo momento”

E dove saresti?”

Non lo so”

Lo abbracciai.

Bliss, non vado via da te, non ti lascio e giuro che non ti cambierei mai per nessuna ragazza al mondo”

Grazie”

Si staccò dalla mia presa e mi spostò una ciocca dei miei capelli verso l'orecchio.

Sfiorai le sue labbra con le dita ed anche lui fece lo stesso.

Ti amo”

Ti amo”

Chiusi gli occhi, senti le nostre labbra schiudersi in un bacio.

 

Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: Starsshine