Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ruta    19/01/2011    3 recensioni
Ed è l’alba, l’attimo infinitesimale in cui la notte diventa giorno, in cui le paure distratte assumono il contorno non più sfumato della realtà, le ombre da masse scure diventano le figure pallide di coloro che mancano loro disperatamente ogni secondo e respiro, ammassato in nuvolette di fiato incandescente nel freddo di quell’inverno che pare infinito, cristallizzato nell’eternità.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cuore

Cuore d’alba

 

*

 

 

 

 

 

L’alba è stato il momento in cui girandosi indietro dopo la prima notte che erano scappati dalla Tana, hanno pensato a quel che si erano lasciati alle spalle.
Harry ha immaginato quella che ormai lui considera la propria famiglia e il suo pensiero è volato a Ginny, sperando stesse bene, pregando perché non debba mai provare l’atroce sofferenza di perderla, non anche lei.
Le riflessioni di Ron sono state più generiche e confuse. Lui sa che i suoi fratelli staranno bene - devono stare bene, se la cavano sempre d’altronde, no?-., lo sente e nel percepirlo guarda di sottecchi Hermione. Anche a costo di legarla e imbavagliarla, si chiede se non sarebbe stato infinitamente meglio che stesse alla larga da quella guerra che su di lei più che su loro potrebbe avere ripercussioni impensabili. Ma poi Hermione si volta, richiamata dall’intensità del suo sguardo sul collo e lui non può fare a meno di pensare che siano tutte sciocchezze osservandola, che senza Hermione essere lì, combattere, non avrebbe il minimo senso.
Hermione cerca di non pensare, non ricordare o lasciarsi andare a pensieri che in quel momento risulterebbero più pericolosi di tanto altro. Perché se fosse libera di ponderare su ciò che ha fatto, se davvero potesse comprendere la portata dell’azione, la magia operata, se anche per un istante ritenesse che il far sì i suoi genitori si siano dimenticati di lei fosse la cosa più giusta, in modo non debbano affrontare lo stesso dolore angosciante che ha provato e prova lei sapendo di averli perduti forse per sempre, cadrebbe in pezzi. E lei sa che non può farlo, per nulla al mondo.
Anche perché, chi si occuperebbe altrimenti degli stupidi che le sono accanto?

Ed è l’alba, l’attimo infinitesimale in cui la notte diventa giorno, in cui le paure distratte assumono il contorno non più sfumato della realtà, le ombre da masse scure diventano le figure pallide di coloro che mancano loro disperatamente ogni secondo e respiro, ammassato in nuvolette di fiato incandescente nel freddo di quell’inverno che pare infinito, cristallizzato nell’eternità.
E’ nell’alba, momento agrodolce di verità e rimpianto, in cui il boccone della nostalgia di casa va mandato giù e si stira la bocca screpolata in un sorriso stiracchiato.
Hermione prepara te caldo per ognuno e anche se è insapore, il calore intiepidisce le dita e i palmi delle mani come un abbraccio mancato. E’ un soffio lieve e tenero sul cuore martoriato dalla malinconia, torturato dalla paura non vi sia più nulla a cui far ritorno una volta fatto il proprio dovere, conclusa la missione.
Harry osserva distratto Ron che ringrazia Hermione e le sfiora in una carezza impacciata i polpastrelli nel prendere la tazza fumante; e pensa che nessuno di loro sia un eroe. Sono solo ragazzi a cui mancano le persone care, ma è proprio per loro, per chi amano e si augurano di proteggere, che possono almeno provarci, tentare anche se per poco di essere ciò che non sono, diventare gli eroi che altri si aspettano che siano.

E’ l’alba e nella luce debole e quasi fioca che attraversa lo spiraglio di tenda aperta proiettandosi all’interno, che colora di rosa l’azzurro cinereo del cielo terso, come una lastra di ghiaccio, nel tavolo attorno a cui sono seduti, su quelle panche scomode che ricordano tanto quelle di Hogwarts, nella debolezza fragile ed effimera dei raggi che fendono l’aria cava e spazzano via nubi e squarci di buio, è lì che sta la loro forza, la speranza tutto possa andare bene.
Perché è così: tutto andrà per il meglio.
Loro sono i buoni e anche se non è una favola, non sono i protagonisti di qualche racconto per bambini più di quanto non lo siano in quella battaglia, deve esistere qualcosa di giusto in quel mondo che faccia sì siano loro a vincere, vero?  

E’ l’alba, si rassicura; non può essere tutto perduto.          

 


 

N/A:
Ulteriore tentativo sul fandom di HP e sono nervosa come per un esame all’università o a quello di guida XD. 
Spero vi sia piaciuta pur nella sua brevità; è uno spaccato di vita quotidiana così come l’ho immaginato dopo aver rivisto forse per la decima volta il film e scritto per l’iniziativa un prompt al giorno indetto da Fan World sulla parola, per l’appunto, alba
Mi auguro di avervi strappato davvero un sorriso, un saluto a tutti e a presto spero ;)!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ruta