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Autore: BambolaMorta    19/01/2011    4 recensioni
"Ma Nasty, non puoi farmi questo!", piagnucolò Ronnie. "Quel tipo si crede dio in terra, ci prenderemo a pugni ancora prima che abbia posato le valige sul pavimento!"
Nason fece roteare gli occhi in un gesto seccato. "Per piacere, piantala Ronnie. Starà qui solo per un paio di giorni, poi quando torno da San Diego lo porto a casa mia, okay?"
Il cantante sbuffò.
Tanto discutere con Nasty non aveva senso, l'ultima parola era sempre la sua.
"Okay, okay, mi hai convinto: Oliver Sykes verrà a stare da me..."
[Ronnie Radke/Oliver Sykes]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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voltare pagina Premetto: è un esperimento.
Almeno, non ho mai letto in giro altre Ronnie/Oli.
Dedicata alla mia mogliettina, cui sto scassando le balle da un bel po' di giorni con 'sta storia di questa fic.
Bene, ci terrei ad avere qualche commento per sapere com'è andata ;) se fa proprio così schifo ditelo xD
R.I.P and enjoy

***

Era uno stronzo.
Un fottuto stronzo opportunista.
"Ma Nasty, non puoi farmi questo!", piagnucolò Ronnie. "Quel tipo si crede dio in terra, ci prenderemo a pugni ancora prima che abbia posato le valige sul pavimento!"
Nason fece roteare gli occhi in un gesto seccato. "Per piacere, piantala Ronnie. Starà qui solo per un paio di giorni, poi quando torno da San Diego lo porto a casa mia, okay?"
Il cantante sbuffò.
Tanto discutere con Nasty non aveva senso, l'ultima parola era sempre la sua.
"Okay, okay, mi hai convinto: Oliver Sykes verrà a stare da me..."

"Un paio di giorni?! Sei via da una settimana, Nasty! Io...questo tizio non lo reggo più!"
Oli era il peggior coinquilino che avesse mai avuto.
Disordinato e confusionario, abbandonava ovunque boxer e calzini usati che Ronnie calciava nel cesto della biancheria intenzionato a non toccare quella robaccia se non con le dita dei piedi.
Nasty sbuffò e il cantante se lo immaginò roteare gli occhi come faceva di solito. "Ehi, sai com'è mia madre, no? Non mi vede da un sacco..."
"Si, si, ho capito. Ma se non torni entro un'altra settimana giuro che vengo a prenderti io"
"Ammettilo che ti manco, tesoro"
"Fanculo Nasty. Salutami la mammina, eh"
"Sicuro"
Appena ebbe appoggiato il cellulare sul tavolino del salotto - che il più delle volte veniva denigrato a poggiapiedi -, la porta si spalancò con un tonfo e Oli, ubriaco marcio, fece il suo trionfale ingresso in salotto barcollando.
Ronnie prese un respiro profondo, mentre l'odore di alcol che il suo coinquilino si trascinava dietro gli colpiva le narici e gli si insinuava in gola.
"Oddio Oli, puzzi da far schifo!"
Oliver sbuffò, barcollando verso Ronnie sulle lunghe gambe instabili. "Ma tu gli amici li saluti sempre così?"
Il ragazzo sbuffò. "E da quando siamo amici, io e te? E comunque dovresti farti una doccia, così smetti di puzzare come un alcolizzato all'ultimo stadio e ti passa un po' la sbornia..."
"Seh, seh, va bene"
Mentre barcollava verso il bagno, Oli inciampò nella porta, finendo lungo e disteso sul pavimento.
L'ex frontman degli Escape The Fate scosse la testa, prima di andare a dargli una mano a tirarsi su. "Eddai, non pesarti così tanto sulla mia spalla, mi spacchi un braccio così!", si lamentò mentre lo accompagnava - o meglio se lo portava a spalletta - in bagno e lo metteva seduto sulla tazza del water. "Non dirmi che devo anche aiutarti a farti la doccia perchè non ci penso nemmeno"
Oli rise un po', prima di iniziare un' epica battaglia con cintura, bottoni e zip per slacciarsi i jeans e calarseli giù per le gambe magre.
Ronnie rivolse un'occhiata supplichevole al cielo prima di aiutarlo a togliersi la maglietta in cui era praticamente incastrato, scoprendo il suo fisico magro e tatuato e uscendo dal bagno dopo aver acceso l'acqua nella doccia.
"Aspetta!", piagnucolò Oliver.
"Che c'è?"
Il suo viso delicato fece capolino dalla porta. "Che ne diresti di fare la doccia con me?"
Ronnie arrossì, mentre nella testa gli passavano come un film le immagini di Max.
Di Max com'era prima.
Di loro insieme dentro la doccia, i loro corpi bagnati e allacciati e...
"Io...ehm...fatti la doccia Oli: puzzi davvero da far schifo"

Mandò giù un grosso sorso di acqua tonica gelata, dandosi mentalmente del cretino.
Aveva pensato a Max.
E poi, inspiegabilmente, l'immagine del suo ex ragazzo si era fusa con quella di Oliver, creandogli qualche piccolo problemino ai piani bassi.
Buttò indietro la testa, sbuffando.
E mentre stava lì, con gli occhi chiusi e la testa appoggiata allo schienale del divano in pelle del salotto, sentì Oli sedersi - anzi no, sprofondare - accanto a lui.
Tossicchiò imbarazzato, pregando solo che il problemino là sotto non fosse poi così evidente.
Voleva andarsene a letto alla velocità della luce, scappare via da Oliver e dal suo meraviglioso corpo tatuato ma...ma la testa di lui che si appoggiava sulla sua spalla, gli impedì di muoversi dal sofà.
"Non stavo scherzando quando ti ho chiesto di fare la doccia insieme..."
Ronnie sospirò, appoggiando la testa sui capelli bagnati di Oli.
E di nuovo, le immagini di Max si fusero con quelle del suo coinquilino.
Le scacciò dalla mente con un altro sospiro.
Non era giusto continuare così.
Gli piaceva Oli? Si.
E poi, lui non era Max.
La sua mano finì ad intrecciarsi con quella dell'altro, le dita che scivolavano le une sulle altre in lente carezze delicate.
Era arrivato il momento di voltare pagina.
Accarezzò a lungo le labbra carnose di Oliver prima di farle sue in un bacio passionale.
E, nella sua testa, le immagini di Max iniziarono poco a poco a svanire.   

  
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