Buona Natale a Tutti
Voi e Felice Anno Nuovo!
Spero che alcuni di voi apprezzeranno questo mio piccolo
regalo di Natale.
Grazie mille a tutti coloro che leggono!
Saka
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1.
NAGINI
“Nagini...”
Un sibilo nell’ombra. Una sagoma
sinuosa scivolò nell’oscurità tra i commensali che sedevano attorno al lungo
tavolo di mogano nero.
Passò tra le gambe di tutti gli
invitati con molta, molta lentezza. Li prese in considerazione uno ad uno
sentendo il calore di ogni singolo corpo e sentendo il terrore che li pervadeva
quando passava tra i loro piedi e quando trovò quello che cercava vi si
arrampicò sino al grembo e lì restò.
“Sembra che abbia una
strana predilezione per voi... mio MangiaMorte.”
Disse l’uomo a capotavola e subito
dopo sibilò qualcosa al serpente che riprese a salire lungo il torace del suo
prescelto sino ad avvolgersi attorno al collo di questo. Fece uno, due, tre
giri. Le spire dell’animale si fecero sempre più strette e, anche senza vedere
il volto del Soldato Oscuro, coperto dalla maschera, si intuiva che il terrore
cominciava ad impadronirsi di lui e tutti gli altri commensali ringraziarono in
silenzio di non essere loro sottoposti a quella prova.
“Se non mantenete la
calma, mio MangiaMorte, Nagini si potrebbe
innervosire e allora...”
La frase venne volutamente
lasciata incompleta, l’uomo ebbe un fremito e subito dopo un singulto
strozzato. Un brivido gelato percorse la schiena delle altre figure attorno
alla tavola. Pochi secondi dopo il capo dell’uomo pendeva in avanti senza vita.
Il serpente si lasciò scivolare a terra dolcemente e raggiunse colui che era
seduto all’estremità più in ombra avvolgendosi gentilmente attorno alle sue
spalle.
“Questo serva di lezione
a chiunque pensi anche solamente di potermi nascondere qualcosa. Non ho la
minima pietà per gli oltraggiosi. Credevo di essere stato abbastanza chiaro in
passato.”
Sibilò con rabbia l’uomo.
“Chi non è stato invitato
a rimanere se ne vada immediatamente.”
Otto figure si alzarono e se ne
andarono usando la velocità massima che si potesse impiegare senza mancare di
rispetto al potente capo.
Le altre rimasero sedute
compostamente ai loro posti. Come la porta venne chiusa dietro l’ultimo dei
fuggiaschi i MangiaMorte rimanenti si tolsero la
maschera e si alzarono dal tavolo. Insieme al Lord Oscuro si diressero verso
una stanzetta più appartata dove il fuoco allungava le ombre sinistramente.
Lord Voldemort prese posto sulla poltrona più vicina
al camino. La luce rossa rendeva ancora più spaventose le sue iridi. Nagini si
accoccolò sulle sue ginocchia ricevendo dolci carezze e molte attenzioni oltre
a crogiolarsi nel calore emanato dalle fiamme.
Tutti sapevano della predilezione
che il Signore Oscuro aveva per Nagini. In passato chiunque avesse osato anche
solamente disturbare la quiete dell’animale veniva ucciso con un’Avada Kedavra immediatamente. E
quello era già un trattamento di favore! I prigionieri poi che avevano la
malsana idea di insultare Lord Voldemort insinuando
che Nagini fosse un semplice serpente o che dovesse essere eliminato, peggio
ancora quelli che si auguravano che presto
qualcuno si facesse una bella cintura col serpente del Signore del
Male... beh quelli venivano sottoposti, personalmente, da Lord Voldemort al suo trattamento speciale.
Il Potente Mago scendeva nelle
segrete con il suo famiglio al collo e lo metteva in un angolo da cui potesse
osservare comodamente tutta la scena. Spiegava poi al prigioniero che avrebbe
smesso immediatamente di torturarlo se fosse riuscito a convincere il suddetto serpente
a sibilare una volta oppure a muoversi da dove lo aveva messo lui.
Molti resistevano per mesi interi,
ma alla fine tutti, senza esclusione di alcuno, supplicavano il serpente di
perdonare la loro stupidità invano.
Mai, neppure una volta, il rettile
aveva sibilato durante le torture del Lord Oscuro e mai si era spostato. Ergo
tutti quelli che avevano osato insultare Nagini erano morti tra atroci
sofferenze.
Anche i MangiaMorte
che facevano parte della cerchia ristretta dei Fedelissimi di Voldemort avevano capito da tempo che nessuno poteva
competere con il rettile in quanto ad influenza sul Lord Oscuro e siccome
nessuno di loro era rettilofono nessuno sapeva che
cosa si dicessero i due.
“Chissà perché il Lord da
retta ad un serpente.. non potrà mai essere intelligente come uno di noi.”
Bellatrix Lestrange
stava ripensando alla stupidità dell’uomo morto poco prima. Non le faceva né
caldo né freddo l’uccisione di quell’inetto, forse un po’ caldo: le uccisioni
soprattutto a sangue freddo la eccitavano sempre. Un inetto.... si perchè
doveva essere proprio tale per insultare Nagini in presenza del Singore Oscuro e pensare anche di farla franca. Se il suo
Signore adorava e rispettava quel rettile lei non necessitava di altri motivi
per prostrarsi ai piedi di quell’animale.
“Abbiamo un problema. Un
traditore.”
Disse il Lord. Un mormorio di
disapprovazione si diffuse tra i Fedelissimi.
Chiunque tradiva il Lord meritava
la più dolorosa morte immaginabile. Anche peggiore di quella che sarebbe
spettata ad Harry Potter.
“L’Ordine della Fenice ha
avuto informazione riservate.... Strettamente riservate. Quindi è uno di voi.”
Tutti si guardarono in faccia. Uno
dei Fedelissimi che tradisce il suo Signore?
Impensabile!
Eppure se lo diceva Lord Voldemort doveva essere così, per forza. Lui non mentiva
mai.
“Ve lo dico per mettervi
i guardia. Mi occuperò personalmente di questa faccenda... Mi aiuterai, vero
Nagini?”
Il serpente rispose con un sibilo
e Voldemort gorgogliò di felicità. Lui adorava quel
serpente!
Decisamente migliore di qualsiasi
essere umano.
Una volta fatta la comunicazione
si alzò in piedi ed immediatamente tutti i suoi sottoposti si inginocchiarono
di fronte a lui.
Il Lord Oscuro salutò i suoi
Fedelissimi con un cenno svogliato della mano e si diresse assieme a Nagini
nelle sue stanze lasciando volontariamente quelli a guardarsi negli occhi.
Non avere dato l’ordine a nessuno
di loro di indagare era come averlo dato a tutti. Era certo che si sarebbero
adoperati col doppio dell’impegno per scovare il traditore prima di lui e
quindi salire nella sua classifica di importanza.
“Come sono prevedibili
Nagini.”
Sussurrò al serpente che rispose
con un sibilo lungo ed articolato.
La stanza del Lord Oscuro era
enorme. Un letto gigantesco a due piazze con lenzuola di seta nera a ricami
rosso sangue era appoggiato alla parete di sinistra. Una specchiera di fronte
al letto. Poco più in là una porta che
conduceva alla cabina armadio di Voldemort ed
un’altra nella parte più in ombra della stanza conduceva al bagno privato del
Lord.
Le tende grigie impedivano al sole
di filtrare all’interno delle finestre di Burning Hell House.
Voldemort andò direttamente nella cabina
armadio, mentre Nagini si diresse verso il letto e si accoccolò al centro di
esso dopo essersi ben sistemato sibilò all’indirizzo del suo padrone.
“Lo so che non ti piace.
Ma mi serve. Abbi fiducia in me.”
“Ssssssssss....
e secondo te io dovrei affidare
Il Signore Oscuro sporse la testa
dalla porta e osservò con attenzione la creatura sul suo letto. Era bella. Non
c’era niente da dire. Mai in vita sua aveva visto un essere di una bellezza che
rasentasse la perfezione come la sua.
“Nagini...”
L’ammonì l’uomo e si diresse verso
il letto mentre si metteva al volo una vestaglia cremisi. Si sedette su una
sponda e si stese leggermente su di un fianco per avvicinarsi di più a lei.
“Come sei bella.”
Le disse ammirandola. Le lenzuola
scivolarono di dosso alla figura che occupava il sontuoso letto mettendo in
evidenza una spalla nuda dall’incarnato pallido.
“Non essere sdolcinato.
Non ti sopporto quando fai il melenso Tom.”
Una mano curata gli sfiorò la
guancia spostandogli i capelli. Ormai, da diversi mesi a quella parte, aveva
deciso di assumere l’aspetto di Tom Riddle. Era stata lei a chiederglielo e la motivazione che
aveva portato era stata anche convincente dopotutto:
“.. così quando torturi i tuoi prigionieri puoi trasformarti davanti a
loro. Lo sai che i tuoi occhi rossi fanno un certo effetto... Potrebbe esserti
utile. Io credo che aumenterà il tuo divertimento.”
Così gli aveva detto la sua Nagini
e così lui aveva fatto.
Era l’unico essere in cui riponeva
cieca fiducia.
Bella, anzi bellissima.
Era seduta al centro del suo letto
e si copriva con il lenzuolo. I lunghi capelli mossi le cadevano sul seno e le
incorniciavano il viso mettendo ancora più in risalto quei bellissimi occhi
scuri. Tutto in lei era perfetto ed armonioso, a partire dalla sua voce
flautata. Lei. La sua Nagini.
Lei che gli era sempre vicina in
ogni momento.
Era con lui quando aveva ucciso i
genitori di Harry Potter.
Era con lui quando aveva sfidato
Silente per la prima volta.
Era con lui quando il Bambino
Sopravvissuto lo aveva sconfitto.
Era con lui quando aveva ripreso
le forze.
Era con lui quando aveva
organizzato nuovamente il suo esercito.
E adesso che doveva scovare il
traditore all’interno dei suoi Fedelissimi lei era con lui.
Lei c’era sempre stata. Non si era
mai allontanata. Lo aveva consigliato, sorretto nei momenti di sconforto, aveva
gioito con lui e pianto per lui. Lei c’era e non dubitava che ci sarebbe sempre
stata.
Lo aveva difeso molte volte. Aveva
deviato incantesimi diretti a lui che e avrebbero potuto causare la sua morte,
aveva ucciso i suoi nemici per lui, aveva risolto da sola problemi che potevano
impensierirlo ulteriormente nei momenti difficili. Lei era sempre al suo fianco
pronta a battersi per lui e con lui. Lei era il suo braccio destro. Non Lucius o Bellatrix.
Lei.
Ed era per questo che non
sopportava che qualcuno la insultasse, che qualcuno dicesse o solamente
pensasse cattiverie su di lei. Non poteva permetterlo. E nessuno ormai la
insultava più. Nessuno osava riferirsi in maniera scortese al suo famiglio, al
suo rettile, al suo serpente... alla sua Animagus.
Nagini. L’Animagus
che l’aveva sempre difeso e che era sempre al suo fianco.
L’Animagus
che nessuno sospettava. Colei che tutti pensavano fosse semplicemente lo
sciocco serpente di Voldemort e a cui, quindi, non
nascondevano i propri pensieri più segreti. Le confessioni venivano fatte
tranquillamente di fronte a lei, nella convinzione che il serpente non capisse
e tanto meno potesse quindi rivelare i loro segreti. Errore. Grosse errore. Lei
capiva, ragionava, elaborava, organizzava la vendetta migliore... e colpiva.
A questo stava pensando Lord Voldemort mentre lasciava che il suo sguardo si perdesse
nelle iridi scure di lei e in quelle trovasse conforto. A questo pensava quando
doveva calmarsi e quando doveva trovare la forza. Lei era la sua salvezza.
Sempre.
“Due secondi e sono pronta.”
Disse lei drappeggiandosi il
lenzuolo attorno al corpo e andando alla cabina armadio a cercare un abito. Ne
uscì pochi istanti dopo con uno stupendo vestito verde smeraldo che le si
incollava addosso come una seconda pelle.
“Andiamo? Non vedo l’ora
di iniziare a giocare.”
Lui sorrise, si alzò e le andò vicino. La sensazione che
gli provocava la pelle serica di lei venne sostituita da quella che gli
trasmettevano le squame del rettile. L’animale si avvolse attorno al suo
braccio e i due uscirono dalla stanza.
Il gioco
poteva finalmente avere inizio.
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Ecco
qui la mia Nagini.
Come
avrò ripetuto ormai milioni di volte la storia doveva finire qui. In teoria era
una one- shot, ma non ho resistito a scrivere anche
il seguito.
Non
ho ancora deciso se postare o meno la mia versione del “gioco” intrapreso
dall’Oscuro Signore e da Nagini oppure se lasciare immaginare a voi sia chi sia
il traditore sia come lo scopriranno.
Lascio
questa decisione a voi.
Se
vi può interessare, finisco di scrivere SangueNero e
poi mi dedico ad ultimare Nagini. Se non vi interessa la lascio così com’è.
Mi
raccomando fatemi sapere.
Come
avrete notato lo stile è molto, molto diverso da quello dell’altra mia storia
(che consiglio a chi ancora non ha avuto l’occasione di leggerla), ma quando
l’ho pensata era così e quindi non me la sono sentita di renderla più… leggera.
Spero
l’apprezziate lo stesso.
Ringrazio
tantissimo la mia amica LolaSnape a cui ho tenuto
nascosta questa fanfic fino ad ora. Scusami Lola, ma
ci tenevo che fosse una sorpresa anche per te e volevo inoltre sapere il tuo
parere spassionato su quest’altro genere in cui mi sono cimentata.
-
Che
ne pensi?
-
Può
reggere almeno un po’ il confronto con SangueNero?
-
Quale
preferisci?
Naturalmente
spero vivamente che chiunque abbia letto sia questa one- shot
che qualche capitolo di SangueNero risponda alle
stesse domande che ho fatto a LolaSnape.
Mi
interessa davvero tantissimo la vostra opinione.
Davvero,
davvero, credetemi.
Ringrazio
ancora una volta tutti voi che avete letto sia questa che l’altra mia fanfic.
Grazie
mille!
Siete
fantastici!
Buon
Natale e felice anno nuovo!
Ci
“vediamo” il 3 gennaio con un nuovo capitolo con le avventure di Mya, Blaise e Malfy.
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* * BUON NATALE! *
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