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Autore: Saka    23/12/2005    8 recensioni
Il Potente Signore Oscuro ha un problema: un traditore tra le file dei suoi Fedelissimi. Nagini corre in suo aiuto. Ma potrebbe, un normale rettile, essere di aiuto all’Oscuro? Naturalmente no. Ma Nagini ha un segreto… Scopritelo leggendo questa one- shot.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buona Natale a Tutti Voi e Felice Anno Nuovo!

Spero che alcuni di voi apprezzeranno questo mio piccolo regalo di Natale.

Grazie mille a tutti coloro che leggono!

Saka

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1.  NAGINI

 

 “Nagini...”

 

Un sibilo nell’ombra. Una sagoma sinuosa scivolò nell’oscurità tra i commensali che sedevano attorno al lungo tavolo di mogano nero.

Passò tra le gambe di tutti gli invitati con molta, molta lentezza. Li prese in considerazione uno ad uno sentendo il calore di ogni singolo corpo e sentendo il terrore che li pervadeva quando passava tra i loro piedi e quando trovò quello che cercava vi si arrampicò sino al grembo e lì restò.

 

“Sembra che abbia una strana predilezione per voi... mio MangiaMorte.”

 

Disse l’uomo a capotavola e subito dopo sibilò qualcosa al serpente che riprese a salire lungo il torace del suo prescelto sino ad avvolgersi attorno al collo di questo. Fece uno, due, tre giri. Le spire dell’animale si fecero sempre più strette e, anche senza vedere il volto del Soldato Oscuro, coperto dalla maschera, si intuiva che il terrore cominciava ad impadronirsi di lui e tutti gli altri commensali ringraziarono in silenzio di non essere loro sottoposti a quella prova.

 

“Se non mantenete la calma, mio MangiaMorte, Nagini si potrebbe innervosire e allora...”

 

La frase venne volutamente lasciata incompleta, l’uomo ebbe un fremito e subito dopo un singulto strozzato. Un brivido gelato percorse la schiena delle altre figure attorno alla tavola. Pochi secondi dopo il capo dell’uomo pendeva in avanti senza vita. Il serpente si lasciò scivolare a terra dolcemente e raggiunse colui che era seduto all’estremità più in ombra avvolgendosi gentilmente attorno alle sue spalle.

 

“Questo serva di lezione a chiunque pensi anche solamente di potermi nascondere qualcosa. Non ho la minima pietà per gli oltraggiosi. Credevo di essere stato abbastanza chiaro in passato.”

 

Sibilò con rabbia l’uomo.

 

“Chi non è stato invitato a rimanere se ne vada immediatamente.”

 

Otto figure si alzarono e se ne andarono usando la velocità massima che si potesse impiegare senza mancare di rispetto al potente capo.

Le altre rimasero sedute compostamente ai loro posti. Come la porta venne chiusa dietro l’ultimo dei fuggiaschi i MangiaMorte rimanenti si tolsero la maschera e si alzarono dal tavolo. Insieme al Lord Oscuro si diressero verso una stanzetta più appartata dove il fuoco allungava le ombre sinistramente. Lord Voldemort prese posto sulla poltrona più vicina al camino. La luce rossa rendeva ancora più spaventose le sue iridi. Nagini si accoccolò sulle sue ginocchia ricevendo dolci carezze e molte attenzioni oltre a crogiolarsi nel calore emanato dalle fiamme.

Tutti sapevano della predilezione che il Signore Oscuro aveva per Nagini. In passato chiunque avesse osato anche solamente disturbare la quiete dell’animale veniva ucciso con un’Avada Kedavra immediatamente. E quello era già un trattamento di favore! I prigionieri poi che avevano la malsana idea di insultare Lord Voldemort insinuando che Nagini fosse un semplice serpente o che dovesse essere eliminato, peggio ancora quelli che si auguravano che presto  qualcuno si facesse una bella cintura col serpente del Signore del Male... beh quelli venivano sottoposti, personalmente, da Lord Voldemort al suo trattamento speciale.

Il Potente Mago scendeva nelle segrete con il suo famiglio al collo e lo metteva in un angolo da cui potesse osservare comodamente tutta la scena. Spiegava poi al prigioniero che avrebbe smesso immediatamente di torturarlo se fosse riuscito a convincere il suddetto serpente a sibilare una volta oppure a muoversi da dove lo aveva messo lui.

Molti resistevano per mesi interi, ma alla fine tutti, senza esclusione di alcuno, supplicavano il serpente di perdonare la loro stupidità invano.

Mai, neppure una volta, il rettile aveva sibilato durante le torture del Lord Oscuro e mai si era spostato. Ergo tutti quelli che avevano osato insultare Nagini erano morti tra atroci sofferenze.

Anche i MangiaMorte che facevano parte della cerchia ristretta dei Fedelissimi di Voldemort avevano capito da tempo che nessuno poteva competere con il rettile in quanto ad influenza sul Lord Oscuro e siccome nessuno di loro era rettilofono nessuno sapeva che cosa si dicessero i due.

 

“Chissà perché il Lord da retta ad un serpente.. non potrà mai essere intelligente come uno di noi.”

 

Bellatrix Lestrange stava ripensando alla stupidità dell’uomo morto poco prima. Non le faceva né caldo né freddo l’uccisione di quell’inetto, forse un po’ caldo: le uccisioni soprattutto a sangue freddo la eccitavano sempre. Un inetto.... si perchè doveva essere proprio tale per insultare Nagini in presenza del Singore Oscuro e pensare anche di farla franca. Se il suo Signore adorava e rispettava quel rettile lei non necessitava di altri motivi per prostrarsi ai piedi di quell’animale.

 

“Abbiamo un problema. Un traditore.”

 

Disse il Lord. Un mormorio di disapprovazione si diffuse tra i Fedelissimi.

Chiunque tradiva il Lord meritava la più dolorosa morte immaginabile. Anche peggiore di quella che sarebbe spettata ad Harry Potter.

 

“L’Ordine della Fenice ha avuto informazione riservate.... Strettamente riservate. Quindi è uno di voi.”

 

Tutti si guardarono in faccia. Uno dei Fedelissimi che tradisce il suo Signore?

Impensabile!

Eppure se lo diceva Lord Voldemort doveva essere così, per forza. Lui non mentiva mai.

 

“Ve lo dico per mettervi i guardia. Mi occuperò personalmente di questa faccenda... Mi aiuterai, vero Nagini?”

 

Il serpente rispose con un sibilo e Voldemort gorgogliò di felicità. Lui adorava quel serpente!

Decisamente migliore di qualsiasi essere umano.

Una volta fatta la comunicazione si alzò in piedi ed immediatamente tutti i suoi sottoposti si inginocchiarono di fronte a lui.

Il Lord Oscuro salutò i suoi Fedelissimi con un cenno svogliato della mano e si diresse assieme a Nagini nelle sue stanze lasciando volontariamente quelli a guardarsi negli occhi.

Non avere dato l’ordine a nessuno di loro di indagare era come averlo dato a tutti. Era certo che si sarebbero adoperati col doppio dell’impegno per scovare il traditore prima di lui e quindi salire nella sua classifica di importanza.

 

“Come sono prevedibili Nagini.”

 

Sussurrò al serpente che rispose con un sibilo lungo ed articolato.

La stanza del Lord Oscuro era enorme. Un letto gigantesco a due piazze con lenzuola di seta nera a ricami rosso sangue era appoggiato alla parete di sinistra. Una specchiera di fronte al letto.  Poco più in là una porta che conduceva alla cabina armadio di Voldemort ed un’altra nella parte più in ombra della stanza conduceva al bagno privato del Lord.

Le tende grigie impedivano al sole di filtrare all’interno delle finestre di Burning Hell House.

Voldemort andò direttamente nella cabina armadio, mentre Nagini si diresse verso il letto e si accoccolò al centro di esso dopo essersi ben sistemato sibilò all’indirizzo del suo padrone.

 

“Lo so che non ti piace. Ma mi serve. Abbi fiducia in me.”

Ssssssssss.... e secondo te io dovrei affidare la Tua vita a qualche mentecatto?”

 

Il Signore Oscuro sporse la testa dalla porta e osservò con attenzione la creatura sul suo letto. Era bella. Non c’era niente da dire. Mai in vita sua aveva visto un essere di una bellezza che rasentasse la perfezione come la sua.

 

“Nagini...”

 

L’ammonì l’uomo e si diresse verso il letto mentre si metteva al volo una vestaglia cremisi. Si sedette su una sponda e si stese leggermente su di un fianco per avvicinarsi di più a lei.

 

“Come sei bella.”

 

Le disse ammirandola. Le lenzuola scivolarono di dosso alla figura che occupava il sontuoso letto mettendo in evidenza una spalla nuda dall’incarnato pallido.

 

“Non essere sdolcinato. Non ti sopporto quando fai il melenso Tom.”

 

Una mano curata gli sfiorò la guancia spostandogli i capelli. Ormai, da diversi mesi a quella parte, aveva deciso di assumere l’aspetto di Tom Riddle. Era stata lei a chiederglielo e la motivazione che aveva portato era stata anche convincente dopotutto:

“.. così quando torturi i tuoi prigionieri puoi trasformarti davanti a loro. Lo sai che i tuoi occhi rossi fanno un certo effetto... Potrebbe esserti utile. Io credo che aumenterà il tuo divertimento.”

Così gli aveva detto la sua Nagini e così lui aveva fatto.

Era l’unico essere in cui riponeva cieca fiducia.

Bella, anzi bellissima.

Era seduta al centro del suo letto e si copriva con il lenzuolo. I lunghi capelli mossi le cadevano sul seno e le incorniciavano il viso mettendo ancora più in risalto quei bellissimi occhi scuri. Tutto in lei era perfetto ed armonioso, a partire dalla sua voce flautata. Lei. La sua Nagini.

Lei che gli era sempre vicina in ogni momento.

Era con lui quando aveva ucciso i genitori di Harry Potter.

Era con lui quando aveva sfidato Silente per la prima volta.

Era con lui quando il Bambino Sopravvissuto lo aveva sconfitto.

Era con lui quando aveva ripreso le forze.

Era con lui quando aveva organizzato nuovamente il suo esercito.

E adesso che doveva scovare il traditore all’interno dei suoi Fedelissimi lei era con lui.

Lei c’era sempre stata. Non si era mai allontanata. Lo aveva consigliato, sorretto nei momenti di sconforto, aveva gioito con lui e pianto per lui. Lei c’era e non dubitava che ci sarebbe sempre stata.

Lo aveva difeso molte volte. Aveva deviato incantesimi diretti a lui che e avrebbero potuto causare la sua morte, aveva ucciso i suoi nemici per lui, aveva risolto da sola problemi che potevano impensierirlo ulteriormente nei momenti difficili. Lei era sempre al suo fianco pronta a battersi per lui e con lui. Lei era il suo braccio destro. Non Lucius o Bellatrix.

Lei.

Ed era per questo che non sopportava che qualcuno la insultasse, che qualcuno dicesse o solamente pensasse cattiverie su di lei. Non poteva permetterlo. E nessuno ormai la insultava più. Nessuno osava riferirsi in maniera scortese al suo famiglio, al suo rettile, al suo serpente... alla sua Animagus.

Nagini. L’Animagus che l’aveva sempre difeso e che era sempre al suo fianco.

L’Animagus che nessuno sospettava. Colei che tutti pensavano fosse semplicemente lo sciocco serpente di Voldemort e a cui, quindi, non nascondevano i propri pensieri più segreti. Le confessioni venivano fatte tranquillamente di fronte a lei, nella convinzione che il serpente non capisse e tanto meno potesse quindi rivelare i loro segreti. Errore. Grosse errore. Lei capiva, ragionava, elaborava, organizzava la vendetta migliore... e colpiva.

A questo stava pensando Lord Voldemort mentre lasciava che il suo sguardo si perdesse nelle iridi scure di lei e in quelle trovasse conforto. A questo pensava quando doveva calmarsi e quando doveva trovare la forza. Lei era la sua salvezza. Sempre.

 

 “Due secondi e sono pronta.”

 

Disse lei drappeggiandosi il lenzuolo attorno al corpo e andando alla cabina armadio a cercare un abito. Ne uscì pochi istanti dopo con uno stupendo vestito verde smeraldo che le si incollava addosso come una seconda pelle.

 

“Andiamo? Non vedo l’ora di iniziare a giocare.”

 

Lui sorrise, si alzò e le andò vicino. La sensazione che gli provocava la pelle serica di lei venne sostituita da quella che gli trasmettevano le squame del rettile. L’animale si avvolse attorno al suo braccio e i due uscirono dalla stanza.

Il gioco poteva finalmente avere inizio.

 

 

 

 

 

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Ecco qui la mia Nagini.

Come avrò ripetuto ormai milioni di volte la storia doveva finire qui. In teoria era una one- shot, ma non ho resistito a scrivere anche il seguito.

Non ho ancora deciso se postare o meno la mia versione del “gioco” intrapreso dall’Oscuro Signore e da Nagini oppure se lasciare immaginare a voi sia chi sia il traditore sia come lo scopriranno.

Lascio questa decisione a voi.

Se vi può interessare, finisco di scrivere SangueNero e poi mi dedico ad ultimare Nagini. Se non vi interessa la lascio così com’è.

Mi raccomando fatemi sapere.

Come avrete notato lo stile è molto, molto diverso da quello dell’altra mia storia (che consiglio a chi ancora non ha avuto l’occasione di leggerla), ma quando l’ho pensata era così e quindi non me la sono sentita di renderla più… leggera.

Spero l’apprezziate lo stesso.

Ringrazio tantissimo la mia amica LolaSnape a cui ho tenuto nascosta questa fanfic fino ad ora. Scusami Lola, ma ci tenevo che fosse una sorpresa anche per te e volevo inoltre sapere il tuo parere spassionato su quest’altro genere in cui mi sono cimentata.

-          Che ne pensi?

-          Può reggere almeno un po’ il confronto con SangueNero?

-          Quale preferisci?

Naturalmente spero vivamente che chiunque abbia letto sia questa one- shot che qualche capitolo di SangueNero risponda alle stesse domande che ho fatto a LolaSnape.

Mi interessa davvero tantissimo la vostra opinione.

Davvero, davvero, credetemi.

Ringrazio ancora una volta tutti voi che avete letto sia questa che l’altra mia fanfic.

Grazie mille!

Siete fantastici!

Buon Natale e felice anno nuovo!

Ci “vediamo” il 3 gennaio con un nuovo capitolo con le avventure di Mya, Blaise e Malfy.

 

 

 

 

*  *  *  *     BUON NATALE!    *  *  *  *

  
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