19/01/2011
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Questa è tutta per te, Ila (Diana), la canzone è Kiss the Girl di Ashley Tisdale.
L’autrice, seduta alla sua scrivania piena di penne, libri e quaderni, stava scrivendo il nuovo capitolo della sua FF “La Sibilla”, quando uno stormo di Gold invase la sua stanzetta.
“Aphrodite e Death Mask hanno litigato!!!” urlarono tutti.
Sai che novità…
“Dobbiamo fargli fare pace assolutamente!!!”
“Perché?” chiese l’autrice abbandonando la penna.
“Perché altrimenti distruggeranno il Tempio!!!”
L’autrice, piena di pietà per questi poveri Gold, armata di penna e sentendosi molto il granchio Sebastian de “La Sirenetta” disse:”Prima di tutto bisogna creare l’atmosfera!”.
Aphrodite stava seduto su un precipizio a contemplare il paesaggio greco. Di certo non era affatto comparabile a quello della sua amata Svezia.
Cercava di non essere arrabbiato con quello stolto e insensibile del Cavaliere di Cancer perché altrimenti gli sarebbero spuntate le rughe! Dio non voglia!
Aphro guardò giù e vide Death Mask a torso nudo allenarsi per sbollire la rabbia.
L’autrice:”Avanti ragazzi, attaccate colla musica”.
“Le alghe del tuo vicino ti sembran più verdi sai, vorresti andar sulla terra non sai che gran sbaglio fai, se poi ti guardassi intorno vedresti che il nostro mar è pieno di meraviglie che altro tu vuoi di più? In fondo al maaaar, in fondo al maaar” partì Milo di Scorpio a cantare.
L’autrice, ritrovando la sua calma zen, gli tirò una sberla sul coppino e gli disse:”Milo, io ti voglio moooolto bene, ma io intendevo l’altra canzone”. L’autrice lo perdona solo perché è moolto carino.
I Gold si schiariscono le voci e partono:”There you see her, Sitting there across the way…”
Shura, come un bravo avvocato del diavolo e con la sua bottiglia di Sangria alla mano, andò da Aphrodite.
“Perché non vai a parlargli?” gli chiese.
“Perché deve essere lui a scusarsi per primo” disse il Cavaliere dei Pesci spostandosi i capelli dal viso.
“Maddai Aphro! Togliti dalla testa che deve esser l’uomo a fare il primo passo! Tira fuori le unghie!”
“Mi si rovina lo smalto”.
L’autrice si tirò una sberla sulla fronte.
Devo restituire un po’ di virilità ad Aphrodite.
She don't got a lot to say But there's something about her And you don't now why But you're dying to try.
“Ma smettila Aphro, lo sai che non sei così superficiale come dai a vedre! Lo sai che è solo una scusa! Lo sai benissimo che come ci sta male lui ci stai male tu. Vuoi un po’ di Sangria o preferisci una birretta?”
“Devo toglierti il vizio dell’alcool, Shura adorato. E comunque, lo so. Ma non ho voglia di fare il primo passo. L’ha sempre fatto lui perché dovrei iniziare io?”
“Proprio perché ha sempre iniziato lui. Dovresti sacrificarti anche tu.”
“Yes, you want her There's one way to ask her It don't take a word, not a single word”
Aphrodite guardò bene Death Mask. Erano sempre andati d’accordo, perfidi alla stessa maniera. Death sapeva come placare la sua rabbia e lui sapeva come placare quella di Death. Era anche riuscito ad abituarsi alla sua mania di fumare sempre e di avere delle teste appese per la sua Casa.
Era così facile parlare con lui, senza dover pensare ad usare parole più semplici. Con lui la parola era libera.
E Death aveva imparato a sopportare la sua mania per la bellezza e per le rose, tanto da accettarne qualcuna in regalo per adornare la sua Casa.
“Cosa dovrei dirgli?” chiese sconfortato.
“Shalalalala My oh my Looks like the boy's too shy”
L’autrice si diverte a filmare i Gold che continuano a cantare e a mimare il “shallalllaaaaaalaaaaaa”
“Semplicemente scusa. Una parola, cinque lettere. Non è poi così difficile.”
“Ok, va bene. Mi hai convinto.”
Aphrodite in realtà non ne era molto sicuro, ma d’altronde qualcosa si doveva pur fare. Non sopportava quel peso enorme sullo stomaco e sul cuore soprattutto.
Camminò piano per far passare il tempo. Voleva affrontarlo il più tardi possibile.
“Che cosa vuoi Aphrodite?” gli chiese Death Mask senza neanche girarsi.
“Now’s your moment Floating in a blue lagoon Boy, you better do it soon No time will be better She won't say a word And she wont say a word Until you kiss the girl”.
“Io volevo solo chiederti scusa per come mi sono comportato.”
Il Cavaliere del Cancro si voltò verso di lui:”Trovo difficile che tu chieda scusa per primo.”
Aphro si irritò:”Non puoi semplicemente accontentarti?”
Death Mask gli fece un sorriso sghembo. Quel sorriso che voleva dire:”Avanti, Aphro, baciami.”
“You gonna kiss the girl”
Aphro non se lo fece dire due volte. Prese il suo volto tra le mani e lo baciò. Niente valeva più di quel bacio. Perché adesso la pace era tornata tra di loro.