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Autore: Ilune Willowleaf    23/12/2005    2 recensioni
un diario di una ragazza del XXIII secolo... in un mondo che non è certo quello che ci immaginiamo; assieme, stralci di mie considerazioni sarcastiche. Se volete sputar veleno o siete di umore cinico, questo è ciò che fa per voi!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23 dicembre 2205

23 dicembre 2205

Dopodomani è Natale. Questo diario volevo cominciarlo il 1 di gennaio, ma non so perché, ma ho voluto inziarlo oggi.

Così, scrivo le mie riflessioni di Natale, dopo essermi andata a confessare.

Che cosa stupida… non credo di aver peccato. Ma il prete dice che questo è peccato, credere di non aver peccato, perché tutto ciò che mi piace in effetti è peccato.

È peccato stare da sola con il mio ragazzo, il mio adorato Michele, senza qualcuno nella stessa stanza a controllare che facciamo qualcosa di più che tenerci per mano.

È peccato ciò che abbiamo fatto, e che naturalmente mi guardo bene dal dire in giro.

È peccato leggere ciò che leggo di nascosto, ma ovvamente non lo vado certo a dire al prete.

È peccato cantare, se non sono gli inni a nostro Signore.

Che palla.

Mi sono dovuta interrompere. Mamma è dovuta uscire per comperare alcune cose per la cena della vigilia, e ovviamente ai miei cinque fratelli e sorelle ci debbo badare io, che sono la più grande.

A volte le chiedo perché non si è fermata prima. E lei mi ha riposto che ogni figlio va accettato come un dono. Le ho chiesto, quella volta, ingenuamente, “ma non potermmo evitare che ne vengano così tanti?”. Ero arrabbiata, per avere tanti fratelli e sorelle: si erano finiti tutti i biscotti, senza lasciarmene nemmeno uno.

Mamma si era arrabbiata tanto, dicendo che non sta a noi decidere se e quanti figli dobbiamo avere.

Ma io ho deciso: ne avrò se e solo se lo vorrò io.

E non mi importa se la Chiesa considera l’aborto un peccato gravissimo.

Ma non sarebbe più facile impedirne il concepimento?

Una volta lo si faceva. Una volta c’erano medicine per impedirlo, c’erano sistemi di contraccezione molto più pratici che l’astinenza.

L’ho letto in un libro.

Un libro di “scienze”, l’ho trovato nella biblioteca. Stavano facedo le pulizie, e quei testi, segnati all’indice, erano rimasti nascosti, e li avrebbero bruciati di lì a breve. Io sono riuscita a sottrarne alcuni.

So benissimo che rischio molto se mi scoprono, ma che importa?

La Terra gira attorno al sole, e ha cinque miliardi di anni! La vita di è formata in un caldo brodo primordiale, non c’è stato nessuno che ha schioccato le dita dicendo “così sia!” Non erano draghi, uccisi dai santi, ma enormi rettili che calcavano il suolo milioni di anni fa, chiamati dinosauri!

E c’erano cose meravigliose, due secoli fa! Macchine che volavano e “compiuter” potenti, con cui potevi comunicare in tutto il mondo! C’erano grandi città sterminate, e c’erano naci immense che attraversavano gli oceani in tutta sicurezza!

Non c’erano i Muri che dividono la Terra, che è rotonda, non piatta! La gente non era divisa per religioni! Si poteva scegliere la religione, e potevi anche non credere in nulla!

Mi gira la testa, al pensarci.

Vorrei tanto aver vissuto duecento anni fa.

Ancora i miei fratelli. Mi sono scocciata, e me ne sono andata in soffitta.

Qui, tra cesti polverosi e carabattole, sotto un’asse rimovibile, ho nascosto i testi da bruciare.

Tempo fa ho trovato un vecchio quaderno. Vecchissimo! Era di una ragazza che è nata 200 anni prima di me. Nel 1983. Ci sono le sue riflessioni, proprio il 22 dicembre del 2005.

Le voglio riportare, almeno alcuni stralci. Ha una grafia strana, disordinata, come se non fosse abituata a scrivere…

 

22 dicembre 2005

Caro diario. Scusa se da tanti anni non scrivo sulle tue pagine di quadernetto a righe scolastico. Scusa la mia orrenda grafia. Ma sai bene che io preferisco scrivere alla tastiera di un compiuter, piuttosto che sulla carta, da quando ho finito le scuole superiori. Mi è quasi sparito il callo dello scrittore!

Comunque, oggi voglio proprio sfogarmi. Sputare tutto il veleno accumulato quest’anno, così per le feste sarò serena, si fa per dire, e potrò fingere di essere una brava bambina, anziché una disillusa, cinica e sarcastica quasi-laureata.

Cominciamo con il referendum sulla procreazione assistita che si è tenuto ques’estate, e che è andato a puttane. Schifosi bigottoni. Mettono i diritti di una palletta di cellule avanti a quello delle donne! Quanto mi sono infuriata, come donna e come scienziata!

Cosa ne sanno, i maschi, cosa ne sanno i preti, della gravidanza? Cosa ne sanno di cosa significaper una donna? Cosa ne sanno delle sofferenze, del desiderio, dei sacrifici fisici, psichici, economici? NULLA! Per loro contano solo quelle pallette di cellule sotto azoto liquido.

Certo, anche io sono stata una palletta di cellule un tempo, ma che non mi vengano a dire che 8 o 16 cellule sono già un essere umano! Lo sono in potenza, ma finché non sviluppa un abbozzo di sistema nervoso, io dico che la donna ha la precedenza assoluta.

L’anima? Mah, se anche esiste, per me, fino a che le cellule non si differenziano, non c’è. Voglio dire, se entra prima, e poi la palletta, la morula, si divide in 2 o 3 gemelli, che, hanno un’anima in 3? O se 2 morule collassano, dando una chimera (esiste, l’ho visto in tv, am ho controllato sui miei libri, ed è possibile), avremo un uomo con due anime?

Cazzate…

E poi, vietare l’uso di sperma da donatore esterno… insomma, se diamo retta al cristianesimo, maggiore oppositore a ciò, anche Giuseppe non era il vero padre di Gesù! Era un padre putativo, ma per amore s’è accollato la paternità. Quindi, a maggior ragione, se un uomo firma e accetta prima del concepimento di prendersi la paternità di bimbi che sono di sua moglie e di un donatore esterno, perché vietarlo?

E poi, le donne single che vogliono avere un figlio… se non le si fa accedere alla fecondazione asssitita, che ci vuole per loro a trovarsi un uomo disponibile per una serata, e “dmenticare” pillola o predservativo? Una lesbica che volesse un figlio, poterbbe reprimere il suo schifo (“AH UOMO ‘CHIFO!!!”) per una sera o due, o magari chiedere aiuto a un amico (ho letto di una coppia di lesbiche che l’ha fatto, e ora hanno DUE figlie!), e nessuno potrebbe dire nulla!

E poi, se “famiglia” è solo quella di vincoli di sangue, dovrebbero impedire anche le adozioni!

I controsensi della religione e dei bigotti…

Ora, ho sentito per radio, mentre studiavo per questo dannatissimo esame di chimica organica, tra i sondaggi e tutto il resto, hanno accennato al dibattito sull’aborto.

Ecceccazzo, pure l’aborto ci volgiono levare? E poi cosa faranno, leveranno il diritto al voto alle donne? Torneremo alla fine dell’ottocento, quando non potevamo votare, eravamo sottomesse al marito, e prendevamo meno della metà di stipendio a parità di lavoro?

 

Beh, più o meno è la situazione di adesso. Ma davvero solo due secoli fa era diverso? Ma mi piace questa ragazza. Mi sarebbe piaciuto conoscerla. Una scienziata… doveva essere fantastico!

 

Mi ha chiamato il mio ragazzo. Ci siamo messi d’accordo per capodanno. Una seratina tutta pepe! Questo mi ha rimesso di buon umore. Santa pillola, e santo che l’ha inventata!!!

Un giorno vorrei uno o due figli, ma non ora. Castità pre-matrimoniale… PFUI! Andava bene quando le prime pulsini le avevi a 13 anni e a 15 ti sposavi… ma io non credo riuscirò a sposarmi prima dei 30 anni… devo

a) finire l’università

b) trovare un lavoro

c) trovare casa

d) trovare il ragazzo che mi sposi!!!

anche perché lui, ogni vlta che parlo di abito bianco, anche solo se mi fermo davanti a una vetrina per commentare, scappa via… Mah, abbiamo solo 22 anni, ancora è presto…

 

Presto? A 22 anni mia mamma aveva già 3 figli! Questa a 22 anni ancora studia? E prevede di sposarsi a 30 o oltre? Adesso ne ho la certezza: nel 2000 avevano la formula della lunga vita!

E… “una seratina tutta pepe”? Pillola? Deve essere uno di quei metodi contraccettivi i cui ho letto nei vecchi libri messi all’indice.

 

Mamma mi ha chiesto se vengo alla messa di Natale… manco morta! Non ho proprio risposto così, ma le ho fatto capire che a me in chiesa mi ci si deve trascinare, per vedermici!

Figuriamoci… io credo al messaggio del cristianesimo, amarsi, rispettarsi e volersi bene, ma tutti i dogmi e le manfrine proprio non mi vanno ne su ne giù. Io e il mio boy stiamo pensando seriamente al buddismo. Non è male…

Chissà se i miei avrebbero la stessa reazioni di Ned Flanders all’urlo di Lisa Simpson “IO SONO BUDDISTA!!!” eheheh…

Mio fratello di sicuro. Sta diventando un mezzo bigotto. Mezzo. E l’altra metà pervertito. Eh, ma i 15 anni… d’altra parte, a 15 anni tutti i maschi sono dei mezzi pervertiti col chiodo fisso sul sesso, mentre dal bigottismo non si guarisce… è peggio dell’AIDS.

Ah, l’aids… il consiglio di Papa “Ratzinga”: l’astensione totale…

Ma ha idea di cosa fanno nel terzo mondo la sera, dato che non hanno la tv?

Preti… BAH!

Loro e il bigottismo imperante.

Ah, sono davvero curiosa di sapere come reagirebbe il vecchio prete qui, se sapesse di V.,  che ha appena trovato un ragazzo, mi dicono. Un amico fantastico, V. Ha decisamete più buon gusto di me nel vestire, come del resto tutti gli omosessuali… se mi trucca e mi veste lui, sembro più magra, e assomiglio a una diva del cinema!!!

Il primo bigotto che afferma che l’omosessualità e la bisessualità sono malattie (l’hanno levate dal registro delle malattie mentali anni fa, ma RadioMaria continua a dare consigli a come guarire i familiari “affetti” da questa “malattia”), gli mostro le foto di onanismo e omosessualità animale su quella rivista. Alla faccia dell’anti-naturalità.

 

 

Cosa? Questa mi mancava…

Mi sento molto meglio.

Credo molto di più agli scritti sarcastici di questa ragazza morta da chissà quanto tempo, che a ciò che dicono i preti. Strano, vero?

Beh, non tanto.

Ora lo ammetto anche con me stessa: sono bisessuale. Temevo di essere malata, cercavo in ogni modo di non provare interesse per le femmine, ma solo per i maschi, ma non ci posso fare nulla, mi fanno schifo quelli villosi, muscolosi e così via. Infatti il mio promesso sposo è magro, sottile e glabro.

Alcuni dicono che sembra una ragazzina, e forse è proprio per questo che mi piace. È dolce e sensibile.

E intelligente.

Gli ho fatto leggere i testi all’indice, e anche lui li ha trovati interessanti.

Oh, mi chiamano…

 

Michele, il mio fidanzanto, è venuto a trovarmi. Che caro!

Mi ha portato una strenna natalizia: un gattino! Un bel gattino tutto nero. Mamma ha storto il naso, dice che porterà sfortuna, ma tra pochi mesi ci sposeremo, e me lo porterò dietro.

 

 

01 gennaio 2206

Grandi notizie! Il viaggio di nozze, un pellegrinaggio, sarà in realtà una bellissima fuga…

Una fuga oltre il muro. Che cosa fantastica!

Attraverseremo tutto uno stato di infedeli, e raggiungeremo un altro. Michele ha detto che attraverseremo lo stato dei musulmani, e poi arriveremo in quello dei buddisti, nel… Tibet. Si, Tibet, credo che si chiami così. Un posto di pace e meditazione, un posto di libertà. Non vedo l’ora…

 

 

10 maggio 2206

Caro diario, ieri sera, prima notte di nozze.

Prima, si fa per dire. In barba a tutti i discorsi di peccati e cose simili, avevamo celebrato la nostra “prima notte di nozze” già due mesi fa. Ed era stato fanstastico.

Michele mi ha sorpreso un’altra volta: ha più libri all’indice di me. Tra cui uno che viene dall’oriente, un certo kamasutra, che abbiamo sfogliato assieme ieri sera, nel chiuso della nostra nuova casa. Non pensavo che il sesso potesse essere piacere! E non pensavo che si potesse fare in così tanti modi!

Ma la ragazza del 2005, quella di quel diario di poche pagine, tra uno sfogo acido e l’altro sulla società (lei si lamentava! Io darei non so cosa per poter vivere allora!) ne parlava nei dettagli come di una cosa fantastica… e non posso darle torto!

Ho imparato alcune cose interessanti, dalle sue annotazioni, che ho letto con una curiosità quasi morbosa.

Tra i nostri bagagli, abiamo deciso di portarci dietro alcuni di questi testi, e gli altri di nasconderli.

Io mi porterò dietro quel diario, il libro di “scienze naturali e biologiche” che mi ha fatto vedere la verità dietro le menzogne che i preti ci propinano! E anche “Storia”, che parla di tutta la storia della Terra fino al 2020. Che cose incredibili che sono successe!

Mi chiedo come sia possibile che siamo ricaduti in un periodo paragonabile al sedicesimo secolo.

Ne ho parlato con Michele. La paura della scienza, ha affermato lui. Gli uomini smarriti avevano paura di quello che avevano creato, e allora le religioni si sono imposte, e hanno preso il sopravvento sulla ragione.

 

 

 

 

Dal diario di lavoro, 18 maggio 3005

Una scoperta incredibile!

Resti ossei di etnia diversa!

Una donna di una cinquantina di anni, e un uomo, alto e slanciato, di una sessantina di anni; la cosa incredibile è che sono di razza europea, non euro-asiatica!

La datazione al carbonio 14 indica che risalgono a più di settecento anni fa! Che cosa incredibile… allora, la Terra era ricaduta in uno stato di barbarie tecnologica, e le teocrazie si erano spartite i continenti, dividendoli con muri invalicabili. Questi due devono aver attraversato distanze immense, e corso pericoli inimmaginabili! Chissà, forse fuggivano da qualcosa, o da qualcuno.

 

Diario di lavoro, 30 maggio 3005

Le scoperte non sono finite qui! Abbiamo trovato, perfettamente conservati, dei documenti cartacei. Uno è il diario della donna europea misteriosa. Gli altri sono molto più antichi, risalgono almeno a mille anni fa! Al culmine della parabola di cultura e scienza! E c’è persino un diario personale!

Sarà meglio che scansioni tutto col mio scanner palmare, prima che questi fogli di carta si degradino…

Oh, abbiamo perduto tanto, di storia, e questo pare proprio un libro di storia! Questi testi saranno la scoperta della mia vita!!!

 

 

 

 

Questa storia vagamente surreale mi è venuta in mente in un lampo, mentre ascoltavo la radio e facevo le mie considerazioni a proposito, sarcastiche come sempre.

Infatti, il diario della misteriosa ragazza del XX-XXI secolo è la messa su carta di alcuni miei pensieri. Alcune cose le ho modificate per motivi di privacy, ma le considerazioni sarcastiche che faccio sono tutte mie.

La situazione del XXIII secolo così come è in questo brano è un piccolo incubo che ho da sempre: una teocrazia con ritorno al sistema bigotto e chiuso del Settecento. Considerate che io sono avviata sulla strada dell’ateismo, dopo che ho osservato la società, le sue assurde convenzioni, la religione e le sue contraddizioni, e ho riso di quest’assurdo carosello, dopo esserne scesa e aver osservato con occhio critico e sarcastico la società e l’animo umano.

Se qualcuno volesse controbattere sulla bontà della chiesa e della società, faccia pure: sono pronta a dare battaglia con la mia lingua tagliente!

Se invece qualcuno volesse ridere con me dell’assurda giostra dell’ipocrisia umana, prego, ho voglia di trovare nuovi compagni assieme ai quali sputare veleno sulla società e chiacchierare piacevolmente di altro!

 

 

  
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