Ero sola nella mia stanza , seduta sul letto con il viso tra le mani e piangevo. Andava tutto male ,tutto maledettamente a rotoli. La scuola, la famiglia, le amicizie. La vita. In un attimo mi passarono veloci in testa , come un lampo in un cielo che preannuncia un acquazzone, tutti gli avvenimenti dannati che avevo vissuto fino ad ora . Ero sola  nella mia stanza , seduta sul letto con il viso tra le mani e una lametta tagliente affianco a me , e piangevo.  Sentii  un leggero tocco sulla spalla destra, fievole e dolce. Sapevo chi era ma in quel momento non mi aiutava.
-Scusa Michael …vai via…non voglio che tu guardi.- dissi senza voltarmi per ammirare,forse per l’ultima volta, quegli occhi così cauto e affascinanti che avevo potuto contemplare come in un illusione. Quel suo sorriso splendente e sincero che illuminava le mie giornate . Quella sua voce che mi era stata da guida negli ultimi mesi. Forse ero diventata davvero matta . Forse davvero era tutto solo un miraggio. O forse la mia coscienza aveva preso l’aspetto e la voce del mio unico amore.
- So che non è un bel periodo per te Veronica , so che ne hai passate tante ..ma non ne vale la pena …-
-Zitto Michael. – Urlai esasperata a quelle parole che continuava a ripetermi instancabilmente. –Non sono un’idiota. Troppe volte sei riuscito a fermarmi e per cosa? Per continuare a soffrire…si solo a soffrire Michael.- Impugnai la lametta e inizia ad avvicinarla lentamente al mio polso , il mio viso era sfigurato dal rossore e dalle lacrime, le labbra secche e screpolate, la pelle bruciante .
-Posala Veronica …posala dammi ascolto- il suo tono aveva un che di severo raddolcito da una calma angelica. Incisi sul mio polso le sue iniziali M.J. Il sangue non tardò ad arrivare e un dolore lancinante non si fece attendere, ma potevo sopportarlo pur di mettere fine a quello strazio. Sentivo l’abbraccio di Michael che da dietro mi stringeva con le sue candide ali paradisiache.
- Ora ti starò sempre accanto Mike- gli dissi per consolarlo e ,forse, per consolarmi , mentre un buio tetro e infinito si impadroniva della mia anima.