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Autore: Zest    20/01/2011    5 recensioni
Novecento sta scendendo dal Virginian, ma non lo fa. Ritorna su. Non scenderà mai da quella nave...
E se Novecento fosse DAVVERO sceso da quella dannatissima nave? E se Jelly Roll Morton fosse stato presente?
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOVECENTO-FINALE ALTERNATIVO

 

Fu al terzo gradino che si fermò. Di colpo.

“che è?, ha pestato una merda?,” disse Neil O’Connor, che era un’irlandese che non capiva mai un cazzo, però non c’era verso di toglierli il buon’umore, mai.

“avrà dimenticato qualcosa” dissi io.

“cosa?”

“e che ne so cosa…”

“forse si è dimenticato perché sta scendendo.”

“non dire fesserie”

E intanto lui là, fermo, con un piede sul secondo gradino e uno sul terzo. Se ne rimase così per un tempo eterno. Guardava davanti a sé … fissava qualcosa in mezzo alla folla.

“ma si può sapere che diamine ha? Per la miseria!” zitto, O’Connor, zitto.

“se ne sta lì impalato come uno stoccafisso! , sembra che stia fissando il diavolo!... Dieci che torna su…”

Il mio sguardo seguì quello di Novecento. Per poi andarsi a posare su una figura bianca. “zitto Neil, mi sa che Novecento lo stia fissando davvero in questo momento il diavolo”.

Anche Neil seguì il suo sguardo andando ad incontrare la medesima figura bianca.

“domineddio! È Jelly Roll Morton con quel suo fottutissimo completo bianco, Tim, è quello del duello” Neil si stava sporgendo troppo dalla balaustra, tra un po’ sarebbe caduto di sotto. Lo afferrai per il colletto. Un’azione che mi permise per una frazione di secondo di non pensare a quello che stava succedendo.

Poi: quinto gradino.

Novecento avanza di un passo e scende di un gradino.

Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino, quarto gradino, quinto gradino.

Jelly Roll avanza. Che, cazzo, ci fa, lui.

Qui.

E Novecento, porco cane, e Novecento sorride. Lui sorride, lui.

Sesto gradino. Che strazio. Stavo osservando il quadro cadere a rallentatore.

Novecento continuava  a scendere, Jelly Roll Morton ad avanzare.

Ultimo gradino.

Si fissarono reciprocamente negli occhi. Trattenni il fiato. Un solo fottutissimo gradino e Danny Boodman T.D. Lemon Novecento sarebbe sceso per la prima volta da quella maledettissima nave.

Ma aveva davanti Jelly Roll Morton.

Qualcuno aveva detto a Jelly Roll che se Novecento fosse mai sceso da quella dannata nave, come è vero iddio, lui sarebbe tornato a suonare nei bordelli. Come è vero iddio.

E adesso Jelly Roll Morton stava davanti a Danny Boodman T.D.Lemon Novecento. E Novecento stava scendendo da quella dannatissima nave.

Cristo.

Jelly Roll Morton mise la mano nella tasca interna della giacca.

“merda” mi sfuggì

Poi Novecento scese a terra per la prima volta in tutta la sua vita dal Virginian.

E… 

Fran.

 Il quadro cadde.

Si udì l’inconfondibile boato di uno sparo.

Jelly Roll Morton stava lì. Immobile. Impugnando la sua cazzo di pistola con quel suo fottuto calcio di madreperla e puntandola davanti a sé. Contro Novecento.

E Novecento cadde.

Non cadde a terra, ma si accasciò all’indietro sulla passerella. Non più sulla terraferma, ma neanche più sulla nave.Corsi da lui.

“ Novecento! Novecento, porca puttana, Novecento!”. Tenevo tra le mani il corpo del mio migliore amico. Lui tentò di parlare. Sputò sangue. Merda.

“li ho incantati… con… geometrica” rantolò

“cosa?”

Novecento scosse la testa “la nave… portami là… il piano…”

Neil mi venne a dare una mano. Incuranti delle altre persone noi facemmo quello che Novecento ci chiese. D’altronde cosa potevano fare uno che suona la tromba ed un’irlandese che non capisce mai un cazzo se non fare quello che Novecento diceva? Lo portammo davanti al pianoforte. Bello, lucido, lungo, a coda: il suo pianoforte. Si avvicinò ed allungò una mano appoggiandosi a quello. Faticosamente si sedette.

E cominciò a suonare.

(una musica lenta e triste comincia ad essere suonata al piano,  poi si aggiunge una tromba, per poi sfumare prima che l’attore ricominci a parlare)

E morì suonando. Ed io suonai con lui le ultime sue note. La sua ultima nota fu un Do. Preceduta da un mio                       

Sol. Poi lui si accartocciò sulla tastiera, quasi a distendersi sul pianoforte stesso.

Danny Boodman T.D. Lemon Novecento morì suonando, l’ultima sua nota fu un Do, dopo essere sceso per la prima volta dal Virginian a New York e dopo esservi subito risalito, causa di forza maggiore.

Jelly Roll Morton suonò nelle carceri poi l’inventore del jazz tornò nei bordelli, poiché Novecento era sceso davvero da quella dannata nave.

Venne infine la guerra e le cose cominciarono ad andare di merda.

Ma quel fottuto ultimo Do di Novecento non mi uscì mai dalla testa, quando fecero saltare in aria il Virginian non sentii altro che quell’unica nota.

Vi giuro, che quell’ultimo Do non mi uscì più dalla mente.

(l’attore esce di scena, mentre si sente un Do centrale di un pianoforte tenuto libero dal pedale. Si aspetta che la nota si estingua, poi si chiude il sipario)                             

 

Piccolo angolo dell’autrice…

Che ne pensate?  Ho provato ad imitare lo stile di Baricco autore che amo tra l’altro…

Cioè, è solo un esperimento, quindi potrebbe risultare anche una ciofeca, ma io tento lo stesso ^-^

Me lo lasciate un commentinoinoino??? Pleeeeeeeaaaaseeeee!

Zest

   
 
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