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Autore: visbs88    21/01/2011    4 recensioni
La morte di Hector Barbossa.
Scritta per l'iniziativa "Un prompt al giorno", prompt "Sangue".
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hector Barbossa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torno a seminare la distruzione anche qui XD sto invadendo un sacco di fandom, temo che prima o poi mi uccideranno XD
Comunque, ormai ci sono ù.ù quindi prendetemi per buona ;)
E dedico quest’altra ff a Fannysparrow (sì, un’altra volta) per aver recensito “All’orizzonte”! Grazie!
Ed ora… un tributo al mitico Hector Barbossa!
Buona lettura!
 
Un colpo di pistola. Ma non era stato lui a sparare.
Si era voltato verso Jack, sogghignante, sicuro di sé, sicuro di non poter morire, e solo dopo aveva compreso che la maledizione era stata spezzata.
Turner aveva approfittato della sua distrazione per tagliarsi il palmo della mano e bagnare col proprio sangue l’oro azteco maledetto, senza che Barbossa nemmeno se ne accorgesse.
Ed ora, apriva la camicia, mentre sangue caldo iniziava a sgorgare dal suo petto, quasi a voler contrastare con il freddo gelo che stava invadendo il suo corpo.
Realizzò. La maledizione era davvero spezzata. Stava davvero morendo.
Probabilmente, se la morte non l’avesse colto così all’improvviso, sconvolgendolo, sarebbe scoppiato a ridere. Non l’aveva mai temuta, l’aveva perfino desiderata in quegli anni di tormenti. Morire di fame, senza poter davvero uccidersi.
Era incredibile pensare a come ogni uomo al mondo non faccia altro che cercare un modo per evitare l’ultimo grande passo, ma poi la falce arriva, implacabile, nel momento più inaspettato, per quei codardi, mentre lui, che aveva desiderato di morire, aveva dovuto attendere ben dieci anni. Ed ora era arrivata.
Senza che lui avesse potuto di nuovo gustare la freschezza dell’acqua, il sapore di una mela invitante, l’odore del mare, il vento fra i capelli. Quella situazione era carica di macabra ironia.
Non era così che sarebbe dovuta andare, nei suoi piani. Certo, avrebbe spezzato la maledizione, tornando ad essere un mortale, tornando a rischiare la propria vita ogni secondo che passava, ma almeno avrebbe voluto restare nel mondo un po’, giusto per goderselo un’ultima volta. E invece, questo gli era stato negato.
Fissò Jack. L’aveva davvero ucciso, alla fine. Sarebbe tornato mortale, ma al contrario di Barbossa lui avrebbe vissuto. Altra ironia. Colui che aveva cercato di far morire di stenti su di un’isola per ben due volte adesso poteva ancora godere del piacere del cibo. Magari a bordo della Perla. Ulteriore ironia. Gli aveva rubato la nave tanto agognata, e ora lui avrebbe vissuto e sarebbe tornato il capitano di quello splendido vascello.
E Barbossa fissò per attimi interminabili quel sangue sgorgare, mentre l’aria lo colpiva.
- Sento… freddo.
Due parole uscite a stento. Sentiva, non era più maledetto. Mentre cadeva all’indietro, una mano con un gesto impercettibile scivolò lungo la casacca, alla ricerca della mela. Pur sapendo che non ci sarebbe stato tempo, per gustarla come aveva fatto Sparrow. La sentiva, l’aveva afferrata. E poi morì, e il frutto rotolò, sfuggendo alla sua mano inerte.
Gli occhi sbarrati che ancora esprimevano il più profondo stupore, già rigido, Hector Barbossa era morto. Non più maledetto.
 

Sigh, povero Hector. Secondo me, la sua morte, benché sia così terribile, è carica di una crudele ironia. Il destino è stato davvero malvagio con lui.
Ok, spero che vi piaccia, malgrado sappia che non è un granché ^.^
Visbs88
   
 
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