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Autore: AKA FOREVER    21/01/2011    0 recensioni
In un isola disabitata nel grande blu si riuscivano a scorgere anche da una discreta distanza la Moby Dick e tutte le navi della flotta di Barbabianca attraccate. Tutti si erano riuniti per un qualche motivo sconosciuto.
Più ci si avvicinava e più si percepivano gli schiamazzi e le urla, voci felici , suono di strumenti e canti festosi.Chi udirà gli schiamazzi dei pirati?Cosa sta accadendo sulla nave di Newgate?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lo osservò in ogni suo minimo gesto,nel movimento della labbra,il copro che si stende,il rumore della sua voce e lo scricchiare delle sue ossa.Era tutto cosi bello e luminoso,come se non accanto a lui non sentisse nessun peso sul cuore come se quello che aveva vissuto,fino alla conoscenza del moro,non fosse mai esistito.Si ridistese accantoa lei,la guardava,era imbarazzato.
-Io non intendevo imbarazzarti è che...stò bene con te,molto,siamo cosi opposti,entrambi testardi ma comunque complementari,cioè ad esempio stanotte io avevo bisogno di caldo e tu di qualche cosa di fresco,è stato perfetto...Insomma è la prima volta da anni che dormo senza mai svegliarmi,senza incubi,senza urla e pianti.E' come se la tua luce e il tuo calore mi sciogliessero l anima,e quel peso che mi porto dentro..."
Si sollevo appena guardandolo seriamente avvicinandosi a lui ravviandogli una ciocca di capelli neri dietro l' orecchio.
-E' come se tu fossi il mio sole..."

Da una parte si sentiva imbarazzato davanti a tanta dolcezza nei suoi confronti, dall'altra non capiva alcune cose che aveva detto, perchè avesse quell'alone di tristezza che la ricopriva. Per ricambiare il suo gesto le carezzò una guancia.
-Sono lusingato per le tue parole,ma capisco Mayoko, cosa vuol dire che pinagi e soffri? Eppure a vederti sei una corsara unica, sempre attiva e felice di stare con la tua ciurma. Però sotto tutto c'è qualcosa che ti strugge il cuore, so che ci conosciamo da nemmeno 24 ore ma mi sento affine a te e vorrei poterti aiutare in qualche modo...-
Forse chiedeva troppo, ma voleva veramente liberarla da quel fardello che si portava dietro, anche se non sapeva cos'era di tanto doloroso.
Per un attimo pensò a come fosse strana la vita, il loro incontro, la loro dormita insieme e il comportamento di se stesso che non aveva mai avuto con nessun'altra.

Le sfiorò la guancia,un tocco sempre cosi caldo e dolce,chiuse gli occhi per poi riaprirli.Si mise seduta avvolgendosi le gambe con la coperta viola.Lo guardò,si sistemò i capelli dietro le orecchie.
-Va bene...ti racconterò perchè nonostante sia una Contessa dei Mari,sul mio cuore c'è un masso attaccato....Come dici tu,io ho una ciurma,ma la mia famiglia rimane sempre questa-Guardò la stanza,la sua nave-casa.
-Questa è la mia casa,è qui che dovevo rimanere..Invece lui mi ha cacciata,mi ha allontanata da se..."
Si sistemò meglio cominciando a torturare uno dei cuscini piccoli,stringendoselo al petto.
-Io sono nata su questa nave,la Mobi Dick è la mia casa,da sempre,e avevo immaginato che ci sarei morta onorandola.Mio padre è sempre stato un uomo burbero ma gentile,essendno un Pirata di fama molte volte doveva assentarsi per compiere delle sottospecie di "Missioni".Mia madre era un angelo,si sono conosciuti in un bar nel Villlaggio di Rouge non sò se lo conosci...comunque si innamorò di una cameriera Yuki,appunto mia madre.Era cosi bella,come un stella,sembre brillante dolce,fresca,attiva,non mi annoiavo mai.Poi però,quel giorno mio padre che era assente non riusci a salvarla.Dei pirati ci attaccarono e uccisero mia madre.Era incinta di mio fratello,che ovviamente è morto,non è mai venuto alla luce.Quella stessa notte mi promisi che sarei diventata una pirata forte come mio padre,astuta,ma mi serviva più..potere.Quando papa tornò scoprendo cosa era accaduto,mi mise su una barca affidandomi ad una donna che non avevo mai visto.Mi ha cresciuta fino a quando non sono scappata,in cerca dei furtti del Diavolo.Ho formato cosi la mia ciurma,perchè da sola non potevo farcela,sono giunta fino al nuovo mondo dove ho trovato uno dei frutti...Solo che il nuovo mondo non mi ha riservato una bella gita di ritorno verso casa.Ho incontrato Tich,che mi ha attaccata....non sapevo che aveva tradito mio padre,quindi diciamo che lo accolsi bene.Poi però lui ha...tentato di..._
non riusciva a dirlo.

Lei si sistemò per parlare. Lui si limitò a tirare su il busto e a fare forza sul braccio per stare su.
La storia inizio, era veramente tragica, ad ogni frase la tristezza e la rabbia si impossessavano di Mayoko. Vederla era veramente doloroso, quello che mostrava agli altri era solo una copertura per anscondere ciò che si portava incatenata in fondo all'anima.
Infine pronunciò quel nome e lui strinse i pugni. Teach. Quel lurido cane aveva invaso anche la vita di qualcun'altro allora, si era approfittato di un'altra persona vicina a Barbabianca che riteneva un compagno.
-Se non te la senti di continuare ti capisco, non è necessario...-
Si sentiva un po' in colpa per averla incitata a raccontarle quelle cose.

Gli prese la mano,la strinse nella sua,lo guardò non pianse,non aveva più lacrime per farlo.
-Lui  mi ha proposto di diventare una sua pirata,io ho rifiutato,cosi ha tentato di,violentarmi,ma non sapendo che avevo imangiato uno dei frutti mi sono ribellata,nello scappare da lui,perchè il suo si che è un potere enorme,mentre stava inghiottendo tutto con la sua oscurità,mi ha colpita alla schiena..."Si voltò mostrando il tatoo che lo steso Ace aveva sulla propria,una cicatrice percorreva l emblema per obliquo da una scapola fino al fianco.
-Mi ha sfregiato la schiena,è una fortuna che non sia morta dissanguata...ma non è qeuesto il punto...Ace io mi sono salvata per il rotto della cuffia,quell' uomo è un baratro oscuro se ti ci perdi dentro è la fine...-Si ritorvò a pensare una cosa,si lanciò tra le braccia del moro stringendolo.
-Probabilmente se lui non mi avesse creduto morta e lasciata li io non ti avrei mai conosciuto,non sare mai potuta tornare a casa.non avrei potuto chieder a mio padre perchè nonostante avesse me come figlia,chiamassi alti "Figli miei"...devo ammettere che vi ho odiato tutti...ma poi,ho capito..Probabilmente sono io che sono nata sbagliata.."

Improvvisamente gli si buttò addosso abbracciandolo. Era la rpima volta che si trovava in una simile situazione, ma insitintivamente porto la mano fra i fluenti capelli della ragazza massaggiandoli. La sentiva vicina a se come se fosse una sorella, non capiva perchè nonostante tutto si consocevano da poche ore. Probabilmente si sentiva accomunata a lei nel momento stesso in cui era venuto a sapere che anche la sua vita era stata violentemente travolta da Teach. Quel porco schifoso.
-Senti Mayoko, te non sei sbagliata, anzi penso che barbabianca tenga infinitamente a te. Il fatto è che molti di noi gli ha salvati da chissà quale fine, è per questo che ci tratta come figli, o almeno per me è così...-
La strinse forte a se. Anche lui aveva sofferto tanto in passato.
-Non preoccuparti, io ho un conto in sospeso con quel barile di lardo e riuscirò a fargliela pagare costi quel che costi. Non mi interessa che potere ha, il mio sarà più forte del suo!-
Strinse i denti e la stoffa che copriva Mayoko.
  
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