Oggi.. è il mio compleanno..

Tanti auguri a me.. 

Mi ritrovo qui sul letto..sono le 7 del mattino e fra poco dovrò alzarmi per ricominciare una nuova, banalissima giornata di lezioni.
Qualcuno si accorgerà che sono cambiata? Che sono cresciuta di un anno?

Certo che no.. perché mai qualcuno dovrebbe poggiare lo sguardo su di me ed interessarsi ai cambiamenti della mia vita?

A  volte mi sembra di avere un’etichetta appesa al collo “la mezzosangue zannuta” oppure “la donna del trio miracoli” o ancora “la migliore amica di potter ” ..”la so-tutto-io” .. come se il mio personaggio fosse predisposto e io non potessi mai comportarmi in maniera diversa da come il copione della mia vita comanda..

Ma qualcuno sa veramente chi sono?

Neanche Ron ed Harry, i miei cosiddetti “migliori amici” si sono mai interessati veramente di conoscere la vera Hermione..non hanno idea di quale sia il mio colore preferito, di quale sia la canzone che mi fa battere il cuore o del perché io non beva mai il succo di zucca al mattino..

E’ strano come in mezzo ad una folla una persona come me riesca a sentirsi irrimediabilmente sola.. quando sono triste o pensierosa capita che qualcuno mi chieda se sto bene.. e io, facendo il sorriso più tirato del mondo, di quelli che non arrivano neanche agli occhi, rispondo che è tutto a posto..anche un  bambino si accorgerebbe che sto mentendo, ma nessuno mi guarda in faccia per più di un secondo e mezzo, sorridono, annuiscono  e si girano a parlare con chicchessia come se niente fosse successo.

Sono le 7.30.. mi devo alzare e vestire.. so già con certezza come andrà la giornata, Ginny, Ron ed Harrry mi faranno gli auguri, mi daranno un bacio sulla guancia, mi porgeranno un regalo da due soldi che si sono ricordati di comprare solo all’ultimo momento e poi, pensando di aver adempiuto al loro ruolo di perfetti amici, ricominceranno ad ignorarmi elegantemente fino a che non avranno bisogno di un favore.. come ogni banalissimo giorno..

Penso che questa sera, prima dello scoccare della mezzanotte, mi recherò alla torre di astronomia..il mio luogo magico, dove posso far cadere in terra la maschera di finta noncuranza che porto indosso ogni singolo giorno e sfogare la mia tristezza.. salirò le scale ed arriverò alla finestra più alta..toglierò le scarpe.. poggerò i piedi nudi sul parapetto, per sentire il freddo che mi entra fin nelle viscere e arriva al cuore.. guarderò giù.. nel buio più nero, mi girerò di schiena..
..e mi lancerò..

Così, nel vuoto, sentirò il vento che mi scombina i capelli e l’ultima cosa che i miei occhi potranno osservare, saranno le miriadi di stelle che brillano in cielo..e mi chiederò.. ma loro, che sono così tante, si sentono mai sole nella folla?

Tanti auguri a me..