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Autore: SlytherinLady    22/01/2011    3 recensioni
Nata un pò per caso questa flashfict racconta i pensieri di Narcissa di una domenica mattina.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'L'amore di una donna. (Lucius e Narcissa)'
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Mi sono svegliata tardi questa mattina.
Lo sento dal calore del sole che entra dalla finestra.
Apro gli occhi e mi accorgo che tu ti sei già alzato.
Dal bagno sento scrosciare l’acqua della doccia.
Io me ne resto ancora un po’ a stiracchiarmi tra le lenzuola.
Ripenso alla notte che se n’è appena andata.
Questo letto è testimone della nostra passione che si consuma.
Del mio amore che si consuma.
Della tua passione ardente che mi travolge.
Di notte sento che mi ami, Lucius.
Solo di notte, però.
Non una volta che mi svegli il mattino ancorata al tuo petto.
Non una volta che mi accarezzi il volto dolcemente.
Credevo di poterti cambiare dopo il matrimonio, ma sei rimasto sempre lo stesso.
E ormai mi va bene così. Sei sempre stato così e così sempre sarai.
Sai, devo dirti una cosa Lucius, ma non so come.
Esci dal bagno con un solo asciugamano addosso.
Ti guardo e penso a quanto sei bello.
Vorrei dirti che spero che il nostro bambino assomigli a te.
- Buongiorno, tesoro. - Ti dico, invitandoti a sederti accanto a me.
Ma tu ignori il mio gesto.
- ‘giorno. – Ti limiti a rispondere afferrando la camicia che la sera prima è finita sul pavimento e guardandola infastidito.
- Dobbiamo parlare. – Ti dico, cercando di decifrare una tua qualsiasi espressione sul viso.
Ma tu resti impassibile.
- Certo. Parleremo dopo. Ora ho da fare. – rispondi vago.
E te ne vai, senza nemmeno stamparmi un bacio sulla fronte o sulle labbra.
Sei sempre così impassibile.
Non sei mai disposto ad ascoltarmi, fossilizzato come sei sui tuoi ideali.
Non so nemmeno dove vai, per la metà del tempo.
Anche se immagino che tu vada dal Signore Oscuro.
Volevo condurre una vita normale, ma il tuo credo predominante non ce lo permette.
Sono d’accordo anch’io con questa guerra, ma sta uccidendo le nostre vite e sarà sempre peggio, ne sono certa.
Mi accarezzo il ventre, ancora non si nota nulla ma tra qualche mese le nostre vite cambieranno.
Una lacrima mi accarezza la guancia e finisce sulle labbra.
Tra i primi singhiozzi dico in un sussulto - Ho solo te. - 
   
 
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