Il giorno del funerale era stato orribile, pensa George, seduto sul letto.
La bara era cosparsa di fiori, di ghirlande.
Bigliettini d'addio.
Parole di conforto.
George ricorda di aver allungato una mano verso uno di quei foglietti.
'Ridere allunga la vita'.
Col cazzo!
Mio fratello è morto ridendo!
Il giorno del funerale fu il giorno in cui George Weasley capì, realizzò che il gemello non sarebbe ritornato da lui.
Inizialmente si aspettava di vederlo spuntare fuori per ridere insieme a lui di quello scherzo di cattivo gusto. Si era già preparato le parole da dirgli, voleva rimproverarlo per averlo lasciato solo.
Ma Fred non era arrivato e George aveva compreso che non l'avrebbe fatto mai più.
Ora era seduto sul suo letto. Aveva trovato una bacchetta. Una di quelle che aveva inventato con Fred. Quelle che si trasformavano in polli di gomma. Una delle loro prime creazioni.
-George, tesoro è pronto il pranzo...-
Molly Weasley.
Dimagrita.
Sciupata.
-Non ho fame, mamma-
L'ormai solita voce atona.
Lo sguardo puntato verso il basso.
Molly esce dalla stanza, trattenendo le lacrime.
-Aspetta mamma!-
Idea.
-Dimmi Georgie-
Speranza.
-Hai dimenticato la bacchetta- dice lui passandole quella finta.
Inspiegabile voglia di ridere.
-Ma io non...- Molly sorride, capendo -... grazie George-
George accenna un sorriso.
Molly scende le scale, arriva in cucina e, per far funzionare lo scherzo del figlio, prova a fare un incantesimo.
Come si aspetta, la bacchetta si trasforma in un pollo di gomma.
-Oh George!!- esclama.
La risata del gemello.
Flebile.
Ma è pur sempre qualcosa.
Ginny si affaccia alla porta della sua stanza, attratta da quel suono ormai dimenticato.
-E' George?-
-Sì, cara. Finalmente- risponde Molly.
Una lacrima.
La prima versata per felicità.
-Dai George! E' solo il negozio-
Ginevra Weasley cerca di convincere il fratello ad aprire la porta del 'Tiri Vispi Weasley'.
George non ce la fa.
Tutta la poca vita riacquistata negli ultimi giorni sta svanendo.
Davanti al loro negozio.
Rappresentava tutto.
Sacrificio. Vita.
Ora anche morte.
-E tu saresti un Grifondoro, fratello?!-
Una voce.
Lontana.
George si gira di scatto.
Risata.
Ma l'ha sentita davvero?
Sente qualcosa, qualcuno.
In fianco a lui.
Fred è con lui.
Incitato dalla sorella, spinge il portone del negozio.
Dentro, scaffali e scaffali colmi dei loro prodotti.
Polvere.
Da quant'era che non metteva piede lì dentro?
-George, io sono minorenne, non posso fare incantesimi- gli ricorda Ginny.
-Gratta e netta- sussurra lui, poco convinto.
La polvere sparisce.
Ginny alza le serrande delle vetrine.
Luce.
George è intontito.
Haha, visto che bel posticino George? Te l'avevo detto che sarebbe stato perfetto per noi.
Ricordi.
Guarda quanta gente! E mamma che voleva che lavorassimo al Ministero.
Una lacrima.
Qui appendiamo questa foto qui. Ma la mia faccia deve essere più grande perchè sono più bello di te.
Un sorriso.
Ginny srotola un manifesto.
Una gigantografia di Fred.
In memoria di Fred Fabian Weasley
01.04.1978 - 02.05.1998
Il volto sorridente del gemello.
George appende un altra foto.
Loro due con i soliti maglioni di lana della madre.
Le scritte modificate.
Gred e Forge.