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Autore: CastelliPerAria    23/01/2011    0 recensioni
Una piccola poesia, 125 parole, su un...qualcuno.
Non credo nei colpi di fulmine, ma nei fulmini a ciel sereno sì.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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hik Tu.
Hai quegli occhi così inquinati, così malati, così pieni di veleno d’esistenza.
Sono così rannuvolati, coperti da ciglia che non riescono ad adombrarli del tutto.
Quando ridi ti si illuminano
ed è tutto più luminoso, più gioioso, più vivo.
Ti si riempiono di puntini dorati, piccole sfere d’allegria istantanea,
e sei così bello quando sorridi.
Scuoti i capelli, ti accarezzi distrattamente una ciocca
per poi lasciarla ricadere su quelle spalle.
Spalle forti, che sanno afferrare,
che sanno scuotere, far tremare.
Quanto può essere devastante un terremoto?
Racchiuso come un bocciolo
in te stesso
su una sedia, ripiegato,
i pensieri sfuggono come nuvole in settembre.
Sorridi
e mi guardi.
E questo basta, fluido liquido.
Le tue labbra si richiudono come un fiore di notte
e il buio cala anche su di me.

E'strano scrivere una poesia ma è in un certo senso liberatorio. Grazie se la vorrete commentare, è stato un tantativo. Sono solo 125 parole.
  
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