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Autore: piuma_rosaEbianca    23/01/2011    2 recensioni
Di senso ne ha poco, di amore fin troppo.
L'amore di Dom che supera ogni cosa. L'amore di Dom nonostante l'"inconsapevole crudeltà" di Matt.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra Belldom, sì. L'ennesima, Spero che almeno sia originale.
Tutto questo credo e spero che non sia mai successo, anche se sarebbe probabile.
Ringrazio ancora Mallie per l'aiuto e il supporto continuo. Probabilmente tutto questo non ci sarebbe senza di te.

Bene, vi lascio a questa shot senza molto senso, a mio parere triste e tristemente sincera.

***

 

"Drink up sweet decadence
I can't say no to you
and I've completely lost myself and I don't mind
I can't say no to you"
[Good Enough - Evanescence ]



La consapevolezza fa male, e l'hai sempre saputo.
L'hai sempre saputo che non sarebbe mai stato tuo.
Neanche amandoti, neanche finendo nel tuo letto quasi ogni notte, neanche baciandoti in ogni momento libero che ha.
L'hai sempre saputo che il suo amore era solo per Lei.
L'hai sempre saputo che non avrebbe mai guardato te con quegli occhi.
L'hai sempre saputo, e non ti è mai importato.
L'hai sempre amato per quello che era.
Pur rendendoti conto che non ti avrebbe mai stretto come stringe una chitarra.
Pur sapendo che avrebbe messo la musica davanti a te mille e mille volte ancora.
Non te n'è mai fregato niente.
Ogni “Stasera non esco, voglio suonare” era compensato da una nuova, stupenda canzone.
Ogni sorriso perso per un incazzatura da chitarra scordata, nota stonata, o melodia bloccata era ripagato da uno sforzo maggiore per migliorarsi.
Tutto per la band. Tutto per la musica.
L'hai sempre saputo che non avresti mai avuto il suo cuore e la sua anima.
Che nella sua mente saresti sempre stato sovrastato da parole vaganti, assurde teorie e melodie da brividi.
E non ti è mai importato.
Ti bastava un suo sorriso, un suo bacio per essere di nuovo felice come un bambino.
Ti bastava quello spicchio di cuore e quell'angolino d'anima.
Ti bastava quel piccolo neurone dedicato a te, aperto sull'area “Scrittura di testi”.
Ti bastava che ti sussurrasse quelle poche parole la sera per far crollare ogni barriera, per farti sciogliere come un ghiacciolo al sole, per farti impazzire come una ragazzina.
Ti bastava vederlo felice suonare, dal tuo angolo in disparte, in silenzio.
Ti bastava vederlo cantare e sorridere, salire al settimo cielo e scendere saltando di nuvola in nuvola.
Bastava tutto questo.
Ogni cosa poteva essere sopportata, passata, l'importante era la sua felicità.
E lui non l'ha mai capito quanto stavi male per il suo egoismo.
Per la sua inconsapevole crudeltà.
E lui non ha mai lontanamente pensato a cosa potesse esserci dietro a un paio di occhi rossi.
Ma l'hai sempre amato.
Nonostante tutto, in diciott'anni di pianti nascosti e “Ti amo” sommessi nel buio, non è mai cambiato niente.
E ora da solo, di nuovo, con le lacrime agli occhi e il cuore in pezzi, pensi a tutto quello che ti ha portato sopportare ogni cosa.E ora da solo pensi che tutto questo vale la pena.
E ora da solo sul divano di quell'appartamento troppo vuoto senza di lui, piangi come non hai pianto mai.
Lo sai che tornerà entro qualche ora, ma ancora una volta ha messo davanti la musica a te.
Masochista, ti sussurri.
Mollalo, ti suggerisci.
Amalo più che puoi, soffri e stai zitto, ti ordini.
E segui gli ordini, come negli ultimi diciott'anni.
E segui il cuore, come nell'ultima parte di vita, l'unica che hai vissuto davvero, che hai vissuto con lui.
Ma lo sapevi, Dom, cosa rischiavi quando hai deciso di accettarlo nella tua vita.
Lo sapevi, Dom, cosa avresti dovuto pagare per tenerlo nel cuore.
Lo sapevi dai primi sguardi a quelle corde vibranti.
Lo sapevi dalle prime occhiate a quei tasti lucenti.
Lo sapevi dai primi sorrisi di estasi per un paio di accordi messi in fila a caso.
E ti chiedi se ne vale la pena, di morire di amore per un uomo che non ti amerà mai del tutto.
E ti domandi se lui vale davvero tutto questo dolore.
E la risposta è una.
La risposta è ovvia, chiara e splendente come un'insegna al neon.
Sì.
Perché l'hai scelto tu quel giorno, sapendo a cosa andavi incontro.
Hai scelto l'amore, pur sapendo che le regole le avrebbe fatte lui.
Hai scelto la felicità di averlo per te, pur sapendo che saresti stato male.
Perché non varrai mai come una chitarra o un pianoforte, per lui. Ma ci vai vicino, e tanto ti basta.

***

Bene. ecco, sì. È tutto qui. Anche se è solo la prima.
Questa è la mia idea di Belldom.
Ah, se recensite non sarete uccisi in modo violento da una mantide religiosa in menopausa.
Se non lo fate... lì viene il problema.
No vabbè, affari vostri. Spero che almeno vi sia piaciuta.
Alla prossima,

Piuma_

   
 
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