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Autore: wrjms    23/01/2011    3 recensioni
Ebbene si, io sono Katie Cable, e sono una vampira. Il mostro più sadico e meschino che esista.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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I’m a Vampire

Ciao a tutti!

Questa è una piccola oneshot che avevo scritto per un compito di Italiano.
Da tempo volevo pubblicarla, ma non ne trovavo il tempo… comunque, ora, eccola qua.

Se avrà successo, potrei anche cambiarne il finale e farla diventare una Fan Fiction, ma tutto dipenderà dal numero di recensioni che vedrò.

Buona Lettura!

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Im a Vampire

Eccomi qua. Seduta su un ramo di un abete, scruto la mia preda: un uomo sulla quarantina che sta facendo escursionismo.

Mi riavvio i capelli lunghi, color tiziano, che cadono mossi e ondulati sulla mia schiena. La sete si fa sentire, il bruciore alla gola è ormai insopportabile.

L’escursionista che camminava sul sentiero sotto di me passa la mano inconsciamente e distrattamente su una pianta di pungitopo. Geme, esaminando la ferita sulla punta del dito. Una goccia di sangue cade sul terreno.

La gola mi arde impazzita, sembra che un incendio vi ci stia bruciando.

So bene cosa potrebbe spegnerlo. Ma aspetto: non si cena finché tutti non sono arrivati a tavola.

Proprio in quel momento, il mio amico Spencer mi raggiunse.

- Grazie per avermi aspettato -, sussurra. – C’è una coppia di umani più a sud, possiamo raggiungere loro, quando hai finito qui –

Annuisco e salto giù dall’albero, atterrando con un tonfo secco dietro all’uomo.

Con un gesto fin troppo disinvolto gli do uno spintone, facendolo cadere a terra.
Lui tenta di rialzarsi, ma io glielo impedisco tirandogli un calcio sul mento.

- Chi sei? C… che cosa vuoi? -, balbetta, spaventato dai miei occhi rosso cremisi.

- Non sei tenuto a saperlo -, sibilo.

A quel punto, l’uomo afferra il fucile e spara un colpo, due.
Rido di gusto: cosa potrebbe mai farmi? Infatti i proiettili si sbriciolano a contatto con il mio corpo snello e duro come la pietra.
Il veleno mi inonda la bocca.

Non riesco a trattenere la sete e con un gesto fulmineo poso le labbra sul suo collo, mordendolo. I miei canini affilati come rasoi gli trapassano la giugulare, e lui urla, straziato dal dolore.

Inizio a succhiargli, avida, tutto il sangue, fino a quando il suo cuore straziato smette di battere.

Lo ho quasi dissanguato, quando un altro odore mi giunge alle narici.

È come un ordine. Non posso fare a meno di staccare i denti dal collo dell’escursionista e di lasciar cadere il corpo a terra, disgustata.
Mi metto alla rincorsa di quell’odore straordinariamente dolce, correndo come un fulmine nel bosco.

In 200 anni di vita, non ho mai sentito un odore così buono. È come se il sangue dell’ umano cantasse per me.

Non capisco più dove sono. Non c’è più il bosco dove ero prima, non più.

Non so con chi sono. Spencer? Forse. Sono troppo distratta per saperlo.

Non so nemmeno chi sono io.

Dimentico tutto.

Perché ora, davanti a me, vedo solo quel ragazzo: è un umano, con i capelli biondi, anche se con qualche ciocca scura, lunghi fino al mento e ondulati. Gli occhi, poi, sono meravigliosi, un miscuglio di argento e pioggia che mi guardano spaventati. Nel complesso, è bellissimo.
Ma la sua miglior qualità, è sicuramente il sangue. Quell’odore, non riesco nemmeno a descriverlo.

Gli salto addosso, e gli mordo il collo. Il sangue mi inonda la bocca, è buonissimo. Ignoro le urla della ragazza che c’era con lui. – Logan, Logan! -, urla. Le sue grida presto vengono messe a tacere da Spencer.

Dopo alcuni secondi ho dissanguato la mia preda, che ora giace a terra, priva di vita.

Mi ci vogliono minuti, ma capisco cosa ho fatto, ho ucciso quel ragazzo.

Non è l’omicidio che mi spaventa; no, ne ho uccisi molti altri a causa della mia natura.

È la delusione.

Non potrò mai più sentire il suo magnifico odore, guardarlo, e vederlo vivo. No, perché lo ho ucciso, beandomi del sapore del suo sangue, che era durato solo alcuni secondi della mia eterna vita.

Ormai non avevo alcun motivo per vivere. Mi sentivo distrutta.
Ebbene si, io sono Katie Cable, e sono una vampira. Il mostro più sadico e meschino che esista.

 

   
 
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