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Autore: Maho    25/12/2005    9 recensioni
Ė la mattina di Natale e guardandosi allo specchio vede solo una ragazza troppo magra (“Non mangi abbastanza, Hermione” le dice sempre Ginny), con dei capelli indomabili e delle borse sotto gli occhi così scure da non poter essere nascoste neanche da un fondotinta color terra. Lavanda e Calì hanno deciso di tornare a casa dalle loro famiglie, ma lei preferisce restare. Per restare con Ron, ovviamente. E ricevere il suo regalo e i suoi auguri.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conchiglie

Conchiglie

 

Ci sono persone che riescono a esprimere i loro sentimenti con una razionalità e un chiarezza degna dei migliori oratori dell’antichità e altri che, continuando a rimuginarci su, non concludono mai nulla. Hermione si scopre ora appartenere alla seconda categoria. Non se lo sarebbe mai aspettata, insomma lei così fredda e razionale in tutte le sue decisioni, ma nei sentimenti… Ah! Quei maledetti!

Hermione odia ciò che non può controllare, e sicuramente non può certo tenere sotto controllo quelle stupide sensazioni che la pervadono a momenti alterni. Ė la mattina di Natale e guardandosi allo specchio vede solo una ragazza troppo magra (“Non mangi abbastanza, Hermione” le dice sempre Ginny), con dei capelli indomabili e delle borse sotto gli occhi così scure da non poter essere nascoste neanche da un fondotinta color terra. Lavanda e Calì hanno deciso di tornare a casa dalle loro famiglie, ma lei preferisce restare. Per restare con lui, ovviamente. Quale migliore occasione di un castello pieno di vischio per poter strappare a Ron almeno un bacio sulla guancia?

Alzandosi si rimprovera mentalmente, ma non fa altro che pensare al sogno di questa notte, in cui finalmente gli diceva tutto, senza balbettare, come se fosse una delle lezioni che sa a memoria. Purtroppo ha imparato che nel mondo reale tutto è molto più complicato di un “Feraverto”.

Con la fierezza di sempre cerca di ridare un ordine ai suoi pensieri, dicendosi che non è solo colpa sua, ma anche di quello schizzato di Ron, che un momento la tratta come se fosse già la sua ragazza e il momento dopo sa solo dirle cose senza senso.

Per lei è già difficile tenersi dentro questa cosa da sei anni, senza che lui la confonda ulteriormente.

Dopo essersi velocemente lavata nel bagno deserto delle ragazze, cerca di dare una parvenza di armonia alla sua zazzera disordinata, ma riesce a ottenere un risultato quasi migliore passandosi le dita tra i capelli alla bell’e meglio. Si pente e si pente ancora di averli tagliati così corti, appena sotto le orecchie, col risultato che ora formano una specie di corona riccioluta attorno al suo viso. Si infila un paio di pantaloni e un maglione largo, adora la divisa, ma dei vestiti normali la fanno sentire meno irraggiungibile, meno Hermione Granger, anche se soltanto per qualche ora. Si siede quieta ai piedi del letto ed inizia ad esaminare i regali con occhio critico. Cinque pacchetti di diverse dimensioni aspettano di essere scartati. Decide di  tenere da parte il più grande, quello dei suoi genitori, che le mandano la solita scorta di pasticcini natalizi. Chi lo direbbe mai che Hermione “perfezione” Granger che ha un smodata passione per i pasticcini alle fragole? Passa ad una scatolina piuttosto piccola, con una carta rosa. Ė di Ginny. Il biglietto recita “Per la mia migliore amica. Buon Natale, tua Ginny”. Semplice ed essenziale, proprio come la persona che l’ha scritto. Il regalo di Ginny consiste in una semplice collana che ha come pendente un piccolo mosaico di vetro, rotondo e dai colori variegati.

Hermione lo mette contro luce e osserva i giochi di colore che si compongono sul muro alle sue spalle. Posato il ciondolo si appresta a scartare una confezione fatta a mano, senza biglietto.

Contiene dei biscotti casalinghi, la ragazza non ha bisogno di assaggiarli per sapere che arrivano da Hagrid. Il penultimo pacco è di Harry, “Spero che ti piaccia e anche se non ti piace te lo tieni lo stesso, Buon Natale, Il tuo migliore amico, Harry” Ė un libro, uno di quelli spessi e pesanti che lei ama tanto, parla di Fate. Le piace e lo mette sul comodino, per leggerlo più tardi. Ha lasciato il suo per ultimo apposta. Legge il biglietto “Non sapevo cosa regalarti, ho visto queste in una vetrina e non ho potuto fare a meno di comprarle. Dicono che due portino bene,  Buon Natale, Ronald Ron.  Il pacchetto è morbido e ne fuori escono due conchiglie praticamente identiche, con le sfumature che vanno dal bianco al rosa. Sono veramente bellissime. E pensare che lei gli ha regalato un braccialetto con le sue iniziali, si chiede se non ha forse esagerato. Posa una conchiglia sul comodino accanto al libro di Harry, l’altra la infila in tasca e scende in sala comune. I due Weasley sono già lì, insieme a Harry.

“Buon Natale, Hermione” le dicono tutti e tre, e lei risponde con allegria ai loro auguri.

Harry propone di andare a fare colazione e lui e Ginny si avviano per primi, seguiti a poca distanza dagli altri due grifondoro.

Hermione lancia occhiate nervose a Ron e non può fare a meno di notare che indossa il braccialetto che gli ha regalato.

“Ti piace?” gli chiede, alludendo al dono.

“Tanto, non avevo mai ricevuto nulla di così bello con le mie iniziali. Di solito con le mie iniziali ricevo solo i maglioni di mia madre, che tendono ad essere di un orrendo color melanzana. Le conchiglie ti sono piaciute?”

“Tantissimo, adoro il mare. L’ultima volta che ci sono andata ero piccola” dice lei con una certa nostalgia.

Ron la guarda fisso. “Andiamoci”

Hermione è sbalordita. “Cosa?”

“Non adesso, quando la scuola sarà finita. Durante le vacanze. Andiamo un giorno al mare” spiega calmo Ron.

“A proposito” interviene Hermione, tirando fuori la conchiglia gemella dalla tasca “Vorrei… vorrei che una l’avessi tu” gliela porge, senza guardarla.

“Non posso. Ė un regalo.”

Hermione gliela porge nuovamente. “E io decido di regalarla a te”.

Prendendola Ron le sfiora la mano ed Hermione crede che non sia un fatto puramente accidentale. “Grazie”

“Ron! Hermione!” esclama Ginny, poco più avanti “Siete sotto il vischio”

Entrambi non posso far altro che guardare in alto, notando dove si sono fermati per scambiarsi commenti sui regali. Ed Hermione crede che neppure il vischio sia un fatto puramente accidentale. “Dovete onorare la tradizione” dice Harry, appoggiandosi al muro, sorridendo furbo.

Così in una fredda mattina di Natale, Hermione vede il volto di Ron avvicinarsi, per posarle un bacio sulle labbra, leggero. Perché ci sono pur sempre Harry e Ginny accanto a loro.

Ginny prende Harry per un braccio trascinandoselo appresso. “Noi andiamo in sala grande”

Hermione e Ron sostano sotto il vischio, appena increduli di quello che è appena successo.

Si sono baciati e ad entrambi è sembrata la cosa più naturale del mondo, come camminare o lavarsi i denti, un’azione abituale, come se ci fosse qualcosa in loro che gli suggerisse che sono nati per farlo.

Stando sotto il vischio e continuando a guardarsi, Hermione non può fare a meno di capire che per quei maledetti sentimenti le parole non servono. Ed è in quel momento che Ron la bacia, un bacio vero, proprio come quelli dei sogni di Hermione. Tutte e due possono dire di non aver passato migliore Natale prima d’ora.

 

Fine.

 

*

 

I miei migliori auguri di Buon Natale a tutti gli utenti di EFP!!

 

Questa ficcina è una cosa totalmente non impegnativa, scritta in cinquanta minuti, la sera della vigilia di Natale.

 

Ancora Auguri,

 

Maho.

  
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