Improvvise rivelazioni

Hikari seguì Sesshomaru oltre la foresta, si era unita a un demone molto potente lo sapeva, e ne avrebbe tratto grandi vantaggi, ma non avrebbe mai rivelato la sua vera identità, ne che era una mezzodemone, ne che era imparentata con Naraku, tutto ciò le avrebbe certamente causato grandi problemi, soprattutto se la notizia si divulgava. Sarebbe stato come firmare la sua condanna a morte molto probabilmente. Sapeva di non essere pronta per affrontare Naraku, doveva capire i suoi punti deboli e i suoi poteri, non poteva andare alla cieca, e l'unico modo era viaggiare e raccogliere informazioni, e sapeva che con quel demone sarebbe stato tutto più facile, nonostante quell'atteggiamento da duro che aveva.

Raggiunsero una piccola caverna, poco lontano da un fiume

-Jaken!-

La voce di Sesshomaru echeggiò tra le pareti della caverna, e subito dopo uno strano essere non ben definito fece la sua comparsa dal buio

-Si padron Sesshomaru?-

-Prepara i letti, ci fermiamo qui questa notte-

-Come desiderate padrone...Chi è questa ragazzina?-

Hikari volse lo sguardo verso terra

-Il mio nome è Hikari demone raggrinzito, non osare mai più darmi della ragazzina!-

-Come ti permetti?!-

Sesshomaru fulminò Jaken con lo sguardo e quest'ultimo capì che non doveva perdersi in inutili discussioni, ma doveva invece obbedire ai suoi ordini

-Vado padron Sesshomaru!-

Il demone se ne andò borbottando frasi poco educate, e nello stesso istante una bambina dai lunghi capelli neri corse incontro a Sesshomaru

-Signor Sesshomaru finalmente è tornato!-

-Ciao Rin!-

Hikari notò che era un saluto privo di ogni emozione, senza felicità. Dipendeva forse dal fatto che quella bambina era umana. Evidentemente considerava gli umani esseri inferiori, e i mezzodemoni probabilmente ancora di più.

Una razza nata da un demone e un umano, non poteva esserci più disonore per i demoni, ma perchè l'amore doveva essere così ostacolato? Perchè la prima cosa a cui si guarda è sempre la razza? Non ci si può amare indipendentemente da ciò che si è?

Evidentemente non era il pensiero di Sesshomaru, ma restava un punto di domanda il fatto che il demone, non si era accorto che lei era una mezzodemone… Era un mistero che forse non avrebbe risolto, per ora era meglio continuare a fingere

-Signor Sesshomaru chi è questa ragazza?-

Rin si voltò verso Hikari con uno sguardo interrogativo. La ragazza conosceva quello sguardo, ogni bambino dell'orfanotrofio la guardava così, la guardavano per capire il motivo del suo volto senza sorriso, e lei a sua volta non capiva come dei bambini senza genitori potessero sorridere e divertirsi.

Quella bambina non aveva i genitori, la sua unica famiglia erano Sesshomaru e Jaken, e un'altra domanda sorgeva spontanea, per quale motivo Sesshomaru aveva preso sotto la sua ala una bambina umana?

-Ciao piccola, io mi chiamo Hikari!-

-Io sono Rin! Che bello ora siamo uno in più! Padron Sesshomaru, vado ad aiutare Jaken!-

Quando Rin si fu allontanata, Hikari si voltò verso Sesshomaru, il quale non mostrava nessun segno di emozione nello sguardo, era freddo, impassibile...uno sguardo che diceva "statemi alla larga se volete vivere!". Ma Hikari sapeva bene che uno sguardo come quello nascondeva delle debolezze...sarà anche un demone formidabile, ma era solo, c'erano quella bambina e il demone con lui, ma fondamentalmente era solo, e nonostante amasse quello stato di solitudine, prima o poi si sarebbe sentito veramente triste perchè non poteva condividere niente con nessuno...era come lei.

-Sesshomaru? Posso farti una domanda...?-

Il demone non rispose, rimase con lo sguardo fisso nel punto dove era sparita Rin

-Come mai con te c'è una bambina umana?-

Sesshomaru voltò lo sguardo, e Hikari si sentì sopraffatta da quegli occhi freddi, sentì il sangue gelare

-Perchè questa domanda?-

Nonostante tutto Hikari non si scompose, Sesshomaru era un tipo difficile, ma volendo lei poteva esserlo ancora di più

-Perchè tu non mi sembri il tipo che ama gli esseri umani!-

-Non sei stupida come pensavo...e comunque, non so neanche io perchè è con noi, io l'ho salvata dalla morte e lei da quel momento mi ha seguito!-

Hikari fu ancora più perplessa

-L'hai salvata dalla morte?-

-Si l'ho resuscitata!-

-Perdona la mia curiosità, ma come hai fatto?-

Sesshomaru sfoderò la spada, Hikari per un attimo temette per la sua vita, ma invece

-Questa è Tenseiga, mio padre la forgiò per me per impedirmi di uccidere quel bastardo di mio fratello Inuyasha!-

-Sesshomaru sono stanca di farti delle domande, ma tu non mi raccontare le cose a pezzi, sii più chiaro per favore!-

Sesshomaru rinfoderò Tenseiga, e fece cenno a Hikari di seguirlo fuori.

Ormai il sole era tramontato, nel cielo splendeva la metà della luna, era splendida, e mancava poco al primo quarto, come avrebbe reagito Sesshomaru? L'avrebbe fatta fuori, ne era sicura

-Mio padre...era un demone molto potente, ma il suo più grande errore fu quello di essersi innamorato di una stupida umana, essa mise al mondo Inuyasha in una notte di novilunio 250 anni dopo che mia madre mise al mondo me. Inuyasha è il mio fratellastro, e mio padre sapeva il mio ripudio verso gli umani e i mezzodemoni , sapeva che avrei tentato di uccidere mio fratello, così per evitarlo, forgiò due spade, per me e per Inuyasha, a quest'ultimo spettò Tessaiga, un'arma potentissima che se la si sa usare può uccidere 100 demoni in un solo colpo, e a me spettò Tenseiga, questa spada non può uccidere, ma può salvare la vita del suo possessore e di terzi, in parole povere, in uno scontro fra me e Inuyasha, anche se io non usassi Tenseiga, essa lo riporterebbe in vita, e lo stesso vale per me se ricevessi un colpo mortale, Tenseiga mi impedirebbe di morire! E' così che ho salvato Rin, soddisfatta della storia?-

-Si...-

Sesshomaru non disse più nulla, ma rientrò all'interno della caverna, Hikari rimase a osservare la luna, aveva poco tempo...

Era ormai notte fonda quando la ragazza si svegliò, era la sua prima notte senza un letto, non le dava fastidio la cosa, anzi le piaceva, ma doveva abituarsi! Si guardò attorno, dormivano tutti, Rin e Jaken erano distesi su un letto di foglie, mentre Sesshomaru era appoggiato alla parete.

Hikari si alzò cercando di fare meno rumore possibile, prese le sue armi e uscì dalla caverna.

In quel momento Sesshomaru si svegliò, osservò Hikari uscire e appena fu sparita nell'oscurità si alzò anche lui e la seguì.

La ragazza saltava da un albero all'altro, e ogni tanto scagliava delle frecce mentre era in volo, era particolarmente brava, aveva creato una specie di bersaglio e le frecce andavano tutte nel centro o lì vicino!

Andò a riprendere le frecce, e mentre tornava indietro si accorse della presenza di Sesshomaru

-Pensavo stessi dormendo!-

-Pensavo la stessa cosa io di te Hikari!-

La sua voce era come al solito inespressiva, come il suo viso del resto

-Mi sono svegliata all'improvviso, perchè mi hai seguito? Ero convinta che non ti importasse di nessuno se non di te stesso!-

-E in così poco tempo sei riuscita a capire come sono fatto?-

-Sai non è poi così difficile, vediamo...spietato assassino, odi Mezzodemoni e esseri umani, ah no mi correggo, odi tutto all'infuori di te, ma hai avuto compassione nel vedere il corpo senza vita di una bambina, e ti porti dietro un demone che non capisco da dove sia saltato fuori, e questa ragazzina umana, razza che tu dici tanto di odiare!-

-Mi porto dietro anche una mezzodemone se è per questo!-

Hikari rimase sorpresa da questa affermazione

-Cos...?!-

-E' stato difficile capirlo, la tua aura demoniaca è molto più potente della tua parte umana! Dal momento che sono stato così gentile da non ammazzarti, che ne diresti di raccontarmi la verità?-

Hikari abbassò gli occhi, era un demone veramente astuto, non gli sfuggiva niente...tanto valeva raccontargli tutto, sperando che non ci fosse nessuno ad ascoltarli, sospirò, si guardò per un attimo intorno e poi iniziò a raccontare.

-Ebbene Sesshomaru, io non sono una normale mezzodemone, o meglio non sono figlia di un demone comune, mio padre fu una delle prime emanazioni di Naraku, e anche lui come tuo padre si innamorò di un'umana, non di un'umana qualsiasi, si innamorò di Keiko, sorella gemella della sacerdotessa Kikyo, custode della sfera dei 4 spiriti!-

Sesshomaru non rispose, e Hikari andò avanti con il resto della storia, quando ebbe finito, aspettò una reazione da parte del demone cane

-E così, sono in viaggio con l'attuale custode della sfera dei 4 spiriti, imparentata con Naraku...E di grazia quando pensavi di dirmelo!?-

Il suo tono di voce era quasi arrabbiato, ma Hikari non era da meno

-E perchè avrei dovuto farlo? Soprattutto con uno come te!-

-Sapevi a cosa andavi incontro unendoti a me ragazzina! Eppure lo hai voluto lo stesso, che cosa speri di ottenere?!-

-Quello che speri di ottenere tu stupido di un demone orgoglioso! La morte di Naraku!-

E in quel preciso istante Sesshomaru si ritrovò senza niente da poter ribattere, per la prima volta nella sua lunga vita

-Cosa pretendi dimmi!? Tramite un pozzo quadrato sono arrivata qui, sono in questo mondo da solo un giorno, ho scoperto chi sono i mie genitori, ho scoperto le mie origini, ho scoperto che invece di 18 anni ne ho 50, ho già un nemico senza neanche aver ucciso o fatto qualcosa e tutto questo in sole 3 ore, l'unica cosa buona è aver lasciato l'orfanotrofio! So che tu sei per il "soli è meglio" ma io da sola ancora non ce la faccio, anche io vorrei evitare di essere dipendente dagli altri, ma non posso fare miracoli, sono solo una mezzodemone gatto che per 18 anni ha vissuto da sola in un mondo dove bisogna lottare solo per il pane, l'unica legge di sopravvivenza in quell'orfanotrofio è "chi primo arriva meglio alloggia" se ho voluto nasconderti chi sono, il motivo c'era! Non è mia intenzione prendere in giro qualcuno e soprattutto non te, non sembra ma provo profondo rispetto per persone o demoni che siano, come te!-

Sesshomaru rimase a fissarla, chiedendosi, se era pazza o se aveva una gran fretta di morire

-E come pretendi di sopravvivere qui nell'epoca Sengoku, tu che per 18 anni hai vissuto in mezzo agli umani?-

-Non lo so ok? L'unica cosa di cui sono sicura è il mio coraggio e la mia determinazione...-

-Sei una mezzodemone che non ha usato i suoi poteri per 18 anni, che ha vissuto come un'umana, non sei in grado di affrontare situazioni pericolose!-

Hikari non disse nulla, si limitò ad avvicinarsi a Sesshomaru. Era a pochi centimetri da lui, il demone non si scompose

-Tu dici che io non sono in grado di affrontare situazioni pericolose...-

-Ne sono convinto!-

E in quel momento Hikari fece probabilmente la cosa più pericolosa della sua vita.

Fu un attimo, Sesshomaru a malapena si accorse di quel che stava succedendo.

Hikari lo baciò a stampo, furono solo pochi istanti

-Che mi dici adesso?-

E senza dire altro rientrò all'interno della caverna con un'unica esclamazione

-Wow-

Sesshomaru rimase immobile, si toccò le labbra con la punta delle dita, doveva ammetterlo quella ragazza aveva avuto un bel coraggio, ma non gliel'avrebbe fatta pagare, avrebbe aspettato di vederla contro Naraku, e lì avrebbe deciso se essere con lei o contro di lei.

-Stupidi mezzodemoni!-

Di una cosa era sicuro, certo il suo gesto è stato molto coraggioso, ma Naraku è molto di più, gli scocciava ammetterlo, il coraggio o la pazzia che aveva dimostrato prima non sarebbe bastato contro Naraku, doveva dare molto di più.

Hikari era rientrata nella piccola caverna e ora si stava coricando nel suo letto di foglie, era troppo nervosa per tutto quello che era successo un istante fa, e sapeva che non sarebbe riuscita a chiudere occhio. Sapeva di essersi cacciata in una situazione davvero pericolosa, ma l'avrebbe affrontata, non l'avrebbe mai data vinta a Sesshomaru.

Si girò dalla parte del muro e attese l'arrivo del demone facendo finta di dormire...

Sesshomaru era ancora fuori che osservava la luna, era  praticamente in viaggio con la "nipote" del demone più potente e spietato in circolazione, poteva essere interessante come cosa, soprattutto dopo quello che era successo un istante prima.

Il coraggio in quel momento non le era mancato, ma a faccia a faccia con Naraku? In ogni caso non erano affari che lo riguardavano, ma probabilmente quella ragazza poteva infrangere la barriera, dal momento che nelle vene le scorreva il sangue di Naraku!

Rientrò all'interno della caverna, e si rimise a sedere con la schiena appoggiata alla parete, la vide sdraiata a pochi passi da lui, sapeva che non dormiva, ma la vedeva tranquilla, come se non fosse successo niente...aveva davvero una bella faccia tosta, decise che l'avrebbe affrontata il giorno dopo.

Hikari sentiva lo sguardo del demone su di se, non si voltò, ma in quel momento avrebbe dato tutto per capire che cosa passasse per la mente di Sesshomaru. Non aveva mai incontrato una persona come lui, d'altronde in un orfanotrofio è difficile conoscere gente così, l'unica forma di vita che si ha attorno sono istruttrici e bambini!

-Faresti meglio a dormire ragazzina, la sveglia è all'alba!-

-Non chiamarmi ragazzina!-

FINE 4° CAP

ED ECCOCI ALLA FINE DEL QUARTO CAPITOLO…CONSIDERAZIONI: BHE DEVO DIRE CHE NON è TRA I MIEI MIGLIORI LAVORI…POSSO CERTAMENTE FARE DI MEGLIO ^^ E SPERO CHE Più AVANTI VE NE ACCORGERETE ANCHE VOI XD

CMQ SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO QUARTO CAPITOLO! A BREVE DOVREI METTERE IL QUINTO (LO SPERO *_*) ED è DA ADESSO IN POI CHE SI FA INTERESSANTE ^^

GRAZIE A CHI HA RECENSITO I PRECEDENTI CAPITOLI! SONO FELICE CHE L’ABBIATE APPREZZATA COME STORIA ^^

RINGRAZIO ANCHE CHI LEGGE E CHI RECENSIRà QUESTO CAPITOLO ^^

BACIII