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Autore: Something Rotten    23/01/2011    3 recensioni
La sua pelle al contatto con quella dell'altro bruciava, lo sentiva e non poteva far altro che annullare il contatto.
Si ritraeva, cercando una soluzione logica a quell'irrazionale voglia di toccarlo e alla parallela paura di farlo.
"Non possiamo." continuava a ripetere, nell'oscurità della stanza, allontanandosi dal corpo nudo e diafano dell'altro.
"Non è vero. Noi possiamo, sei tu che non vuoi."
"Era finita, Gee, era finita." continuava a ripetere, indietreggiando fino al muro.
"Non è mai finita, l'hai detto tu che sarebbe finita solo dopo la morte di uno di noi, no? Siamo ancora vivi, possiamo farlo."
"Allora mi ucciderò così sarà finita davvero."
"Smettila." Gerard si avvicinava all'altro.
Frank non poteva più muoversi, intrappolato dal muro e dal corpo dell'altro.
*Prendetelo come il sequel di Smile! You're Dying*
Genere: Erotico, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Frank/Gerard
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Smile, right now, in the darkness. '
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In the darkness.

"In The Darkness, coming so easily, learning how to live"



La sua pelle al contatto con quella dell'altro bruciava, lo sentiva e non poteva far altro che annullare il contatto.
Si ritraeva, cercando una soluzione logica a quell'irrazionale voglia di toccarlo e alla parallela paura di farlo.
"Non possiamo." continuava a ripetere, nell'oscurità della stanza, allontanandosi dal corpo nudo e diafano dell'altro.
"Non è vero. Noi possiamo, sei tu che non vuoi."
"Era finita, Gee, era finita." continuava a ripetere, indietreggiando fino al muro.
"Non è mai finita, l'hai detto tu che sarebbe finita solo dopo la morte di uno di noi, no? Siamo ancora vivi, possiamo farlo."
"Allora mi ucciderò così sarà finita davvero."
"Smettila." Gerard si avvicinava all'altro.
Frank non poteva più muoversi, intrappolato dal muro e dal corpo dell'altro.
Le loro bocche si erano scontrate, Gerard aveva intrappolato la lingua dell'altro nell'oscurità della sua bocca, fermando il tempo per qualche istante.
La mente di Frank vagava nei ricordi dolorosi che accompagnavano ogni contatto con il corpo dell'altro, era come uno shock emotivo o una risposta inconscia che la sua mente produceva per evitare che il suo cuore si scottasse di nuovo.
Flash ripetuti e veloci viaggiavano nella sua mente, provocandogli nient'altro che dolore e tristezza, rischiando veramente di farlo andare a terra, schiacciato dal peso dei ricordi.
Respirava a malapena mentre baciava il suo cantante, sentiva il cuore bruciare per quante emozioni gli provocava quel contatto, credeva fermamente che sarebbe arso, come la sua pelle, se non avesse trovato una via di scampo.
"Smettila, per favore." pregava il più grande, lo supplicava e sicuramente se avesse finito quel poco di amor proprio che gli scorreva nel corpo si sarebbe messo in ginocchio a pregare l'altro.
"Non posso, Frank." aveva sussurrato a stretto contatto con il suo collo, provocando un brivido lungo la colonna vertebrale "Lasciati andare, ti prego. Siamo avvolti nell'oscurità nessuno potrà mai scoprirlo."
Frank aveva sbuffato, guardando gli occhi di Gerard che, nonostante fosse tutto coperto da una spessa coltre d'oscurità, brillavano di passione e d'eccitazione.
"Ma è l'ultima volta."
"Sai benissimo che non lo sarà."
Frank aveva annuito poco convinto, lasciando che il peccato facesse di lui l'ennesimo martire d'amore, lasciando tutto nelle mani dell'altro.
Gerard lo aveva preso per mano, accompagnandolo dolcemente sul letto, invitandolo a sdraiarsi.
Si era messo sul più piccolo cominciandolo a baciare, prima dolcemente e poi con più foga, mentre con una mano accarezzava il suo membro.
Frank ansimava, nonostante il tocco del cantante fosse delicato e lento, lo invitava ad andare più veloce ma non sembrava ascoltarlo.
Gerard, infatti, non voleva che finisse tutto in pochi minuti, voleva prolungare quel momento il più possibile, portando quasi all'esasperazione il più piccolo.
Aveva continuato finché l'altro non aveva urlato di finirla lì, di prenderlo finalmente, aveva persino affondato le sue unghie sul corpo del più grande sentendo l'orgasmo salirgli dritto al cervello.
Gerard aveva smesso, giusto il tempo per permettere all'altro di mettersi in una posizione più comoda.
Aveva cominciato a baciargli il petto, poi a leccarlo, partendo dal capezzolo fino ad arrivare al basso ventre dove, dopo alcuni baci, aveva mordicchiato quel piccolo lembo di pelle morbida.
"Gee, cazzo, fallo!" aveva urlato l'altro, incastrando le sue dita nei capelli lunghi e rossi.
Gerard aveva sorriso, prendendolo finalmente nella bocca.
Cominciando con un ritmo lento e cadenzato, fino a quando non aveva deciso che era ora di andare più forte.
Per tutto quel tempo Frank non aveva fatto altro che ansimare ed urlare, finché non era venuto nell'altro, nell'oscurità della sua bocca, pensando a quanto fosse piacevole quando era lui a farlo.
C'era più gusto nel farlo con il cantante e molto spesso se lo dimenticava, ma Gerard era sempre lì a ricordarglielo.
"Sei sudato." aveva commentato sorridente il cantante mentre Frank ribaltava la situazione.
"Ora vediamo quanto sarai sudato tu alla fine di tutto questo."
"Ti prego, non farla finire subito.." aveva sussurrato, sciogliendo tutte le difese e mettendosi a nudo di fronte all'altro.
"L'hai detto tu, non sarà l'ultima volta." aveva risposto l'altro, prima di mordicchiare il lobo dell'orecchio.
Gerard sorrideva mentre l'altro, si muoveva sinuoso sul suo corpo, provocando uno strano movimento nelle sue parti "intime".
La sua pelle bruciava come sempre, mentre il cuore batteva così forte da far preoccupare il più piccolo, non l'aveva mai sentito così forte, aveva paura che potesse fargli male.
Aveva guardato il viso dell'altro, apprensivo, per scorgere una punta di dolore, invece tutto quello che aveva visto era il viso contratto in una smorfia di piacere ed un piccolo sorriso che stentava ad uscire allo scoperto.
"Stai bene?" aveva chiesto.
"Mai stato meglio." aveva risposto l'altro.
Segnava un percorso immaginario sui suoi fianchi con la lingua, provocando movimenti scattosi nell'altro.
Aveva preso il suo braccio per invitarlo a mettersi seduto, dopo di che si era messo alle sue spalle baciandogli il collo e accarezzandogli il ventre.
"Ti prego..." aveva detto l'altro, continuando a muoversi a scatti "Lo sai che dietro alla schiena mi da fastidio, è come una coltellata."
Frank aveva riso, soffiando sulla sua schiena e provocando l'ennesimo brivido e la pelle d'oca sul corpo dell'altro.
"In piedi." aveva sussurrato di nuovo.
"Agli ordini" aveva risposto il più grande, scivolando dolcemente fuori dal letto ed aspettando che l'altro si mettesse in ginocchio.
Aveva arpionato le sue dita nei capelli corvini ed estremamente lunghi del più piccolo, mentre gli leccava le parti intime.
Ed anche lui era venuto nella sua bocca, con una facilità ed un estremo piacere che non provava con quella che per tutti era "sua moglie."
Si era lasciato scivolare a terra, sedendosi di fronte all'altro e abbracciandolo stretto.
Il freddo del pavimento contrastava troppo con il calore che quei due corpi emanavano, ma non gli importava, volevo rimanere abbracciati a terra, come se quella fosse l'ultima notte, come se il nascere del sole indicasse la loro morte come coppia.
"Mi mancavi, dannatamente." aveva sussurrato il più piccolo, consegnando di nuovo quell'organo putrido che teneva rinchiuso nella gabbia toracica.
"Anche tu, mi mancava il tuo sapore. Vorrei averti sempre dentro di me, racchiudere tutto quello che hai di bello e tenerlo stretto in me. Vorrei che tu restassi sempre qui."
"E la parte brutta?"
"Credo la lascerò a Jamia." aveva risposto l'altro, sorridendo e stringendolo ancora di più.
Era così facile farlo al buio, così dannatamente facile da sembrare quasi surreale.
Troppo semplice per chi, come loro, era abituato ad inventare scuse o a nascondersi pur di stare qualche secondo insieme.
Il peccato non si poteva vedere nell'oscurità, era tutto più facile.
Se fossero stati illuminati dalla luce si sarebbe chiaramente visto, quel peccato che si insinuava nel loro corpo macchiandolo indelebilmente, come un tatuaggio costantemente sotto agli occhi di tutti.
L'oscurità permetteva anche di non pensare a quello che sarebbero stati i loro cuori il giorno dopo, quando avrebbero dovuto ricominciare a fingere.
Era diventato tutto più difficile da un paio di mesi, anche le interviste sembravano più difficili.
Era difficile continuare a nascondersi dietro ad una finta amicizia mista ad un finto odio.
Frank per esempio si perdeva a guardare l'altro mentre parlava del nuovo disco, o mentre cantava nei live, incatenato a quella voce melodiosa che scorreva fuori da quella dannata bocca morbida e seducente.
Gerard invece non smetteva di guardare le mani di Frank che esperte correvano sulle corde della chitarra, oppure l'espressione che aveva quando suonava, così troppo vicina a quella che faceva mentre godeva.
Si erano staccati, salendo di nuovo sul letto, ancora nudi e colpevoli.
Frank si era accovacciato accanto all'altro, nascondendo la testa nel petto del più grande, ascoltando il battito del cuore e inebriando i suoi sensi con il profumo che quella pelle bianca emanava.
Gerard l'aveva accolto stringendolo ancora più a se, rischiando di soffocarlo ed accarezzandogli la testa.
Si erano addormentati abbracciati e circondati dall'oscurità.
Nella stessa oscurità nella quale era più facile imparare a vivere.




Liberamente ispirata e "tratta" dall'omonima canzone dei Dead by Sunrise scoperta recente ù.ù
Mi scuso come sempre per l'orrenda scena di sesso che ho scritto, ma ripeto che non sono brava con le lemon anzi, faccio abbastanza schifo ù_ù
Sinceramente non so che mi è preso, l'ascoltavo e ho scritto questa.
Potete considerarla come il seguito di "Smile You're dying" oppure no!
A vostro piacimento.
Alla prossima xD

   
 
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