Come scritto nell'introduzione, quanto vi apprestate a leggere è un piccolo spezzone del libro "Un bacio" di Ivan Controneo edito da Bompiani lo scorso novembre. Quella che segue è una drabble sull'avvenimento focale del breve romanzo raccontato in parte in prima persona da uno dei protagonisti. Non spicca molto di inventiva, ne sono consapevole. È, semplicemente, una mia "interpretazione" di ciò che Lorenzo può aver pensato nel momento in cui si avvicinava la sua fine.
Spero vi piaccia e se vi va lasciate pure un commento ^^

-----------------------------------------------------------------------------------

Antonio aveva il sorriso.
Me ne sono accorto subito. Fin da quella mattina fuori da scuola, quando l'ho visto per la prima volta e ho pregato affinchè fossimo in classe assieme. Lui però non mi ha mai sorriso. No, a me mai. Nemmeno quel giorno in aula quando in un istante mi ha puntato la pistola in pieno viso.
No, neanche quando mi ha ucciso Antonio ha sorriso.

-----------------------------------------------------------------------------------

Chiarimenti d'obbligo per chiunque non avesse letto il libro. *sono contenuti spoiler*
Lorenzo è un ragazzo che è stato da poco adottato da due coniugi che abitano in una piccola provincia del Sud Italia. Fin dal primo giorno di scuola (da quel poco che si capisce ho ipotizzato fosse il primo anno delle superiori) il ragazzo prova una forte attrazione per Antonio, eterosessuale e omofobo. Tutti a scuola capiscono l'orientamento di Lorenzo e, com'è purtroppo plausibile, lo allontanano e sbeffeggiano. Antonio specialmente si sente minacciato da quell'amore nei suoi confronti e, dopo un bacio innocente fra di loro, per paura di essere a sua volta deriso e abbandonato da tutti i suoi amici, con i quali non è davvero in intimità, spara a Lorenzo poco prima dell'inizio delle lezioni.
Così si conclude questo breve romanzo a tre voci che, se fosse stato scritto in un italiano corretto, varrebbe la pena leggere e aggiungere alla propria personale libreria.