T a s t e O f B l o o d
Quando riprese i sensi impiegò diversi secondi a capire dove si trovasse. L'ultima cosa che ricordava era il dolore provato
al braccio nel momento in cui l'Innocence s'era separata da lui ed il senso di vuoto nel momento in cui Tease gli aveva
perforato il cuore.
perforato il cuore.
..com'era possibile che fosse ancora vivo dopo un simile attacco?
Tentò d'alzarsi ma qualcosa glielo impedì; fu allora che guardandosi le gambe le trovò legate tra loro, mentre la mano era
legata in vita ed, a sua volta, quest'ultima alla sedia.
legata in vita ed, a sua volta, quest'ultima alla sedia.
« Good Morning, Exorcist» una voce squillò alle sue spalle, riconoscerla fu semplice.
« Road. Dove.. mi trovo?» tentò di voltarsi per incontrare gli occhi della ragazza ma gli fu impossibile legato in quel modo.
Le mani della nemica gli si posarono sulle spalle.
« Cosa importa, Allen? » gli sussurrò all'orecchio piegandosi contro di lui « Tra tutte le domande che avresti potuto farmi
in questa situazione hai scelto la più stupida.» lasciò scivolare via gli arti e gli si parò davanti.
in questa situazione hai scelto la più stupida.» lasciò scivolare via gli arti e gli si parò davanti.
Nella mano stringeva un grande lecca-lecca rosa e bianco che leccava ferma sotto la luce tenue di una lampadina.
Il ragazzo si guardò intorno ma tutto ciò che riuscì a vedere furono un tavolo ed un'altra sedia.
« E' un vero miracolo che tu sia ancora vivo » continuò Road leccando il dolcetto senza però distogliere lo sguardo dalla sua
preda «quando Tyki lo saprà non ne sarà di certo felice. Vorrà rimediare e non credo s'accontenterà di una perforazione» rise
mentre lo sguardo si macchiò di una goccia di malizia «..chissà se voi esorcisti potete sopravvivere senza il cuore» mosse un
passo verso di lui sorridendo sinistramente.
« Per quale motivo mi trovo qui?» chiese Allen mentre il cervello lavorava ad un ipotetico piano di fuga.
« Oh, era questa la domanda che aspettavo..» annullò qualsiasi tipo di distanza tra i due e gli si sedette sul ginocchio
«sarebbe un peccato lasciare che Tyki ti distrugga.. mh, almeno prima che io possa divertirmi un po'» faceva dondolare la
lecca-lecca davanti il volto dell'esorcista «..e visto che in futuro potrei non aver tempo ho deciso d'approfittarne ora.»
con un movimento fulmineo lanciò la caramella in aria e, mentre il ragazzo seguì l'oggetto con lo sguardo, Road lo trafisse
con uno dei suoi "dolcetti speciali". Il ragazzo abbassò immediatamente il volto e tentò di liberare il braccio per
difendersi, tentativo che risultò vano. La camicia bianca si tinse di rosso.
« Ho visto come guardavi attentamente la mia caramella, credevo ne volessi un po' e ti ho accontentato. Ma..mi sono forse
sbagliata?» diede alla propria voce un tono infantile ed innocente, perfettamente in contrasto con il sorriso sinistro e gli
occhi avidi di malizia.
occhi avidi di malizia.
« R..road» il respiro del ragazzo si fece più discontinuo.
« Shh» portò l'indice sulla bocca dell'esorcista « Non sprecare energie parlando» gli sussurrò sempre più divertita sulle
labbra « se perdi i sensi troppo presto mi rovinerai il divertimento,Allen..» e lo baciò. Il ragazzo oppose resistenza
allontanando il volto ma Road lo trapassò nuovamente e, quando l'altro aprì la bocca per gemere in preda ai dolori, lei gliela
catturò con la sua e vi spinse all'interno la lingua. Il sangue macchiò un punto differente della camicia ed ella v'infilò la
mano. Prima d'entrare a contatto con la pelle sentì il sangue sporcarle le dita ed insinuarsi nelle sue unghie. Estrasse la
mano e l'avvicinò alle labbra per leccarne ogni residuo.Introdusse nuovamente la mano all'interno dell'indumento sudicio e si
divertì a tartassare la ferita mentre l'altro stringeva le labbra nel tentativo di sopportare il dolore.
« Devi urlare.» bisbigliò Road sempre più divertita mentre introdusse un dito nella ferita e lo lasciò roteare. « Urla, esorcista.»
in tutta risposta Allen urlò; non voleva assecondarla ma il dolore era lancinante. Il dito si muoveva all'interno
in tutta risposta Allen urlò; non voleva assecondarla ma il dolore era lancinante. Il dito si muoveva all'interno
della sua carne viva.
La risata della ragazza riempì la stanza buia. « Fa male, piccolo?» chiese in tono sconsolato « Non era mia intenzione farti
male, sai che sono innamorata di te, giusto?» e, a conferma di quelle parole, posò nuovamente le labbra sulle sue.Lentamente
gli sbottonò la camicia. « Però..» disse osservando le due ferite « io non amo particolarmente i numeri pari» sospirò
stringendosi nelle spalle « temo di dover rimediare..» conficcò la punta del terzo dolce nel ventre dell'amato.
La bocca di Allen si spalandò e ne fuoriusì una consistente dose di sangue.
« No, no! Non sprecarlo in questo modo!» con la lingua ne prese una piccola parte.Scese a baciargli il collo.
« Ora.. s..sono dispari» le parole uscivano dalla bocca del malcapitato lentamente.
« Forse. Non sono molto brava in matematica, Tykipon svolge i compiti al mio posto.» con l'unghia percorse il corpo
dell'esorcista fino a quando raggiunse l'inguine.
« L..lasciami andare, Road..» a quelle parole la ragazza alzò il volto con uno scatto e prese quello del compagno con una
mano « Non sei nella posizione di dire una cosa del genere. Ti lascerò andare quando lo vorrò io.» lasciò la presa sulle guance e
gli sorrise « Capito?». Stordito per via della lotta contro Tyki, della perdita del proprio Innocence e delle ferite
causategli dalla ragazza, l'esorcista non riusciva a liberarsi da quelle catene. Tirò il braccio con forza ma il risultato fu
solo un fitto dolore al polso.
« E' inutile» sorrise mentre s'alzò dalle sue ginocchia e si spostò alle sue spalle «non riuscirai mai a spezzarle.» con una
botta sul capo gli fece perdere nuovamente i sensi.
Quando si svegliò capì immediatamente d'essere sdraiato su di un letto; le catene erano sempre al loro posto. Il sangue aveva
smesso di scorrere dalle ferite ma il dolore non era sparito del tutto. Un lembo di stoffa gli teneva sigillate le labbra
impedendogli di parlare.
« Trenta minuti per una misera botta sulla nuca» disse con tono annoiato mentre lo fissava dalla sedia. « Temevo avessi
deciso di non svegliarti più!» s'alzò e con passo lento s'avvicinò.Si sistemò in ginocchio sul bordo del letto e lo guardò
dall'alto « Ho deciso di farmi perdonare per le ferite che ti ho causato» gli si sedette sopra « vedrai, le dimenticherai in
un attimo, esorcista!» scivolò su di lui e gli sfilò la camicia che precedentemente aveva sbottonato. Gli baciò il petto
mentre il ragazzo si dimenava nel tentativo di liberarsi.
Infilò nuovamente il dito in una delle ferite « L'hai voluto tu, Allen!» la vista gli si offuscò ed anche la voce della
ragazza iniziò a giungergli più ovattata.
Sentì le mani del Noah su di lui, scorrere sul petto per fermarsi sull'inguine.
Sentì le labbra prendergli il membro.
Il sangue scorreva fino ad arrivare alle sue cosce e Road seguì quel percorso con la lingua.
Avvertì il peso della ragazza che si muoveva su di lui ritmicamente.
I suoi gemiti gli arrivarono alle orecchie come se giungessero da lontano.
Gemette a sua volta, nonostante desiderasse trovarsi altrove non poteva fare a meno di provare piacere.
Il respirò divenne sempre meno regolare e, dopo aver liberato il proprio seme all'interno dell'altra, perse definitivamente i
sensi.
sensi.
Le stelle furono la prima cosa che vide.
Il gelo pungente gli soffiava sul volto mentre l'erba gli solleticava la pelle attraverso i vestiti.
« Era solo.. un sogno?» pensò sollevato mentre, con qualche difficoltà, si mise a sedere con la schiena contro un albero.
Posò la mano al proprio fianco per alzarsi quando sentì qualcosa d'appiccicoso sul palmo.Guardò a terra e vide una
lecca-lecca.
« Non è.. possibile.»
Si sentì una risata familiare riecheggiare nel bosco, dopodiché fu silenzio.
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P.S: Può sembrare strano vedere Road "violentare sessualmente" Allen, però questo personaggio mi ha ispirata questa storia.
Ha l'aspetto di una bambina è vero, ma ricordiamoci che è il Noah più grande!
Grazie per averla letta, un bacio.
Frenci.