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Autore: Hedley    25/01/2011    3 recensioni
“Svegliaaaaaa!”
Zack si fiondò sul lettone matrimoniale che occupava gran parte della stanza aggrappandosi ad una delle due figure comodamente accoccolata sotto le coperte.
“Uhm…” una donna bionda emerse dal giaciglio di lenzuola senza riuscire a trattenere uno sbadiglio.
“Buongiorno zia!” Zachary si precipitò a trascinarle via le coperte dal corpo, saltandole in braccio con energia.
“è il mio compleanno è il mio compleanno!”
Erano fratelli,erano amici. Erano legati da qualcosa di ben più forte che il sangue.
Forse era musica, quella magia che sprizzava leggiadra in ogni angolo della casa.
Qualunque cosa fosse, i Jonas ne erano grati.
Perché aveva concesso loro il miracolo più delicato e dolce che una persona possa ricevere: il miracolo della famiglia.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Daddy's little children.'
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These are the days.


These are days you’ll remember
Never before and never since, I promise

will the whole world be warm as this.

 

Il sole si arrampicava intorpidito lungo le persiane quel particolare mattino di giugno.

Il silenzio regnava sovrano all’interno della Villa, vegliando sul sonno dei suoi abitanti con premura.

Tutto era calmo fra le varie stanzette in penombra, così come ogni domenica.

Ma quella beata quiete non sarebbe durata ancora a lungo.

E la causa del cambiamento fu un bimbetto dai capelli rosso fuoco e simpatiche lentiggini spruzzate sul nasino .

Svegliaaaaaaaaaaa!” una vocina squillante di bambino perforò i corridoi raggiungendo le innumerevoli camere della Villa, inseguita dall’echeggiare di passetti minuscoli e veloci.

Quel bambino era Zachary James Jonas. E la particolare domenica in cui ha inizio il nostro racconto era il giorno del suo terzo compleanno. Buffo come il tempo trascorra in fretta, non vi pare?

“Vacci piano Zack!” una voce limpida e canzonatoria rincorse il bambino per i corridoi accompagnata dal proprietario: un bel giovanotto dall’aria sveglia e un sorrisetto sghembo dipinto in viso si avvicinò al piccoletto e se lo depositò sulle spalle.

“Andiamo a svegliare gli zii papà?” Zachary tirò fuori la lingua con fare birichino e giocherellò con un ricciolo del padre.

Frankie sorrise e lo afferrò saldamente per le gambe.

“A tutta birra!” esclamò riprendendo a correre, mentre man mano che  attraversavano i corridoi, piccole voci, risatine e sussurri si estendevano di camera in camera.

Giunsero a una delle porte in noce e bussarono prima di spalancare la porta e rivelare una camera semi-illuminata da un sole appena filtrato dalle persiane.

Svegliaaaaaa!”

Zack si fiondò sul lettone matrimoniale che occupava gran parte della stanza aggrappandosi ad una delle due figure comodamente accoccolata sotto le coperte.

Uhm…” una donna bionda emerse dal giaciglio di lenzuola senza riuscire a trattenere uno sbadiglio.

“Buongiorno zia!” Zachary si precipitò a trascinarle via le coperte dal corpo, saltandole in braccio con energia.

“è il mio compleanno è il mio compleanno!”

Haley osservò con espressione disorientata il nipotino che si stava preparando ad un secondo attacco: questa volta ai danni del pover’uomo che le dormiva a fianco.

“Auguri scimmietta.” Biascicò osservando con divertimento il bambino arrampicarsi sulle ginocchia di un addormentato Joseph Adam e dare inizio ad una portentosa battaglia di solletico.

“E buongiorno anche a te Scimmietta cresciuta!” aggiunse riconoscendo Frankie appoggiato con espressione malandrina allo stipite della porta.

Buondì cognata!” esordì il giovane scrollandosi un ricciolo dalla fronte con fare distratto: era davvero bello quel giovanotto.

Mmmm Zack lasciami dormire…

Il povero Joseph tentò invano di scrollarsi di dosso il nipotino seppellendo la testa sotto il cuscino: Zachary gli stuzzicò la schiena offeso.

Ma zio è il mio compleanno!”

Joe annuì da sotto il cuscino.

“Buon compleanno piccolo.”

Alzati zio!”

“Tesoro perché non vai a svegliare lo zio Nick?”

Tentò di convincerlo ancora l’uomo sprofondando sotto le coperte.

Il bambino aggrottò le sopracciglia valutando fra sé la proposta dello zio.

“Va bene!”

Approvò allegramente saltando giù dal letto e prendendo a correre lungo i corridoi della Villa per raggiungere l’ala opposta.

And as you feel it, you'll know
it's true that you are blessed and lucky.

Si scontrò a metà strada con un ragazzino dai capelli corvini e lo sguardo vispo: Alexander “Xander” Jonas.

“Che ci fai tu qui?” domandò con aria sospetta grattandosi la testolina mora.

Zachary sorrise e riprese a correre.

“Vado a svegliare gli zii: è il mio compleanno!” esclamò con espressione furbetta abbandonando il cugino nel corridoio.

“Auguri Zack!” gli urlò dietro il moretto incamminandosi in direzione della cucina.

“’Giorno Xander!”

Due ragazzi provenivano dal lato opposto del corridoio.

“Ho sentito Zack. Ci sono anche gli zii e Lizzie?” domandò quello che sembrava il più grande dei due. Aveva capelli biondi arruffati e occhi nocciola dal taglio particolare, leggermente a mandorla.

Gli stessi di Alexander. Gli stessi del padre.

“Non lo so bro,credo di sì.”

“Beh Zack non può mica essere venuto da solo, no?” domandò l’altro ragazzo, un giovanotto sui tredici anni con lo sguardo serio e un meraviglioso visetto incorniciato di riccioli castani.

Direi di no Aaron.” Commentò il maggiore con un sorriso vispo.

“Eccolo che torna il nostro ometto.”

Aggiunse indicando il piccolo Zachary saltellare per il corridoio, inseguito a breve distanza da due figure assonnate.

L’uomo, perché di un uomo e una donna si trattavano, aveva un capo di capelli morbidi e ricci e occhioni da cerbiatto tempestati di sprazzi lucenti.

Che era il padre di Aaron si sarebbe potuto intuire a chilometri di distanza.

Perché Aaron ricordava Nicholas, almeno quanto Alexander ricordava Joe.

E Xander era la fotocopia di Joseph.

La donna aveva lineamenti quasi aguzzi, ma gentili e lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle.

“Lo zio Nick e la zia Autumn sono svegli!” esclamò il piccolo Zack agganciandosi alla mano della zia che gli scompigliò i capelli con un sorriso divertito.

“L’avevamo notato.” Esclamò Xander roteando gli occhi. Il fratello gli tirò un coppino sulla nuca.

Ahy Angel!Fa male!” il ragazzino si lamentò offeso.

Il giovane chiamato Angel gli sorrise malandrino.

“L’avevamo notato!” lo rimbeccò con un sorrisetto divertito.

L’intera comitiva scoppiò a ridere di gusto.

“Che cos’è una riunione di famiglia?”

Tre ragazzine si intrufolarono nel corridoio con espressione ben più sveglia rispetto ai volti impastati di sonno dei presenti.

Dovevano avere più o meno la stessa età, undici o dodici anni al massimo, ma due erano decisamente simili l’una all’altra, mentre la terza non avrebbe potuto essere più diversa.

Destiny ed Abby erano due bambine dal visetto grazioso incorniciato da una cascata di capelli castani. Gli occhi erano scuri,stesso taglio di quelli della madre alla quale somigliavano parecchio. La similarità innegabile tra le bimbe, non era una pura coincidenza, dato che Abby e Destiny erano gemelle. Ma alcuni tratti del viso non coincidevano e le due sorelle trovavano sempre il modo di distinguersi l’una dell’altra, perciò, almeno in famiglia, era impossibile confonderle.

C’era però una cosa, una cosa che le due piccole avevano in comune con la terza bambina: uno sguardo vispo e birichino che in famiglia non aveva eguali.

Chiara Haley Jonas era a tutti gli effetti un peperino di bambina, così come le cuginette e non perdeva occasione mai per dimostrarlo.

Chiara era l’unico membro di quella casa (eccetto sua madre) a non avere ereditato i tipici occhi scuri di casa Jonas. I suoi erano profondi e del color del cielo, chiari come i capelli che le ricadevano sbarazzini sulle spalle sottoforma di simpatici codini.

Chiara di nome e di fatto.

“Buongiorno ragazze!” esclamò Angel scompigliando la testolina bionda della sorellina.

“Fatto una bella dormita?” domandò loro Nicholas posando un bacio sulla fronte di ciascuna bimba sorridendo dolcemente.

Grandiosa grazie.” Risposero all’unisono Abby, Destiny e Chiara.

Un altro lato curioso di quelle tre cuginette: forse era il fatto che avevano solo quindici giorni di differenza, forse era perché avevano sempre vissuto assieme fin dai primi attimi di vita, ma l’intesa fra di loro era eccezionale. Quasi fossero tre gemelle.

“Che ne dite se la riunione di famiglia la spostiamo in cucina?Ho una fame…” commentò Alexander massaggiandosi lo stomaco.

Aaron circondò le spalle del cugino con un braccio.

“Per una volta sono d’accordo con il piccolo!” commentò sorridendo apertamente.

Xander lo fulminò con lo sguardo.

“Non sono piccolo!” si lamentò sgusciando via dalla presa di Aaron e dirigendosi imbronciato in cucina: essere il piccolo di casa non è sempre una cosa positiva.

Ed Alexander, con i suoi nove anni, si era guadagnato questa posizione in famiglia, poiché prima di lui lo precedevano Chiara e Angel, così come Destiny, Abby e Aaron.

It's true that you are touched by something

that will grow and bloom in you.

 

La famiglia di Nick e la famiglia di Joe vivevano unite in quella Villa sin dal matrimonio del terzogenito con Autumn.

Quattro genitori e sei bambini (senza dimenticare i cinque cani), rendevano le mattinate in casa Jonas incredibilmente movimentate, ma per lo meno non c’era mai tempo di annoiarsi.

Erano un’unica grande famiglia.

D’altronde che cos’altro poteva uscire fuori dall’unione di due fratelli con due cugine che avevano condiviso l’avventura più grande della loro vita?

Erano fratelli,erano amici. Erano legati da qualcosa di ben più forte che il sangue.

Forse era musica, quella magia che sprizzava leggiadra in ogni angolo della casa.

Qualunque cosa fosse, i Jonas ne erano grati.

Perché aveva concesso loro il miracolo più delicato e dolce che una persona possa ricevere: il miracolo della famiglia.

“Tutti in cucina!” Zachary guidò la comitiva saltellando allegramente mano nella mano con la zia Vale.

“Siete già tutti in piedi?”

Haley e Joseph erano già seduti a tavola, quest’ultimo con lo sguardo pesto di sonno ed i capelli arruffati.

Appoggiato alla credenza, Frankie osservò la sua famiglia irrompere in cucina con la vivacità tipica dei Jonas.

“è il compleanno di Zack: come potevamo dormire?”

Domandò Nick prendendo posto accanto alla cognata e sorridendo allegramente non riuscendo tuttavia a trattenere uno sbadiglio.

“Specialmente se una piccola peste dai capelli rossi ti salta sul letto con così tanta energia!”

Aggiunse tentando di afferrare Zack che gli sfuggì prendendo a scorrazzare per la cucina divertito.

Dall’altro lato del tavolo, Joseph sorrise orgoglioso.

“Bel lavoro piccolino!Dammi il cinque!” il bimbo eseguì lasciando trasparire un sorrisetto birichino, la lingua di fuori divertito.

“Zio dove sono Lizzie e la zia Daphne?” domandò Destiny versandosi nella tazza una generosa porzione di cereali e passando la scatola a Chiara.

Frankie lanciò un’occhiata distratta all’orologio mentre il figlioletto gli saltava in braccio con assai scarsa delicatezza.

“Uhm a quest’ora dovrebbero essere…

DRIN!

Il trillo  del campanello risuonò dall’ingresso rimbalzando per i corridoi e raggiungendo le orecchie della famiglia allargata.

…Arrivati.”

Terminò la frase Frankie sorridendo divertito al tempismo della sua frase.

“Vado io!” Xander balzò giù dallo sgabello e si precipitò alla porta inseguito a breve distanza da Zachary.

Ma i nuovi arrivati non erano, come aveva immaginato Frankie, i restanti membri del suo nucleo familiare.

“Buongiorno famiglia!” un uomo sulla quarantina dallo sguardo gentile e lineamenti affascinanti fece ingresso in cucina tenendo per mano una ragazzina dallo sguardo di cerbiatto e lunghi capelli castano chiaro che le raggiungevano la vita.

“Zio Kevin!” Abby e Destiny corsero ad abbracciare lo zio, mentre la bimba dai capelli lunghi, si arrampicò sulle ginocchia di Angel per farsi coccolare.

“Buongiorno a te Isabelle!” 

La salutò il ragazzo depositandole un bacio sulla testolina mentre la bimba sorrideva e si fiondava sulle ginocchia di un secondo cugino, Aaron questa volta.

“Avete incominciato senza di noi?”

Due ragazze fecero ingresso nella stanza seguite da Alexander e da una donna che doveva essere loro madre.

Emily e Vivian avevano diciassette anni ed erano gemelle, ma erano probabilmente le sorelle meno somiglianti sulla faccia della terra.

Emily aveva i capelli raccolti in graziosi boccoli scuri, un viso a forma di cuore e uno stile creativo e sofisticato.

I lineamenti di Vivian, al contrario erano esili e sottili e i lunghi capelli castano chiaro con qualche venatura di rosso erano lisci come l’olio.

L’unica cosa perfettamente identica in entrambe le gemelle erano gli occhi: di uno splendido colore indeterminato tra il nocciola ed il verde, lo stesso taglio di quelli del padre.

“Certo che no. Come potremo mai in cominciare senza le donne Jonas?” dichiarò Joe con espressione seria baciando le sue nipoti maggiori sulla guancia.

Dall’altro lato del tavolo, Abby e Destiny incrociarono le braccia sul petto offese, mentre Chiara gli saltava in grembo con espressione imbronciata.

“E noi chi siamo le vicine di casa?” domandò fulminandolo con gli splendidi occhi color cielo in una maniera che fece sciogliere il padre, già di per sé profondamente innamorato della sua piccola.

“Ma voi siete bimbe, le mie bimbe. Io non permetterò mai che cresciate, fatevene una ragione. Esclamò avvolgendo Chiara in un abbraccio.

“Venite qui anche voi due. Lo zio Joey vuole un abbraccio di gruppo!

Detto fatto. Le gemelle, che avevano una sorta di trasporto speciale per il fratello maggiore del loro papà, si precipitarono a stringere zio e cugina con espressione malandrina.

Uno due tre quattro…” Aaron tentava di contare i cugini con aria pensierosa.

“Siamo nove. Dieci con Zachary. Manca solo più Lizzie.”

“Fossimo uno in più potremmo essere la scatenata dozzina…” commentò Kevin ironico cingendo con un braccio le spalle della moglie Danielle.

“E allora dovremmo proprio chiamare la neuro…  mormorò Autumn in tono di voce rassegnato inseguendo con lo sguardo Isabelle e Alexander lanciarsi pallottole di pongo che erano riusciti a tirare fuori da chissà dove.

Ehy voi due, basta così!” li ammonì inarcandoleggermente un sopracciglio, sovrastando le voci di Abby,Chiara e Destiny che avevano preso ad intonare una canzoncina buffa scoperta a scuola.

These are days you'll remember.

When May is rushing over you

with desire to be part of the miracles you see in every hour.

 

“Guardate chi c’è?” Zachary rientrò in cucina saltellando allegramente mentre due signori anziani lo seguivano a breve distanza rincorrendo con lo sguardo i movimenti vispi di quel terremoto del nipote.

“Siamo in ritardo?”

Denise era rimasta bellissima: anche con qualche principio di capello bianco.

E in quanto a Paul Kevin Senior… Beh possiamo dire che il simpatico pancione non l’avrebbe mai abbandonato.

“Tu sei puntualissima mamma. Tutti gli altri erano in anticipo.” Commentò Nicholas con un sorriso sghembo recuperando Zachary e facendogli il solletico sul pancino.

“Ciao nonnini!” Isabelle si piazzò di fronte ai due coniugi con le manine sui fianchi ed un sorrisone che avrebbe fatto sciogliere i ghiacci dei poli.

“Ciao bambolina mia!” Paul Kevin si chinò a coccolare la nipotina mentre il campanello squillava per l’ennesima volta reclamando la loro attenzione.

“Vado io!” ripeté Alexander che ormai aveva preso il suo compito molto sul serio precipitandosi nell’ingresso.

“Mi stavo chiedendo…” Joe intervenne lanciando un’occhiata di sbieco a Frankie.

“Com’è che tutti qui hanno educatamente suonato il campanello tranne te?”

Frankie fece spallucce mentre una vocina squillante di bimba li raggiungeva dall’ingresso.

“Sbaglio o le chiavi sono state fatte per essere utilizzate?”

“Frankie ha ragione amore.” Commentò Haley concordando con il cognato mentre il marito sbuffava per nulla convinto.

“Potrà anche avere ragione, ma io ho undici anni più di lui e quindi la mia ragione è undici volte più valida della sua.”

La discussione venne interrotta dall’irruzione di una bimbetta sorridente all’interno della cucina.

“Ciao ciao ciao!”

Elizabeth “LizzieJonas spalancò le braccia e sorrise mettendo in evidenza un dentino mancante proprio fra gli incisivi.

Lizzie era una bambina dall’aria vivace e sbarazzina, nonché il sorriso più adorabile tra i membri della famiglia.

I boccoli castano ramati le ricadevano morbidi sulle spalle e gli occhioni scuri da cerbiatto erano tempestati di sprazzi luccicanti che la rendevano ancor più simile ad una bambolina.

Lizzie era un vulcano di coccolosità e vivacità. Un perfetto mix dei suoi genitori.

Daphne, sua madre,aveva i capelli rossi come Zachary e occhi tra il grigio ed il celeste, anch’essi ereditati dal figlio più piccolo.

“Scusate il ritardo, la macchina non partiva più.”

Spiegò la donna lanciando un’occhiata di sbieco al marito e baciando sulle guancie i suoceri.

Frankie si grattò il capo con aria colpevole.

“Eh già il meccanico, melero dimenticato.”

Daphne lo fissò truce.

“Già eri troppo impegnato a rilasciare qualche intervista per svolgere le mansioni di un normale marito.” Lo rimbeccò dandogli uno scappellotto sulla nuca.

I bambini risero.

“Ci siamo passate tutte Daphne.”

 Tentò di rincuorarla Danielle mentre Frankie fingeva di ripararsi dietro Elizabeth.

Daphne sospirò.

“è il lato negativo dell’aver sposato delle sottospecie di idoli preadolescenziali”.

Nonché uomini sexy e affascinanti, di talento, e soprattutto… Modesti!” cantilenò Joseph esordendo in un sorriso malandrino.

“Uhm.. Specie l’ultimo punto eh?”  lo rimbeccò la moglie  prendendo in braccio Zachary che reclamava attenzioni.

Joe ammiccò.

“Oh l’ultimo è il nostro punto forte!”

“Ok gente, gente un attimo di silenzio prego!”

Abby si schiarì la voce e si arrampicò sul tavolo sotto lo sguardo inorridito della madre.

 “Scendi subito di lì peste!” la richiamò Autumn con aria furibonda.

Ma la bambina le fece cenno di attendere e si schiarì la voce, mentre Destiny ed Abby prendevano posto agli angoli del tavolo comodamente sedute.

 

You are blessed and lucky.

It's true that you are touched by something

that will grow and bloom in you.

 

 

“Signori e signore!” incominciò Abby fingendo di reggere in mano un microfono.

I presenti ammutolirono.

 

“è con mio sommio piacere…

 

“Sommo!”  la corresse Chiara in un bisbiglio mentre il gruppetto sorrideva fra sé.

 

Abby le diede l’ok con il dito.

 

“è con mio sommo piacere che accompagnata dalle mie sorelle, Destiny e Chiara, ho intenzione di porgere i miei omaggi al signor Zachary James Jonas per il suo assai rinomato terzo compleanno!”

 

Ci furono un paio di applausi.

Zachary esultò sollevando le manine per aria mentre le tre ragazzine balzavano giù dal tavolo.

 

“Siete pronti?”

 

Le tre “gemelle” esclamarono in una sol voce ottenendo una risposta dal corridoio. Gli adulti si lanciarono un’occhiata incuriositi.

 

“Siamo pronti!” la piccola Isabelle fece ingresso in cucina reggendo una chitarra dalle piccole dimensioni.

 

Aaron, Angel e Alexander le furono dietro brandendo ognuno uno strumento.

 

“1..2…1,2,3,4!” Abby strillò con entusiasmo

 

Ben presto l’aria si riempì di melodia e lo sguardo dei piccoli Jonas si fece più vispo colmo di quella magia che scorreva loro nelle vene fin da prima della loro nascita: la musica.

 

These are the days you might fill with laughter until you break.

These days you might feel a shaft of light make its way across your face.

 

 

“Beh le cose non sono poi tanto cambiate rispetto ai vecchi tempi?”

 

Paul Kevin senior cinse le spalle della moglie con un braccio osservando i nipotini esibirsi con energia sotto lo sguardo divertito di genitori e parenti.

 

Denise lanciò un’occhiata intenerita al piccolo Zack che batteva le mani accoccolato sulle ginocchia della zia Haley.

 

“Beh per la musica in questa famiglia suppongo non ci sarà mai fine.” Commentò con un sorriso dolce sfiorando con tenerezza la guancia del marito con un bacio.

 

“Ma un nuovo inizio” continuò Kevin senior indicando i ragazzini con il capo:lo sguardo ricco di orgoglio.

 

Quello ci può stare.”

 

And when you do you'll know how it was meant to be.

See the signs and know their meaning.

It's true, you'll know how it was meant to be.

 

Perchè quelli erano I giorni

I giorni migliori delle loro vite.

I giorni della famiglia.

I giorni dei Jonas.

 

 

Nota dell’autrice.

 

Uhm… Buona sera, dunque!

 

Piccolo schemino per riordinarvi le idee:

Kevin & Danielle Jonas
hanno tre figliole.

Le gemelle Emily e Vivian  (17 anni)
Isabelle
Denise (6 anni)

Joseph & Haley Jonas
hanno tre figlioli:

Joseph Adam Junior "Angel" (15 anni)
Chiara
Haley (11 anni)
Alexander "Xander" Ismael (9 anni)

Nicholas & Autumn Jonas
hanno tre pargoli:

Aaron
Christopher (13 anni)
Le gemelle Abby e Destiny Demetria (11 anni)

Frankie & Daphne Jonas
hanno due piccolini:

Elizabeth "Lizzie" Lauren (5 anni)
Zachary "Zach" James (3 anni)

Vi starete chiedendo che cosa farvene di questa favoletta qui.

Ecco, la verità è che io lo dovevo: a Chiara, a Joseph, a Xander, a Junior e a Haley.

 

Tutti loro in origine erano parte di questa vivace ed affettuosa famiglia. Ho preso in prestito Chiara per fare da portavoce alle mie vicende, ma volevo assolutamente mostrarvi, anche se in maniera un po’ frettolosa, data la moltitudine di personaggi, il contesto da cui l’ho prelevata.

 

Ebbene sì. Chiara, i suoi cugini e i suoi zii.

 

Questa lunga trafila era un tempo il prologo di una storia che aveva come protagonista questa numerosa famiglia. Ma non penso che quella storia emergerà mai su questo sito, perciò ho deciso di pubblicare comunque una sorta di presentazione dei membri della famiglia Jonas. L’ho detto e lo ripeto: lo dovevo ai personaggi di Daddy’s little girl. Avevo bisogno di mostrarvi che ora stanno tutti bene. E sono tutti felici.

 

Un abbraccio

 

Laura

 

P.S. Un ulteriore assaggio e poi giuro che chiuderò definitivamente il capitolo Daddy’s little girl (tolta You found me, ovviamente). In questo video, potete vedere alcuni membri della nuova generazione di piccoli Jonas: in ordine, sono Aaron, Angel, Abby, Destiny, Chiara e Xander.

(Link:http://www.youtube.com/watch?v=obsZfrnn4-I ) Per vedere un album di foto dedicato ai piccoli della nuova generazione (e se vi va, per tenervi informati su eventuali aggiornamenti di eventuali storie), sto aprendo una pagina di Facebook. Se avete voglia, dateci un'occhiata e magari "mipiacetela" anche xD Link: http://www.facebook.com/pages/Hedley/124931614241922

 

 

 

   
 
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