Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |      
Autore: _Crow_    27/01/2011    1 recensioni
La mia prima one-shot, spero vi piaccia...
"Fiamme.Bruciava.Un fuoco che si diramava lungo i miei nervi, intenso e soffocante all'altezza della gola. Improvvisamente schiusi le palpebre, mi alzai di scatto, a sedere "
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sorrido, alla luce della luna, in mezzo al solito branco di giovani, e mi destreggio sfryttando al meglio il carisma che mi contraddistingue. Piaccio a tutti, un buon segno, se non fosse che uno ad uno diverranno succubi della mia tremenda fame.
Samira, la più giovane, è già da parecchio che fa' parte dellamia cerchia, e mi osserva, l'iridi mostrano la bramosia dell'istante esatto in cui le mie labbra suggeranno sul suo collo.

Un cenno, è appena mezzanotte, splende la luna fra le amiche stelle; e tutto cià mi riporta ad una notte di trent'anni fa': alla ntte della mia rinascita.

"[Carol, io vado] era, giust'appunto, il giorno del mio compleanno, inutile manifestazione del proprio invecchiamento, e come al solito non mi interessava festeggiarlo; [Okay, io e gli altri andiamo all'Atlantico...] dovevo andarci anch'io, assieme a loro, ma avevo rifiutato all'ultimo, a causa di un inaspettato inconveniente [...se non hai niente da fare raggiungici] e io le sorrisi.
Un appuntamento, al Rubis, con un giovane che la trentina non la sfiorava nemmeno. Era perfetto. [Entriamo?] annuii in risposta dando via a quella serata dedita alla più totale trasgressione, all'insegna delle emozioni forti, e in compagnia di una gran bel ragazzo.
Allucinante.
Quando uscimmo non mi reggevo in piedi, da vero "gentiluomo" mi prese in braccio; destinazione: casa sua, perchè la più vicina edio nonero in grado di camminare, figurarsi guidare.
E lì, noi, ci abbandonammo all'istinto e al peccato: alla lussuria e all'ingordigia di corpi accaldati.
Ma, quando mi accascia esausta sul materasso, percepivo la mia mente scivolare, lenta ed inesorabile, verso il più profondo oblio.
Sospirai, mentre le mie labbra si schiudevano un'ultima volta, su d'esse si modellavano le sue, ed io non sentivo più niente. Un cuore che aveva smesso di battere, per sempre...
Fiamme.
Bruciava.
Un fuoco che si diramava lungo i miei nervi, intenso e soffocante all'altezza della gola. Improvvisamente schiusi le palpebre, mi alzai di scatto, a sedere e guardandomi attorno compresi di non trovarmi fra le mura di casa mia.
[Ben svegliata] lui mi sorrideva, sempre il ragazzo della scorsa sera; eravamo nella penombra ma lo distinguevo nitidamente.
Inspirai, e sul palato si stagliarono i più disparati odori, e abbastanza tenue quello che alimentava le fiamme nella mia gola.
[Cosa è successo?] mi sentivo strana, rinvigorita ma mentalmente fragile, costantemente preda delle più singole sensazioni.
Mi osservava preoccupato, [Hai subito una trasformazione, sei una creatura notturna, ora. Una vampira] ero stupita, e lui, rassicurato dalla mia reazione mi mostrò ciò che teneva in mano: un bicchiere. Attratta dal profumo che emanava il suo contenuto, mi avvicinai, portandolo velocemente alle labbra. Viscoso, scese il licquido assopendo il dolore dentro di me.
[E' sangue] automaticamente caricai il destro scaraventando il bicchiere contro il muro opposto.
[Avrai tempo per spiegarmi] parlai velocemente, riaccasciandomi sul materasso, non avevo sonno, solo il bisogno di dover riconoscere il mio corpo, perchè ero cambiata: caso strano in meglio.
Percepivo il movimento ed il suono dei motori delle macchine nella via sotto l'appartamento; percepivo il cigolare delle molle del letto sotto il nostro peso. Tutte le irregolarità della sua pelle, tiepida e morbida.
"

Da quella notte passarono dieci anni prima di comprendere appieno la mia natura, ed accrescere il mio controllo delle mie capacità.

Ed ora ne sn passati altri venti, a corredarmi, come sempre, una ventennale ed eterna giovinezza; sorrido ancora alle mie future vittime. Poi sfrecciano l'iridi sulla chioma di un albero, scintillano quelle di Riccardo: il mio Sire. L'amore per l'eternità.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: _Crow_