Vieni con me, Saga
:-Vieni con me, Saga-:
:-Chi sei tu? Che cosa vuoi da me?-:
:-Shh… fidati di me. Io posso consolare i tuoi affanni. Posso dare
riposo al tuo cuore-:
Era una proposta invitante, anzi, era proprio quello che lui desiderava,
eppure Saga aveva un po’ di paura.
:-Come puoi conoscermi così bene?-:
:-Io ti conosco, Saga, conosco tuo dolore e non sono qui per
giudicarlo-:
Niente più sguardi né di odio né di compatimento, quindi.
:-Davvero tu puoi consolarmi? Allora, ti prego, portami via di qui!-:
Lei annuì e lo avvolse nel suo dolce oblio.
:-Vieni con me, Saga. Io sono la Morte-:
Ma c’era tra la folla quella nera
signora
e
stanco di fuggire la sua testa chinò
(Samarcanda
– Roberto Vecchioni)
Aspetta
sol lo schianto
e poi
che giunga il manto
della
grande consolatrice
della
grande consolatrice
(La
Locomotiva – Francesco Guccini)