Sarà che ormai sono diventata vecchia, saggia e
arcigna, ma questa storia la ricordo sempre con un velo di tenerezza e
tristezza nel ricordo dei miei anni dell’innocenza … questa storia l’ho scritta
a tredici anni (Non andavo ancora nemmeno al liceo ç__ç) .
Questa è una storia prettamente DEMENZIALE, non si
intende offendere alcuna categoria, genere sessuale (Capirete in seguito il perché
di queste parole), personaggio o (e ci mancherebbe O.O)
gli scritti della mitica zietta ROW.
La storia è già stata pubblicata nel lontano 2006… adesso è stata riveduta… ma è sempre moralmente SCORRETTA.
Ma vi prego, non prendetele a male, non era
cattiveria. E se ho esagerato.. era solo ironia. Quindi, vi prego, non
prendetela sul serio più di quanto non la prese una bambinetta delle medie (Che
ero io, tra parentesi ahahah) che si fece aiutare dai
suoi cugini poiché all’epoca non era in grado di scrivere una frase al pc senza impiegarci trenta minuti (Cinque ore per
completare un capitolo ahaha)
Il linguaggio è colorito … se volete farvi quattro
risate.. accomodatevi.
Per me è un tuffo nel passato, magari alcuni c’erano
in questo sito già nel 2006 … mi piacerebbe risentirvi =)
Recensite, qualora lo vogliate … sono qui!
Aggiornamenti giornalieri =)
Tutti i patti (fatti e poi sciolti) di Hogwarts
-Patto EvanSnape-
La nostra storia inizia il 5 Settembre del 1974, una
giornata che poteva essere squisitamente nella norma delle normali giornate…però
quel giorno non era uno dei tanti, ma ancora Lily Evans non lo sapeva.
Infatti Lily era seduta in biblioteca, precisamente
nel reparto di Pozioni, e stava finendo di scrivere il suo tema per il suo
adorato professor Sloughorn, ma non sapeva che la sua
vita sarebbe irrimediabilmente cambiata quando Severus
Snape, ai tempi quindicenne, varcò la soglia del
reparto di Pozioni.
Si sedette di fronte a Lily, e disse: “Evans…ti devo
parlare. È urgente.”
Lei, non alzando lo sguardo, ribatté: “Devo finire di
scrivere il tema per Horace.”
Lui, interrogandosi senza darlo a vedere su come Lily
potesse chiamare un professore per nome, disse di nuovo: “È urgente - e
continuò – e poi sono già tre rotoli di pergamena. Avresti finito, in teoria.”
Lei per la prima volta interessata a quella
discussione disse: “Devo scrivere il rotolo extra che lui si aspetta da
me. Cioè…lo voglio sorprendere!”
A quel punto Snape le
strappò il tema dalle mani e lei disse: “Vaffanculo!”
finalmente aveva alzato i suoi occhi verdi. Per l’ennesima volta Severus disse: “È urgente.”
Lei incrociò le braccia in una tipica espressione dì
pure.
“Quindi Evans, ti volevo chiedere…perché esisti?”
Lily parve piuttosto sorpresa, e ribatté: “Ho appena
quindici anni. Come puoi pretendere che io abbia trovato la ragione della mia
esistenza? Cioè…”
Severus disse esasperato: “Non in quel senso.
Tu non dovresti esistere!!”
La ragazza rispose con un semplice: “Perché?”
E lui disse: “Non fare finta di non saperlo!!” lei lo
guardò incredula, lui rimarcò: “Tu sei la causa di tutti i miei guai!!! Se tu
non fossi esistita…io…io sarei la persona più felice del mondo! E invece…”
Lily disse, nella speranza d’infondere del buon senso
in quella discussione: “Io non ti ho mai fatto niente. Cioè…ok, tu mi chiami mezzosangue,
io ti chiamo a volte Snivellus, ma a parte questo…”
“TU!!! Non puoi dire queste cose…soltanto lui può
chiamarmi Snivellus!”
Lei disse: “Lui chi?” e Severus,
con un sospiro: “Potter…James Potter. – e continuò, dicendo – hai centrato il
punto, James Potter. Tu non dovresti esistere per questo motivo.” e lei si
esibì in un’espressione tipicamente lilyesca:
“Cioè…?” e lui disse, con una risatina alquanto isterica: “E’ più il fatto che
esisti, non so se mi spiego. TU! Me l’hai rubato!!!”
“Io?!” e lui di nuovo: “TU! Se tu non fossi esistita…a
quest’ora la mia vita sarebbe perfetta!” Lily disse: “Ho capito il concetto,
sì. Ma…cioè…potresti spiegarmi meglio in che modo ti ho rovinato la vita??” e Severus dichiarò: “Lui ha occhi solo per te, non per
me!” sembrava piuttosto sconsolato.
Lily, ancora più sorpresa, sgranando gli occhi, disse:
“Per me? Cioè…ma che dici? Questa sorte non l’augurerei alla mia peggior
nemica, o al mio peggior nemico a quanto sto vedendo…e poi è solo che tutte, oh
scusami tutti, sono fissati con lui…e a dirla tutta non è nemmeno
lontanamente bello come Sirius Black…cioè…non
che m’interessi…” ma non finì mai la frase, perché Snape
dapprima scaraventò a terra il tavolo su cui Lily stava studiando, e in seguito
si buttò addosso alla malcapitata, e i due finirono a terra, uno sopra
all’altra, con Lily che gridava come una dannata, e Severus
che le intimava di stare zitta. E continuò: “MAI...osare…insultare…Jamie…davanti…a…me!!! Ti ucciderò, se non ti stai
zitta!!!” Lily scoppiò a ridere, malgrado l’affanno, dicendo: “Non ne saresti
capace.” lui ribatté: “Io posso uccidere chiunque. O forse Dumbledore
no…sarebbe troppo.” La ragazza era sconvolta, dopo qualche secondo entrò lui,
nientemeno che James Potter, il quale vedendo la scena ed equivocando il tutto
(chi non lo avrebbe fatto?) disse: “NOOOOOOOOOOooooooooooo…..!!!!!!!!!”
allora Snape, alzandosi subito da sopra la povera
ragazza, disse: “Potter, non è come pensi…!” e lei, che dopo qualche secondo
trovò la forza per ricominciare a parlare: “Potter, cioè…capisco…però non
pensare…sì, ecco, io gridavo però…non era niente di speciale…cioè, alla
fine…non è successo niente. È stato uno scambio equo e solidale!” si trattenne
per poco nel dire ‘è colpa tua’, ma James apparentemente sordo disse: “Va bene,
vi lascio soli. Continuate pure. E poi…Evans, ma che gusti di merda c’hai? Snivellus, dico io?!” e se ne andò, sbattendo la porta. Per
un attimo i due ragazzi furono incapaci di parlare, poi si esibirono in un
sonoro: “NOOOOooooooo…..!!!!!!!” chi, come Lily,
indignata. Chi, come Snape, ululante, e continuando
ad ululare, disse: “TU! È tutta colpa tua!!!” e scoppiò a piangere. Continuò a
mormorare suoni che somigliavano stranamente a ‘gusti di merda, no…l’ha detto
solo per sviarmi…NO! Devo…dire…dormitorio…Grifondoro…ORA!”
e ricominciò a parlare: “Senti Evans. E comunque ho delle prove, secondo le
quali TU mi hai rovinato la vita!” e lei disse: “Cioè…?” Severus
continuò imperterrito: “Ecco…una notte sono salito nel dormitorio di Grifondoro, avevo bevuto la Pozione Polisucco
per diventare Peter Pettigrew…e sono salito nel
dormitorio dei ragazzi. Qui – Lily lo interruppe con un ululato d’orrore –
trovai Jamie, che dormiva come un angioletto, il mio
Jamie. E poi…lo sentii parlare nel sonno, e
registrai, con il ricercato e potentissimo incantesimo di registrazione, ovvero
‘Rec’. Lui grugniva nel sonno, e diceva…” Severus prese la bacchetta e disse ‘Play’ e si
sentivano grugniti provenire dalla bacchetta, si sentiva James che parlava nel sonno:
“…Lily Evans……ti…amo…” si sentivano anche degli ululati di dolore da cane
bastonato, e provenivano probabilmente dal povero Snape,
anche per lui era troppo. Anche per Lily era ormai troppo.
“No, no, non posso...non posso...non farmi...non
voglio farlo...- e continuò - E' tutta colpa mia, tutta colpa mia, ti prego
fallo smettere, so di aver sbagliato, ti prego fallo smettere e io mai più...”
ma la bacchetta continuava ad emettere quei suoni.
“Ti prego, ti prego, è colpa mia…non quello, non
quello, farò qualsiasi cosa!” e in quel momento Severus
Snape alzò il volume della registrazione, e Lily si
disperò ancora di più: “UCCIDIMI!!!” urlò, al limite della sopportazione.
“Questo lo farà smettere…” la rassicurò Severus, e
poi disse: “Stop.”
La ragazza, poverina, era bianca come un fantasma. Lo
pregò, con la poca voce che le era ormai rimasta: “Severus…Severus, ti prego…fammi uscire da questa maledetta stanza…”
quel suono atterrì Severus più di ogni altra cosa che
aveva vissuto quella sera: per la prima volta Lily Evans supplicava, e
specialmente supplicava lui, Severus Snape. Incredibilmente Severus
disse: “No. Non te ne puoi andare, sai troppe cose su di me.” Lily irruppe in
un singhiozzo, troppi colpi di scena: Snivellus
omosessuale, Snivellus che amava segretamente Potter,
Potter che aveva pronunciato quelle frasi nel sonno e che li aveva visti in
biblioteca equivocando tutto…era troppo. In questo modo la ragazza parve
risvegliarsi da uno stato di trance: “Fammi uscire, per piacere. Devo dirgli
che con me non ha speranze, cioè… - qui Severus annuì
soddisfatto – aiuterò anche te, certo non gli dirò tutte le cose che mi hai
detto…cioè, è urgente! Non capisci, Severus? Ha
equivocato troppe cose! Potrebbe raccontarle a…ad Horace!”
e finalmente Severus parve aver capito. “Ecco perché
quella scena sempre in Sala Grande! Io che guardo il mio adorato Jamie, lui che guarda te, tu che guardi Sloughorn
e lui che guarda te!” Lily continuò: “Questo è l’inizio di un patto. Il patto EvanSnape. TU non dirai mai quello che hai scoperto di me,
e io non dirò quello che ho scoperto di te…se per caso uno di noi due dovesse
rivelare il patto, l’altro sarà libero di rivelare il segreto a tutta Hogwarts.” Snape disse: “E così
se tu dirai a qualcuno che a me piace Jamie, io dirò
a tutti che tu hai un interesse che va oltre l’ammirazione per il professor Sloughorn. Tralasciando il fatto che lui non ti ricambi.” Severus comunque era piuttosto sorpreso, Lily interessata a
Sloughorn? Forse il mondo si stava capovolgendo! La
ragazza, che era diventata piuttosto rossa in faccia, disse: “Adesso che hai
capito andrò a dire a Potter che non ha speranze, e tu mi aspetterai qua. Anche
se torno alle tre di notte, capito? È una cosa che si deve risolvere
immediatamente!!” la rossa finalmente uscì dalla biblioteca dove aveva passato
forse le ore peggiori della sua vita e andò al trotto verso la Sala Comune di Grifondoro dove avrebbe trovato Potter.
To be Continued…