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Autore: Guessstar    28/01/2011    4 recensioni
Non sono umano, e mi manca più di ogni altra cosa. E' questo il mio segreto.
Mi manca l'odore del caffè, dell'alzarsi tardi la mattina senza preoccupazioni. Mi manca essere il vero Damon.
(tratto dall'episodio 2x12)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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«Perché non sono umano. E mi manca. Mi manca più di ogni altra cosa al mondo: è questo il mio segreto. Ma c’è un limite al dolore che un uomo può sopportare».

«Per favore, non farlo»

«Okay. Sei libera di andare» eppure so che lei non andrà da nessuna pare, che morirà prima ancora di toccare il manubrio di quell’auto. Perché le lacrime che ho versato questa sera, sono state le più sincere in tutta la mia esistenza.

Mi manca essere umano, provare quelle emozioni, quei dolori, quella quotidianità. Mi mancano i litigi con mio fratello, con mio padre, l’amore incondizionato di mia madre, che aveva sempre creduto in me, come Stefan, come Elena, come Rose… già, Rose. L’unica persona che abbia mai pensato e agito come me, l’unica che mi abbia mai capito veramente. Perché solo lei capiva la potente ossessione che provo nei confronti di Elena, solo lei sa quanto la amo. Lei ed io.

Elena mi ha abbracciato, ha cercato di capire cosa realmente provo, ma non capisce che la maggiore causa del mio dolore è lei, la mia maggiore sofferenza è dovuta al fatto che non posso essere come lei vuole che io sia. Un essere umano.

Ma fa male, fa male provare così tante emozioni. Perché le emozioni portano a sofferenze, ed io non ho mai voluto soffrire, non ho mai cercato di farmi del male. Sono sempre stato egoista verso me stesso, auto conservatore. Eppure sto soffrendo come un cane, le lacrime non riescono a fermarsi, adesso, continuano a scendere imperterrite, anche quando le mie labbra sono sporche di sangue innocente e i miei occhi sono rossi. Non riesco più a non provare emozioni, a trovare quel pulsante che spegne tutto. Ho veramente fallito.

Mi manca, mi manca l’odore di uova non appena sveglio, mi manca l’odore del mare, la sensazione del vento che ti scompiglia i capelli, la felicità di un’immagine, di un odore, di un pensiero. Mi manca svegliarmi la mattina e non sapere che fare, essere continuamente criticato da mio padre e avere voglia di scappare, però senza farlo mai realmente, perché ciò che mi trattiene lì è la mai mamma, i suoi occhi azzurri come i miei, i suoi capelli lisci come la seta, che mi piaceva tanto accarezzare quando mi teneva in braccio, da bambino. Mi manca parlare con lei e sapere che qualsiasi cosa abbia fatto, si sistemerà, qualsiasi litigata con Stefan, sarà dimenticata. Mi mancano quelle lunghe cavalcate nelle praterie, l’essere bambino, scoprire, a quindici anni, quei primi segnali di peluria sul tuo viso, ed essere felici di essere finalmente cresciuti. Mi manca crescere, sapere che un giorno sarò come mio padre, che combatterò nell’esercito e porterò tantissimo orgoglio alla mia famiglia.

Non avrei mai dovuto tornare a Mystic Falls, sei mesi fa. Avrei dovuto rimanere a Los Angeles, a vagare per le strade e ad uccidere chiunque mi capitasse a tiro. Eppure l’ho fatto, e a esserne sincero non mi pento. Altrimenti non avrei mai conosciuto Elena, non avrei mai scoperto Rose, non avrei mai provato alcuna emozione. Perché ogni sbaglio che ho fatto mi ha portato a essere ogni volta più umano, ogni giorno che è passato accorgendomi di amare sempre più Elena, mi ha aiutato a capire che anche i vampiri possono nuovamente provare emozioni.

 

Tu mi odi, perché l’hai amata, e mi torturi, perché la ami ancora. E questa, Damon, è la tua umanità.

 

Si sbagliava. Quella era solo una stupida ossessione. La mia unica umanità è sempre stata la nostalgia, e i sogni. Già, perché solo sognando posso ritornare umano, solo sognando posso ritoccare con i piedi il terreno di casa mia e incontrare gli occhi di mia madre, annusare l’aria e adorare il sole, correre per le immense praterie e giocare con mio fratello, sotto i continui rimproveri di mio padre. Sognando posso essere finalmente ciò che ho sempre voluto essere. Non un assassino, non un egoista.

Ma Damon. Per una volta in tutta la mia vita voglio ritornare ad essere Damon.

 

Forse è il caso di tornare a casa e sognare un altro po’.

                                                           

   
 
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