Reusable show
[Uno,
due, tre.]
Si
sovrappongo le memorie
come
dadi.
O
almeno, così dovrebbe essere.
[Quattro,
cinque, sei.]
Oh,
il tempo!
Non
passa mai quando ci si diverte.
[Sette,
otto, nove, dieci.]
Devo
ingannarlo!
Datemi
qualcosa da fare.
Colorare
qualcosa di bianco, magari.
[Undici,
dodici, tredici, quattordici, quindici.]
Getta
la spugna, avanti!
[Sedici,
diciassette, diciotto, diciannove.]
Un
insetto mi aveva detto che i miei sogni erano troppo grandi,
glielo
avevo detto che invece il mondo era troppo piccolo.
[Venti.]
Suonano
anche le campane!
Che atmosfera!
[Ventuno,
ventidue.]
Tic,
tac, tic, tac.
Dovresti
vederti.
Sembra
che tu abbia appena capito di stare per morire.
[Ventitré.]
E'
davvero così!
[Ventiquattro,
venticinque, ventisei.]
Sono
un genio.
Sono
Dio.
Sono
il Nulla.
Il
Tutto.
[Ventisette,
ventotto, ventinove.]
Una
vita, per salvarne mille.
La
libertà ha un prezzo (?).
[Trenta,
trentuno.]
Sento
l'odore della paura.
Puzza
di brivido.
[Trentadue,
trentatré, trentaquattro, trentacinque.]
L'ho
dimenticato. A cosa giocavamo?
A
quaranta – vero?
[Trentasei,
trentasette.]
Il
tempo sta per scadere.
Era
l'ora, cazzo.
[Trentotto.]
Dopo
tutto questo, non vuoi farmi un sorriso?
[Trentanove.]
Hey,
Nate, hai perso.
«Andiamo
a casa Ryuk.
Quest'odore
mi dà la nausea.»
***
Ciancio
alle bande: Eh, una cosa dovevo
scriverla, per oggi.
Un
premio a chi indovina perché la data di oggi è così importante
asd.
Per egli.
I'll see you on the dark side of the moon. ♪