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Autore: Simphony    30/01/2011    3 recensioni
[Storia classificatasi 3a al contest "Grindeldore Song-fic Contest" indetto da MichaelNata98 sul forum di EFP] Non riesco a pensare a quel “noi” mai nato.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore: Simphony

Titolo: Tu, dall'altra parte.

Canzone: The other side of the door – Taylor Swift

Genere: Malinconico

Avvertimenti: Slash, Flash fic.

Introduzione: Non riesco a pensare a quel “noi” mai nato.

Note: Non ho mai scritto su questa coppia. Non ci ho mai pensato, lo ammetto. Perciò, ho piuttosto paura di quello che potrà venire fuori.


*°*

Tu, dall'altra parte.

*°*


Il mio amore per Gellert era durato troppo.


Troppo per tutto quello che aveva fatto. Mi aveva traviato, mi aveva ingannato.

Aveva cercato di rendermi una persona diversa da quella che ero. Aveva cercato – come ho fatto ad essere così cieco di amore – di conquistare il mondo dei babbani con il mio aiuto.


E io, troppo, troppo innamorato, gli stavo dando una mano. I nostri piani, se ci ripenso, erano quasi diabolici.


Terribili. Malvagi. Distruttivi.


Dopo la morte di Ariana una porta chiusa a chiave si è frapposta fra me e Gellert. Quello che un tempo ci poteva rendere quasi simili, è scomparso, dissolto come una bolla di sapone.


E ricordando quei giorni lontani, quasi miseramente felici, sentivo la necessità incondizionata di Gellert.


Era tutto. E forse lo è tutt'ora, nonostante la fine che abbia fatto, nonostante il nostro ultimo scontro, nonostante io, con le mie stesse mani ho messo l'ultimo parola sulla vita di mia sorella e di chi amavo.


Ora, se una sua immagine mi capita fra le mani, non riesco nemmeno a guardarla.

Non riesco a vedere la foto che si anima, vedere come quell'istantanea scattata anni e anni fa, lo raffiguri così allegro e allo stesso tempo così terribile.


Non riesco a guardarti, Gellert.

Non riesco a pensare a quel “noi” che non è mai nato.


E adesso, adesso che un giovane ragazzo come Harry rischia di diventare ciò che non è, è arrivato il momento di dirti addio.


Gellert, addio.


Fine

   
 
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