Gli angeli stanno in cielo, ma tu resta qua con me...

Ho sempre pensato che quella che tutti cercavano ardentemente e chiamavano "anima gemella" non esistesse.Secondo me non esisteva qualcuno fatto apposta per te, sarebbe stato troppo scontato. Ma anche il fatto che vedevo tutti gli altri intorno a me felici e contenti con la loro "metà" ed io invece ero solo, mi spingeva sempre di più a credere che non esistesse questo qualcuno predestinato a stare con qualcun altro e a completarlo.Invece mi sbagliavo, la mia testaccia dura pensava sistematicamente che un uomo dovesse avere una donna per essere felice, ma se per quell'uomo il destino fosse stare con un altro uomo??? Dopo essermi posto quella domanda, aprii gli occhi e cambiai totalmente modo di pensare, la mia anima gemella esisteva. Non era una donna, era un uomo. Un uomo come me, solo, che non faceva altro che lavorare e stare in solitudine; ciò nonostante, non c'era giorno in cui non avesse quell'espressione felice e sorridente sul viso, quell'espressione che da un pò di tempo a questa parte aveva iniziato a colorare la mia vita grigia, senza scopo.Non ero sicuro che io per lui fossi la stessa cosa che lui era per me, lui per me era un angelo sceso in terra, lui era la persona più importante della mia vita, lo è ora e lo sarà per sempre.Passavo le mie giornate a pensare, pensare a lui e al ruolo che avevo nella sua vita, un ruolo insignificante, ero solo un collega per lui. Non ero neanche un amico.E mi colse di sorpresa una sera quando mi prese da parte dicendomi: " Hijikata, ti devo parlare...". Il suo sguardo stavolta era serio, ma io non esitai e lo seguii in silenzio pensando che molto probabilmente si era accorto di ciò che io provavo per lui, quando, arrivati nella sua stanza chiuse la porta a chiave e senza dirmi niente mi mise con le spalle al muro avvicinando la mia testa alla sua con la sua mano tra i miei capelli, eravamo vicini come non mai, sentivo le sue braccia che mi stringevano e le sue mani che mi toccavano dappertutto, prima i capelli, poi il collo, e alla fine mi baciò.Pensavo che fosse solo un sogno, pensavo che sarei morto per la forte emozione, pensavo che dopo quel bacio non avrei avuto più il coraggio di guardarlo negli occhi senza arrossire...pensavo a troppe cose, tuttavia quel momento fu indimenticabilmente bello perchè era tutto ciò che desideravo.Esitai un attimo e anche io lo strinsi tra le mie braccia, non resistevo più, fremevo dalla voglia di sentirlo ancora più "mio", così continuando a baciarci appassionatamente, Sogo mi trascinò fino sul letto. Sembrava aver capito ciò che stavo pensando. Ci stendemmo li, su quel morbido e fresco letto che profumava proprio come Okita, quel profumo che mi inebriava e mi lasciava stordito. Prese ancora una volta lui le redini della situazione e iniziò a spogliarmi delicatamente, lo sentivo, lui mi voleva proprio come io volevo lui, era un'attrazione alla quale non sapevamo resistere. O forse era un'attrazione alla quale non volevamo resistere. Quella sera ci completammo, e finalmente capì in pieno cosa voleva dire anima gemella e come ci si sentiva quando si aveva qualcuno di speciale al proprio fianco."Okita, io sono innamorato pazzo di te da parecchio tempo, ma non avevo il coraggio di dirtelo, ero sicuro che non avresti preso sul serio i miei sentimenti e che lo avresti detto a tutti per prenderti gioco di me. Evidentemente mi sbagliavo, e ne sono felice. Ti amo." gli sussurrai. "Hijikata lo so che pensavi questo di me, ma adesso non devi dire niente, ti ho dimostrato il contrario e sono felice di dire che ti amo anche io e che sei la mia persona speciale." detto ciò mi strinse forte e ci addormentammo così, abbracciati. Questi sentimenti li provavamo quel giorno, e li proviamo tuttora. 

G94: grazie per aver letto. commentate per favore :D