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Autore: Caty_Mony    30/01/2011    1 recensioni
One-Shot scritta di getto, incentrata sui pensieri di Jacob. Mi sono chiesta: quali pensieri avranno attraversato la mente del povero Jake mentre Bella gli annunciava che, di li a poco, sarebbe diventata una di LORO?
Il tempo.
 
Ah, davvero un gran bastardo, quello!
 
Intriso di stupide regole, sotteso di tranelli e inganni, tiene il mondo stretto in una morsa ghiacciata, stravolgendolo a suo piacimento.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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Il tempo.

 

Ah, davvero un gran bastardo, quello!

 

Intriso di stupide regole, sotteso di tranelli e inganni, tiene il mondo stretto in una morsa ghiacciata, stravolgendolo a suo piacimento.

 

Prima che la mia vita cominciasse ad andare a rotoli, però, speravo di aver trovato un modo per raggiralo, per sconfiggerlo perfino.

Per un attimo, ho stupidamente creduto di essere diventato invincibile, potente. Nulla avrebbe potuto fermarmi, nemmeno lui.

 

Questo era il velo sottile d’assurdi e inverosimili pensieri che soleva offuscarmi gli occhi, mentre il mio sguardo si intrecciava al tuo; quando spendevamo le nostre energie rabberciando motociclette  in questo stesso garage, e le nostre risa filtravano tra granelli di polvere e strati di grasso incrostato. Confinavamo noi stessi in un’altra dimensione, allora.

 

Un altro mondo, ricordi?

 

E in quelle giornate scandite dal ticchettio sommesso della pioggia, mentre con occhiate di sbieco cercavo di cogliere le mille e affascinanti sfaccettature del tuo essere, convinsi me stesso a credere nel destino, a dargli una chance. Perché noi - è chiaro come il sole, cara -, siamo destinati ad appartenerci.

Uno non può vivere senza l’altra, e viceversa.

 

E so  – e non azzardarti a negarlo-, che anche tu sei della mia stessa opinione.

 

Qui -prima che la trama del nostro rapporto incominciasse a sfilacciarsi lentamente-, tra assi scricchiolanti e aria pregna dell’odore penetrante di benzina, ero rilassato.

Ero allegro.

Ma soprattutto, ero felice.

 

Il filo gioioso e colorato che si dipanava dal mio cuore, in quegli istanti, pareva abbracciare anche te, sai? Potevo scorgere le tue iridi color cioccolata illuminarsi a poco a poco e brillare di un calore nuovo, splendente!

 

Le spirali dolorose che ti avvolgevano si dissipavano come il fumo di una sigaretta spenta, e il tuo viso tornava ad essere solcato da un sorriso abbacinante, vero.

 

Ed io –stupidamente-, ho continuato a credere che rendendoti felice, che risvegliando la tua anima assopita, tu, un giorno, ti saresti resa conto di amarmi.

Persino all’inatteso –quanto sgradito-, ritorno di quello là con famigliola succhai-cerbiatti annessa, ho perseverato nella mia sempre più intricata opera di convincimento-amoroso.

 

E ingenuamente ho creduto di star gabbando il tempo, sai?

 

Ma una semplice frase -sillabata con un misto di timore e amarezza dalle tue labbra piene, tentatrici- hanno sgretolato ogni mia convinzione, l’hanno liquefatta, facendole scivolare via mescolate all’acqua scrosciante.

 

E dopo averti urlato contro e aver visto la tua figura esile essere inghiottita tra i fumi della nebbia, la rabbia rossastra che mi annebbiava i sensi si è dilegua, lasciando il passo ad un vuoto assordante.

 

"Anni? No, Jake, non si tratta di anni. Settimane, piuttosto."

 

Ho capito.

Ma non posso accettarlo.

 

Guardo le lattine dilaniate a pochi passi da me.

Mi prendono in giro, si fanno beffa della mia paradossale storia d’amore, con quella finta aria abbandonata e deprimente dalla quale sono circondate.

 

Non voglio urlare.

Non intendo trasformarmi.

Non ho intenzione di dar sfogo a quel marasma confuso di sentimenti contrastanti che cozzano incessantemente nelle mie ossa, tra le gocce del mio sangue, sulla mia pelle.

 

Voglio implodere.

 

Perché ormai ho capito: tu sei riuscita ad ingannare il tempo, Bella.

 

Ma io no.

 

 

Angolo autrice.

 

Bè che dire… in questo periodo ho voglia di torturare Jaky! :D XD

In realtà, il fatto che si sia impringato con quella piattola boccolosa –altresì nota con il nome (aberrante e assolutamente orripilante) di Reneesme *VOMITA*- mi tedia alquanto ù.ù.

Perciò, ho voluto fargliela pagare muahahahahahahahahah

Oooh Jake, ti prego, non guardarmi con quell’espressione contrita! *me intavola un discussione immaginaria con un personaggio inesistente… me è impazzita, insomma!xD*

So che non l’hai fatto apposta, so che non ti saresti mai infatuato della progenie infetta dell’adorabile pargoletta del succhiasangue complessato di Edward di proposito, so che dobbiamo dare la colpa alla fantasie sadiche della vecchia zia Steph, ma non ti sopporto quando fai gli occhi dolci alla bimbaminkia per eccellenza alle iridi cioccolato di quella stupenda e inutile bimba! *_*

Emm Emm… BENE!

Dopo questo adorabile siparietto, posso anche andare a rifugiarmi dagli istinti omicidi delle Reneesmine *non me le volete ragazze, daaaaaaai! *, e guardare quella santa donna di Luciana Litizzeto XD

 

Un bacio:)

Cate!

 

P.S.: in nome del caro Jake, mi lasciate un commentino-ino-ino?? *_*

  
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