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Autore: Lady Trash    31/01/2011    1 recensioni
Continuo di Domani .
All'inizio doveva essere qualcosa di totalmente differente ma poi ne è venuto fuori questo. Non è una one-shot come potete vedere ma i capitoli saranno un po' più lunghetti per cui penso che potrete vederla completa abbastanza presto. Buona lettura
Lady Trash p.s. La FF vegeta qui su Efp da mesi, ormai, non so quando o se la completerò, ma l'ho corretta.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Continuo di "Domani"

Rin era scioccata, come aveva potuto Sesshomaru prenderla in giro in quel modo?

Lui, sempre serio, sceglieva quel metodo per farle uno scherzo ?
Doveva assolutamente verificare!
Scese di corsa le scale che portavano al "di sotto" accennato prima nella lettera: la stanza da the.
La stanza da the non era molto grande, ma  le sagome colorate dei fiori esotici e rari che ne decoravano le pareti dipinte di un purissimo bianco la facevano sembrare più spaziosa .
Aveva un'unica finestra orientata verso l'est affinchè le prime luci dell'alba potessero illuminarla creando così,  agli occhi dei mattinieri che si alzavano a posta per vederlo, uno spettacolo di riflessi impressionante.
Al centro esatto della stanza stava un divanetto rosso e di fronte ad esso un basso tavolino in legno dove, appunto, si prendeva il the. Il divanetto non era messo lì a puro scopo decorativo; serviva per il dopo the, ovvero quando si voleva fare un sonnellino o leggere un buon libro approfittando della luce che a quel orario ancora non mancava.
La stanza da the non era particolarmente apprezzata da Rin per le sue decorazioni, bensì per quanto le ricordasse Sesshomaru .
Quando il marito mancava da casa la ragazza passava lì la maggiorparte del tempo anche solo a divagare con la mente, ad immaginare di essere con l'amato.

"È la prima volta che Sesshomaru mi scrive una lettera " pensò Rin rallentando un po', "e sembra anche una lettera di addio. Eppure ... è tornato da appena tre mesi!" le prime lacrime cominciarono a solcare il volto della fanciulla che viveva con rabbia e frustrazione quei periodi di incertezza nei quali non sapeva se Sesshomaru sarebbe tornato o no.
Ormai era arrivata di fronte la porta della stanza da the, ma non era più sicura di voler chiedere spiegazioni.
E poi, inaspettatamente...Un forte conato di vomito la sconvolse e prima che potesse anche solo pensare qualcosa si ritrovò a rigettare sul kimono di Sesshomaru che era accorso con un filo di ritardo ad aiutarla.
Il conato fu forte e violento e quando passò Rin aveva ancora gli occhi spalancati e lo sguardo perso nel vuoto.
Sesshomaru sapeva perchè Rin era venuta, sapeva perchè si era fermata un attimo prima di entrare, ma non sapeva il motivo di quel malessere. Forse un umore maligno? O solo leggera influenza?
Non era un medico, non sapeva che fare se non rassicurarla, dirle che ormai era tutto passato e di non preoccuparsi del kimono (Rin infatti, in momenti del genere, teneva molto a dettagli insignificanti come un kimono rovinato) .
La portò in camera per permetterle di darsi una ripulita e di fare un bel bagno caldo, quando si fu ripresa e quando entrambi si furono cambiati poterono discutere.
<< Cosa significa la lettera che mi hai scritto? >>
<< Esattamente quello che vi hai letto >> erano nella loro camera, lui appoggiato con la schiena alla testiera del letto cingeva delicatamente la vita di Rin  e lei stava appoggiata al suo petto con le mani che stringevano le sue. Le loro espressioni erano differenti: Sesshomaru nascondeva, o tentava di farlo, tristezza e preoccupazione con il solito sguardo indifferente. Rin aveva gli occhi lucidi e colmi di malinconia.
<< Sesshomaru , sii serio ... >>
<< Lo sono, domani dovrò veramente ripartire; mi sono giunte voci, alcuni villaggi sono stati sterminati da demoni barbari. Devo muovermi al più presto. >>
<< Sesshomaru >> Rin piagnucolava << Sesshomaru portami con te! Ti prego! >> piangeva.
<< Rin, mi saresti solo di intralcio. Tutto quello che hai letto nella lettera è vero dalla prima all'ultima riga e vorrei tanto che ci fosse un modo per incontrarti nei sogni, ma nei posti in cui vado a ristabilire l'ordine e il mio dominio non posso nemmeno concedermi il lusso di dormire. Fig ... ! >> fu interrotto, il Glaciale Principe dei Demoni. Fu interrotto da un paio di labbra prepotenti, in quella occasione, quanto un tornado .
<< Sesshomaru, ti prego - lei lo baciava ora sul collo - ... portami ...- ora sul petto da cui aveva sfilato il kimono - con te, ti prego >>.
Ora entrambi erano presso una bacinella, Rin stava di nuovo vomitando: aveva rischiato di regittare un' altra volta non sul preziosissimo kimono del marito ma sul suo sarcosanto corpo!
Sesshomaru, che già stava cedendo alle richieste della moglie  aveva quasi ringraziato il conato improvviso e  si accingeva a raccoglierle i capelli per evitare che le fossero d'intralcio.
Scene simili si ripeterono in altri momenti della giornata, come ad esempio poco dopo pranzo o nel bel mezzo di un momento intimi fra i due, impedendo alla coppia di vivere serenamente la loro ultima giornata insieme.
Vomitare, Rin aveva passato la loro ultima giornata assieme a vomitare! E non le era bastato una volta, addirittura cinque!
<< Hai manie di grandezza piccola Rin >> le aveva sussurato Sesshomaru all'orecchio poco prima del sesto conato.
A quel punto avevano chiamato il dottor Totosai: "Sei attacchi sono più che sufficienti " aveva pensato lo youkai leggermente irritato dal non poter avere un ultimo rapporto con la moglie prima di mesi e mesi d'astinenza.

La visita era durata poco, solo il tempo di confermare alcune ipotesi: la richiesta di Rin riguardante il silenzio assoluto verso Sesshomaru e una tisana per alleviare idolori che Totosai era andato via.
"Quella ragazza è incinta  e se mi ha chiesto il silenzio significa che non vuole che Sesshomaru lo sappia. Dovrà affrontare la gravidanza da sola , forse però un modo c'è ... " con questi pensieri il medico si era allontanato da casa Taisho. 
Rin intanto, si era concessa a Sesshomaru.
Il giorno dopo quest'ultimo era partito, Rin gli aveva detto che si sentiva in forma smagliante e che era stata solo una  leggera influenza.
<< Fai presto >> lo aveva pregato al momento dei saluti con uno sguardo carico di passione, ed era partito. In momenti del genere Sesshomaru mostrava il suo lato più indifferente e Rin sapeva che lo faceva solo per non soffrire troppo.
Ora, però, lei era sola. Al Palazzo non c'era nessuno con cui avesse particolari legami, nessuno che le potesse essere di qualche aiuto. Poteva solo contare sulle visite del dottor Totosai che le aveva assicurato l'avrebbe seguita nella gravidanza.
Rin poteva fare affidamento solo su se stessa.

Anche questa fanfic è stata ristrutturata, per così dire (nemmeno stessimo parlando di un palazzo). Mancano alcuni capitoli, che ho promesso di scrivere. che non ho ancora scritto e che non so quando mi deciderò a scrivere. 
Lady Trash
   
 
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