I loved her first
“Onestamente, papà, ti ha definito padre per un anno della sua vita. Non credi sia già abbastanza? Lo conosci da...da sempre! Persino da prima di me!”
L'erede al tempio di Hōshō scosse la testa.
“Non è abbastanza se vuole sposare mia figlia. Deve chiedermi il permesso.”
Miu Saionji sospirò per l'ennesima volta. Contò mentalmente fino a dieci, ma al quattro sbottò.
“Il permesso?! Papà! Sei proprio impossibile! Sei rimasto a...a così tanto tempo fa che non si può nemmeno quantificare!”
“Impulsiva come tua madre” sorrise Kanata, sprezzante, incrociando le braccia.
“Sì, come mamma, che non so come ti sopporta da trent'anni!”
Miu aprì con malagrazia la porta scorrevole, andando a sbattere proprio contro la madre.
Incurante del the rovesciato e delle lacrime, diventate copiose, che le rigavano il volto, le urlò: “Cerca di farlo ragionare tu!”
Miyu aggrottò un sopracciglio, incapace di dire alcunché.
“Sei il solito disastro”l'apostrofò Kanata, avvicinandosi a lei e prendendo una pezzuola per pulire per terra, lì dove il the era caduto.
Miyu sbuffò, chinandosi ad aiutarlo. “E tu sei sempre così carino.”
“Non avresti dovuto sposarmi, allora”rispose lui, fin troppo serio.
“Kanata!”lo rimproverò lei, prendendogli la mano. “Allora è questo il problema”continuò.
Kanata si alzò, lisciandosi i pantaloni.
“Sarebbe?”
Miyu sorrise divertita. “Sei proprio un tipico padre geloso” replicò, alzandosi a sua volta.
“Non dire stupidaggini”
“Come no! Hai ancora voglia di the?”
Kanata annuì stancamente, seguendola in cucina.
“Non distruggere il bollitore” la schernì, come suo solito.
“Qualche volta, sai, sarebbe estremamente gentile da parte tua fare qualcosa, piuttosto che lamentarti in continuazione della mia pessima conduzione della casa!”s'infervorò Miyu, sbattendo la tazza sul tavolo.
“Solo
una?”
“Io non ne ho più voglia. Fai attenzione, bollirà da
un momento all'altro. Io vado a pensare a nostra
figlia.”
Miyu fece per aprire, quando Kanata la bloccò.
“Ehi”
La
incatenò un momento con lo sguardo. “Aspetta un attimo,
Miyu.”
Spense il bollitore, nemmeno a lui andava più il the.
Miyu inclinò la testa di lato, arrabbiata.
Kanata la raggiunse, prendendola per mano.
Si sedettero all'esterno, lì dove tante volte s'erano fermati a parlare, scherzare, fingersi arrabbiati e poi far pace, come solo due innamorati sanno fare.
Questo, in più di trent'anni, non era cambiato.
Erano ancora Miyu e Kanata.
Litigavano ancora come prima e, se possibile, si amavano anche di più.
Miu era ancora la loro bambina.
A Kanata venne in mente l'annuncio di quella mattina.
“Papà! Mamma! Lou...Lou mi ha chiesto di sposarlo! Adesso è andato sul pianeta Otto ad annunciarlo ai suoi genitori...Non è meraviglioso?”
No, Kanata non l'avrebbe definito meraviglioso.
E no, Miu non era più una bambina.
Ma quand'era successo?
“Che c'è?”chiese Kanata senza mezzi termini, ancora stringendole le mani.
“Questo
dovrei chiedertelo io. Si può sapere che ti prende?”
“Niente”
Miyu
ruppe il contatto.
“Se non hai niente da dirmi, beh, torno ai miei servizi, io!”
“Fai come ti pare”sussurrò Kanata.
Miyu roteò gli occhi.
“Odio quando ti comporti ancora come un ragazzino. Se già odiavo questo tuo modo di fare all'epoca, figurati adesso. Kanata, se c'è qualcosa che non va, per favore, dimmela. Sono pur sempre tua moglie.”
Kanata le rivolse uno sguardo vacuo, e lei gli si accoccolò vicino.
Dopo tanti anni, aveva capito che i silenzi di Kanata erano sempre gravidi di sottintesi e di attese, creati per cercare le parole giuste, che erano così apparentemente difficili da trovare per lui.
Kanata le strinse un braccio attorno alla vita.
Rimasero in silenzio per qualche minuto.
In lontananza, si sentiva la voce di Miu.
“Si
sarà eclissata al telefono con Momoka, incredibile come siano
diventate amiche.”
“Condividono gli stessi interessi. Almeno
in fatto di ragazzi, no?”
Miyu si morse un labbro.
“Ho
decisamente sposato un uomo cinico ed emotivamente carente.”
“Di
questo hai un mucchio di conferme”
“Beh, la gente cambia, sai, Kanata? Sveglia! Non ti chiederei mai di diventare un tipo come Hikarigaoka, ma a volte sarebbe così...così bello avere una prova tangibile del tuo amore. Parlo anche a nome di Miu. Sei un padre meraviglioso, ma dovresti coccolarla un po' di più.”
Kanata le carezzò una guancia.
“Scherzavo, prima, quando dicevo che non avresti dovuto sposarmi.”
“Ah, ma lo so.”sorrise leggera Miyu, sfiorandogli la prima ciocca di capelli ingrigiti.
“Tu e Miu siete tutta la mia vita” disse in un soffio.
Miyu arrossì come un'adolescente alla prima cotta. Kanata, e solo Kanata, era mai riuscito a causarle quest'effetto. Quello di, un attimo prima, farla arrabbiare a morte e, un attimo dopo, scioglierla con due semplici parole. Miyu non era mai stata un tipo elaborato, a lei bastavano pochi gesti semplici per essere felici. Ricordò quando Kanata le aveva regalato un piccolo fiore di campo. Per lei era stato mille, mille volte più bello di tutte le rose rosse di Nozomu.
Lui le baciò i capelli, ancora lunghissimi e biondi, screziati da qualche filo d'argento.
“Ehi, non avevo in mente un cambiamento così repentino!”sorrise lei.
Lo sentì sorridere a sua volta.
“Non
ti ci abituare”
“Figurati. E adesso mi spieghi cos'hai detto a
Miu per causarle quella reazione?”
“Nulla!”
Miyu
gli rivolse un'occhiataccia.
“Ma
tu sei davvero contenta che si sposi?”
Miyu sospirò,
prendendogli il viso tra le mani.
“Non avevo dubbi che fosse questo il problema. Te l'ho detto, sei solo geloso. Come non lo sei stato nemmeno di me.”
“Ero geloso di Hikarigaoka, di Seiya, persino del cugino di Christine”bofonchiò a mezza voce.
“E io ero follemente gelosa di Akira. Ma questo non c'entra con Miu e Lou.”
Kanata alzò gli occhi al cielo.
“Hanno solo ventitré anni.”
Miyu distese le braccia.
“Ricordami,
quanti anni avevo io quando ti ho sposato?”
Kanata abbassò la
testa, sconfitto.
“Ventidue.”
“Ma
per noi era diverso, giusto?”
“Certo che per noi era
diverso!”s'inalberò Kanata. “Tanto per cominciare, io già
lavoravo qui al tempio, e avevo quasi finito l'università. Tu avevi
deciso che non avresti continuato con i corsi, quindi...”
“Quindi,
e perché non sposarsi? Non c'entra niente l'amore?”
Kanata le scoccò un'occhiata in cagnesco.
“Era
scontato che
ci fosse l'amore alla base.”
“Beh,
da come l'hai detto, sembrava più che altro una logica conclusione,
una cosa programmata.”
“Non programmavi di sposarmi?”
“Certo
che sì, sciocco! Perché ti amavo- e ti amo. E volevo stare il più
possibile con te, anche a litigare.”
“Che cosa dolce che hai
appena detto...”
Kanata la baciò delicatamente.
Miyu gli poggiò la testa sul petto.
“Ed
è esattamente quello che vuole Miu. Non vuole abbandonarci. Vuole
solo vivere con Lou.”
Kanata sospirò rumorosamente.
“E
se lui la portasse sul pianeta Otto?”
Miyu si alzò, invitandolo
a fare lo stesso.
“È
finito il tempo in cui potevamo decidere per lei. Se vuole andare sul
pianeta Otto, lo farà. Io non ho seguito di nuovo i miei negli USA
per stare con te alle superiori. Sarà sempre la nostra bambina,
Kanata. E Lou il nostro bambino.”
“Questa prospettiva mi
entusiasmava di più a tredici anni. Adesso, se mi chiama papà, mi
sale uno strano groppo alla gola”
“Deficiente”scherzò Miyu,
dandogli un colpetto sul petto. “A proposito, appena torna Lou dal
suo pianeta, cucinerai tu. Non voglio sentire critiche sulle mie
zuppe, sulla mia carne e quant'altro. E non cucinerai la zucca,
scordatelo, credo non ne possano più. Sarai tu a dire a Lou che sei
entusiasta di
questo matrimonio. E, soprattutto, adesso tu corri da tua figlia e le
chiedi immediatamente scusa.”
“Io
chiedere scusa?”
“Inoltre, ammetterai che sei un padre
scorbutico, pesante, all'antica e irragionevole.”
“Irragionevole?
Ti sembro irragionevole?”
Miyu piantò i palmi sui fianchi.
“Assolutamente
sì.”
“Scordatelo. Appena esce dalla sua stanza, le dirò
semplicemente che potrà sposarlo.”
Miyu non rispose subito.
“Tu chiederai scusa, adesso!”
Gli brandì un indice contro, inquietantemente minacciosa.
“NO!”
Kanata si ritrasse, dando il via all'ennesima lotta.
Hōshō e Miu, guardandosi, scossero la testa, nascosti dietro un pilastro.
...I loved her first and I held her first
And a place in my heart will always be hers
From the first breath she breathed
When she first smiled at me
I knew the love of a father runs deep
And I prayed that she'd find you someday
But it's still hard to give her away...
Non torno in questo fandom da anni ormai, e me ne dispiace enormemente ^^' 'Vita da Hostess' è ormai in stallo da troppo, ma prevedo di finirla, prima o poi! Nel frattempo, mi sono venuti in mente tanti piccoli missing moments, nell'arco di entrambe le serie di Ufobaby(Mi riferisco al manga)...E così, eccovi il primo! Kanata alle prese con Miu e Lou in procinto di sposarsi ;) L'effetto finale è voluto, magari scriverò un'altra oneshot per spiegare il matrimonio di Lou e Miu secondo me ^^ Ma quin volevo insistere su Miyu e Kanata, e sulla dolcezza di Kanata padre xD
Il
prossimo missing moment riguarderà Miyu e Kanata adolescenti :D
Non
sono in ordine cronologico, infatti, dipenderà un po' da come mi
verranno ^_^
Buona lettura :)
HikariKanna