01/02/2011
5 recensioniTroppo tardi
La festa al Collegio Cross era iniziata da un bel po' e tutto procedeva in maniera tranquilla, stranamente, quella sera. Era ormai mezzanotte passata quando nell'atrio fece il suo ingresso la più inaspettata delle fanciulle, la cui presenza suscitò a tutti del fiato in sospeso. Gli occhi grandi e dolci di Yuki scrutavano la sala in cerca di una persona che riconobbero subito, appoggiata ad una colonna in fondo alla stanza. Si diresse in quella direzione con passo elegante e leggiadro, sfoggiando ai presenti il suo abito da principessa Purosangue e i suoi capelli scuri che ondeggiavano delicatamente sui fianchi.
Nella grande sala tutto era silenzioso, decisamente troppo. Tutti stavano osservando Yuki che procedeva sicura verso il ragazzo solitario che se ne stava appoggiato alla colonna continuando a tenere lo sguardo basso.
Il rumore ritmico dei passi di lei risuonava per tutta la stanza, poi cessò di colpo quando si trovò davanti al ragazzo.
« Zero… » sussurrò la Principessa all'hunter. Lui non accennava ad alzare lo sguardo, ne' tanto meno a rispondere, ma Yuki non si dava per vinta. « Zero, ti prego, seguimi fuori di qui, ho bisogno di parlarti » disse dolcemente e dopo una breve pausa, aggiunse, rivolgendosi a tutti i presenti « E voi, per favore, continuate pure a divertirvi come se niente fosse ». Detto questo si diresse verso l'uscita seguita silenziosamente da Zero.
Yuki si fermò abbastanza lontana dalla porta d'ingresso per evitare di essere origliata. Zero le stava lontano, freddo e distante, ancora non si azzardava a guardarla negli occhi. Dopo alcuni attimi di silenzio lei raccolse tutto il suo coraggio e iniziò: « Zero, io non ce la facevo più a mentire a me stessa... » prese fiato e poi continuò « La verità è che... » in quel momento Yuki non ce la fece più a trattenere le lacrime, scoppiò in un pianto doloroso e si gettò tra le braccia dell'hunter che finalmente si decise a reagire, stringendo Yuki al petto quasi di prepotenza.
« Z-Zero... i-io... » bisbigliava lei senza però riuscire a formulare una frase « Io t-ti... » « Sciocca » la interruppe lui « Mi hai fatto aspettare tutto questo tempo... e adesso sei qui che cerchi di dirmi che hai bisogno di me, rendendoti però conto che quello che desideri è un'utopia ». A quelle parole Yuki si divincolò immediatamente da quelle braccia protettive e urlò: « No! Non è impossibile per noi essere felici insieme! Adesso che finalmente ho capito che cos'è veramente indispensabile nella mia vita non puoi dire così! » singhiozzò e alla fine gridò: « Io ti amo! »
Zero tacque.
Yuki era sconvolta. Perchè lui non l'assecondava? Perchè non le diceva che provava la stessa cosa? Che si fosse dimenticato di lei? Non sapendo come altro verificare quel terribile presentimento, la principessa si avvicinò un po' titubante al volto dell'ex umano, fece scorrere le sue mani fino alle sue spalle e addentò il suo collo.
Quando ebbe finito di bere il sangue, Yuki era ancora più confusa di prima: lui l'amava ancora, sentiva dal suo sangue che nulla era mutato nei sentimenti che provava per lei. Ma allora perchè si comportava così?
Scossa, si sporse verso di lui nel tentativo di baciarlo. Le loro labbra erano vicinissime, ancora qualche millimetro e si sarebbero sfiorate. Dopo un breve attimo di esitazione, Zero la prese con decisione per le spalle e l'allontanò.
Yuki si lasciò cadere a terra in totale confusione e soffocata dai singhiozzi.
« P-Perchè? So che mi ami ancora! L'ho sentito dal tuo sangue! Perchè mi respingi così?! »
Zero si accucciò vicino a lei e le asciugò le lacrime prima di aiutarla a rialzarsi. Tenendola per mano le disse: « Quello che dici è vero Yuki, io ti amo ancora come dal primo giorno in cui ti ho vista » lasciò le mani di Yuki per sollevarle delicatamente il mento così che lo guardasse negli occhi prima di continuare.
« Adesso però qualcosa è cambiato. Io sono un hunter e tu una principessa Purosangue. Il destino sin dall'inizio ha voluto che noi non stessimo insieme... credevo che te ne fossi accorta anche tu. » Fece una breve pausa osservando le mani affusolate di Yuki che asciugavano le ultime lacrime rimaste sul suo volto pallido e poi aggiunse « Oltre a questo, c'è un'altra cosa che dovrei dirti... Yuki, è troppo tardi ormai, io sono... »
« Zero? » chiamava una voce familiare « Zero? Zero, ma dove ti sei cacciat..oh! Eccoti qui! » Yori Wakaba aveva fatto il suo ingresso nel giardino e aveva appena avvolto la sua mano in quella di Zero che contraccambiava delicatamente la stretta. « Yuki! Ci sei anche tu! Allora quelle voci alla festa erano vere! Da quanto tempo! Ma... Che ti è successo? Ti senti bene? » chiese Yori preoccupata per la sua migliore amica.
« Sì » rispose Yuki trattenendo le lacrime « mai stata meglio ».