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Autore: renesme_cullen    01/02/2011    0 recensioni
E se Damon dopo aver scoperto che Katherine non era nella cripta fosse scappato da Mystic Falls, come era sua intenzione fare ..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Damon Salvatore stava camminando per le romantiche strade di Parigi anche se non stava certo notando il romanticismo di queste. Anzi pensava a tutt'altro, pensava al fatto che aveva voglia di tornare a mystic falls in fondo un po' gli mancava quella noiosa cittadina e il suo fratellino "vegetariano" (anche se ovviamente non l'avrebbe mai ammesso). Parigi era molto romantica, senza alcun dubbio, ma lui non aveva nessuno con cui condividere tutto quel romanticismo, che da troppi secoli dedicava ai vecchi ricordi della ragazza che lo aveva abbandonato al suo destino. Non gli era rimasto neanche un barlume di speranza che Katherine potesse anche solo pensarlo; ok questa affermazione non è del tutto vera, insomma la speranza è l'ultima a morire, ma dopo ce aveva scoperto che lei non era nella cripta; che lui aveva faticato tanto per aprire (guadagnandosi solo un abbraccio da Elena e niente di più) aveva capito che Katherine era in giro per il mondo. Probabilmente a spassaserla con qualche umano che soggiogava per convicerlo di amarla. Lui invece l'aveva amata davvero, le aveva creduto; ed ecco cosa aveva guadagnato: tanto dolore e il terrore di innamorarsi di qualcuno. Quindi per quanto stare sotto la tour-eiffel con una bellissima ragazza fosse romantico, quella bellissima ragazza lui la cambiava tutte le sere. Gli ci voleva poco, la maggior parte non aveva neanche bisogno di soggiogarle finchè non le mordeva, gli bastava un sorriso beffardo e qualche frase dolce ed ecco fatto, una bella ragazza di cui cibarsi e con cui fare del sano sesso. Nulla di più, si era convinto che quello gli bastasse per l'eternità. Così quando camminando verso la tour-eiffel per l'ennesima volta incontrò Katherine, scappò ... già scappò, e corse anche molto veloce. Sì ritirò nella sua stanza d'albergo e non scese neanche a fingere di far colazione per 3 giorni. Poi si guardò allo specchio e sì disse "Damon, tu hai bisogno di sesso e alcool e sopratutto sangue!" insomma il mix perfetto per un vampiro. Così uscì alle 6.00 del mattino, scese le scale e sotto lo sguardo sorpreso di alcuni camerieri, convinti che si fosse affogato nella vasca o qualcosa del genere; fece colazione, salutò educatamente gli inservienti e uscì per una passaggiata al louvre (anche se lo consoceva a memoria). Al louvre davanti alla Gioconda, si sentì sfiorare le spalle da un tocco delicato. Sapeva chi era ma non voleva voltarsi, non voleva trovarsela davanti, era ancora così arrabbiato con lei. "Damon ?" Era decisamente una domanda, incredibile lui era certo che lei sapesse chi era ma rispose comunque "Sì ?" lo disse a voce bassa e con tono interrogativo "Damon, sono Elena" Elena?! Stop ... Flashback di 3 giorni prima ... ok, aveva decisamente i capelli lisci; certo data la paura e la sorpesa non si era soffermato sui capelli. "Elena!" ripetè con tono piacevolmente sopresò, si girò e lei sorrise e gli saltò al collo. Lo abbracciò come solo lei sapeva fare, se fosse stato un umano lo avrebbe stritolato; automaticamente (appena riuscì a staccarsi dall'abbraccio stritoloso di Elena) Damon ricambiò il sorriso apparso sul volto di lei. "Ma che ci fai a parigi?!" gli chiese Damon tanto sorpeso quanto felice di vederla "Sai com'è sei sparito, senza dire niente a nessuno, eravamo così preoccupati" Eravamo ??

"eravate??" Damon espresse il suo dubbio così come gli venne in mente "già io e Stefan hai presente?? Tuo fratello??" disse Elena come se la risposta fosse ovvia. In effetti, ragionò Damon era ovvio."Bhè, certo il mio caro fratellino, preoccupato per me??" il tono di voce di Damon era evidentemente dubbioso "sì" rispose Elena un po' acidamente. Damon la guardò sospettoso "davvero" aggiunse con tono dolce, appoggiandoli una mano sulla spalla. "vorremmo, che tornassi a casa a mystic falls" il suo tono era sincero e quel ,vorremmo, era così; confortante "vorreste? Stefan, dov'è?" a questa domanda, Elena spalancò gli occhi e esclamò "STEFAN!" lo disse a voce così alta, che metà della folla presente nel museo si girò. Dopodichè prese il cellulare dalla tascha dell'elegante cappotto beige e digitò il numerò di Stefan Salvatore (così era memorizzato sulla SIM del suo cellulare) dopo soli due squilli,la voce di Stefan chiese "l'hai trovato?" con tono impaziente e preoccupato "avevi, dubbi?" rispose Elena con un sorrisetto soddisfatto quanto il tono della sua voce "Sei la migliore amica,del mondo! E ti devo una cena in quel bel ristorante in centro" disse Stefan evidentemente sollevato e scherzoso "ahaha! Ovvio, ci vediamo a mystic falls, domani?" chiese Elena "perfetto, ti voglio bene!" "anch'io a domani" così dicendo Elena staccò la chiamata e si volto verso Damon che la fissava molto confuso "La migliore amica del mondo?!? Ti voglio bene?!?!" esordì completamente perso "sì" disse Elena con tono naturale, per poi ricordarsi che Damon era stato via quasi un anno e non era al corrente di quello che era successo tra lei e Stefan, e quindi aggiungere "io e Stefan ci siamo lasciati, perchè tra noi non funzionava, poi lui ora sta con Lexie ma siamo rimasti buoni amici" disse tranquillamente con un sorprendente sorriso finale. Poteva essere più bella e solare di come se la ricordava? Bhè, credeva di no, ma ovviamente si sbagliava. Il ricordo sbiadito che aveva di lei non rispecchiava neanche un quarto della bellezza e della vitalità che mostrava dal vivo. "Wow, bhè mi sono perso un po' di cose" ragionò Damon ad alta voce "già" disse Elena senza fare riferimento al fatto che ,se, dopo aver aperto quelle stupida Cripta non fosse scappato senza dire niente a nessuno a quest'ora sarebbe meglio informato su quello che era successo a mystic falls. "Allora andiamo nella tua stanza a fare le valigie e torniamo a casa?" casa? era molto confortevole come parola "se la metti così, non mi lasci scelta; la prego signorina non mi faccia del male la seguirò senza obbiettare lo prometto" disse con il tono ironico che ne Elena ne Damon stesso, sentivano da molto tempo. A tutti e due venne spontaneo un sorriso che si rispecchiava nel viso dell'altro. Così, con un bel sorriso stampato in faccia e nell'anima, si incamminarono verso l'hotel ( a 5 stelle ) di Damon. 

  
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