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Autore: Simona_87    29/12/2005    2 recensioni
Ho scritto questa storia quando mi sono accorta che la vita virtuale mi stava prendendo troppo...infatti ho preso alcuni spunti dalla realtà per scriverla...ma proprio alcuni eh!XD
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno come un altro,e a casa di Elena si parlava di tutto tranne che di viaggi…erano le 13 e come ogni giorno lei era a tavola con la sua famiglia,ma per lei quello di stare tutti insieme era solo una farsa,si,perché la sua non era una famiglia unita…Il padre era un operaio,ed era quasi sempre fuori città x lavoro,tornava solo nei week end o per le feste,la madre,casalinga,era lei a dover portare avanti la casa e la famiglia,compito molto arduo,visto lo scarso aiuto fisico e morale mostrato dai figli …il primo figlio,Stefano,che,da sempre cresciuto tra le zie,mostrava atteggiamenti effeminati,e la secondogenita,Elena,che per i suoi 17 anni,si mostrava molto + matura del fratello stesso. Elena amava viaggiare,appena poteva,usciva dal recinto della sua casa e correva x i prati fioriti,amava stare all’aria aperta,scorazzare x le campagne,le sue campagne..le note campagne di Pagani.Aveva anche una dote,amava la matematica,fare i conti,e il padre le ripeteva spesso che l’avrebbe presa con se a lavorare..ma quella non era la sua aspirazione….Elena era una ragazza bella quasi come il sole,lunghi capelli castani,occhi verdi,alta poco meno di 1.80,aveva un fisico da modella,e tutte le ragazze del paese la invidiavano.Ma in fondo Elena non era felice,perché era sola….sola fuori e dentro casa,col fratello non aveva un rapporto di amicizia:”Stefano,accompagna Elena in paese”disse la madre”neanche per sogno!quella stupida se ne va a piedi se vuole..tsk”,”che cosa hai detto?!?”replicava lei,”ma chi ha bisogno del tuo aiuto…meglio che vada da sola,sai che vergogna farmi vedere in compagnia di un frocio di merda!”detto questo sbatté la porta e se ne andò.
Era stanca di questa vita,non ce la faceva più di sentire i discorsi a sua detta patetici del fratello,e neanche a consolare la madre,che ogni sera puntualmente piangeva,perché aveva scoperto di una relazione extraconiugale del padre.Voleva fuggire,lo diceva sempre ma non lo faceva mai..ma ormai si era decisa “prendo tutto e parto domattina con l’autobus delle 7!”disse,ma la madre e il fratello erano sicuri che come sempre,sarebbe rimasta lì.Nel frattempo in camera sua,Elena preparava la valigia,qualche vestito,qualche effetto personale e via,a letto….a pensare…Si,perché uno degli hobby preferiti di Elena era pensare,pensare e pensare….il suo cervello era sempre in funzione,anche la notte ed immaginava storie d’amore piene di dolcezza e passione.
Purtroppo oltre ai problemi familiari,c’era un’altra cosa che turbava profondamente la vita di Elena:lei non aveva mai avuto un ragazzo. Elena era sempre stata una ragazza molto timida e aspettava che gli altri venissero da lei,ma gli altri,stavano troppo bene x accorgersene.Le persone che la vedevano sempre con i genitori,cominciavano a preoccuparsi per la ragazza,non usciva,non frequentava se non un paio di amiche…”una vita di merda,ecco così è la mia!”ripeteva ogni sera e tra le lacrime si addormentava.
Finalmente arrivò la mattina,era il 26 febbraio,e si prospettava una magnifica giornata per la giovane Elena,finalmente via,fuggire dalla quotidianità,che non le dava motivo di gioia.Appena suonata la sveglia,Elena balza in piedi,si lava,si veste,mangia velocemente un paio di biscotti e prese le valigie,uscì di corsa da casa.Per fortuna l’autobus non tardò ed Elena si apprestava a compiere uno dei tanti viaggi che aveva sempre immaginato e che fino ad ora,si erano realizzati solo nella sua fervida fantasia. Quell’autobus l’avrebbe portata a Napoli,dove avrebbe poi preso un treno per Roma,Si,era diretta proprio a Roma,la capitale,la sua città ideale,basta con le campagne,con i fiori e l’aria pulita,Elena era proprio decisa a dare una svolta alla sua vita.Nel frattempo i familiari si erano accorti dell’assenza di Elena ma Stefano trovò un bigliettino sul comodino della sua stanza:”parto,e questa volta non tornerò,Elena. ”La madre era molto preoccupata x lei,come forse non lo era mai stata,Elena già un paio di volte era fuggita di casa.ma dopo poco era ritornata con la coda tra le gambe,questa volta invece non sarebbe stato così!Ma in fondo al cuore,la mamma,è sempre la mamma,ed aveva sempre saputo che Elena non stava bene lì,che prima o poi avrebbe trovato la sua libertà.
Erano circa le 11,quando Elena arrivò a Roma. ”Dovrò assolutamente trovarmi un lavoretto”pensò,per fortuna la ragazza se la cavava in cucina e non avrebbe avuto problemi a vivere da sola. Ma prima ancora Elena doveva trovare un appartamentino dove poter vivere finalmente in pace. Passò dal giornalaio,acquistò uno dei tanti giornali per affitto e vendita di immobili,e sedutasi su una panchina,cominciò a sfogliare.”Questo no,questo nemmeno..mhm..ma quanto cazzo costa affittare un buco qui a Roma,eh?!”quando ad un certo punto…”si!ecco,è proprio quello che cercavo!!!,anche se è in provincia,basterà prendere un treno e mi troverò in centro!”aveva trovato un offerta vantaggiosa e veloce si incamminò alla ricerca di via manzoni,dove avrebbe trovato l’agenzia immobiliare per l’affitto dell’appartamento.”E’ un bel monolocale, come può vedere al 2° piano,sempre molto luminoso,noi di solito lo riserviamo agli studenti che si trasferiscono qui…lei è uno di quelli vero?Comunque l’affitto è di 500 euro al mese”Elena un po’ perplessa”ehm..non è proprio così comunque….cosa?!!?500 euro al mese?!(oddio,pensò,meglio che mi sbrighi a trovare un lavoro!)ok lo prendo!”.Detto questo l’agente lasciò il monolocale ed Elena presi i soldi che aveva portato da casa,scese per fare i primi acquisti x la “casa”….”bicchieri e piatti monouso,così risparmio di lavarli,poi tovaglioli,sapone…” ecc….All’uscita del supermercato un urto “ops”mi scusi è stata colpa mia,stavo nel mondo dei sogni e allora…”,”ma no,figurati..posso darti del tu vero?”Elena non aveva mai visto un ragazzo più bello di lui non riusciva quasi a proferire parola quando il ragazzo”comunque mi chiamo Emanuele,ma tu puoi chiamarmi Manu…ah piacere!””piacere mio”rispose timidamente la ragazza e poi per qualche strano motivo scappò via”aspetta ma non mi hai ancora detto il tuo nome!”,di colpo si fermò,e si girò:”Elena!”e riprese la corsa verso casa.Appena arrivata si sdraiò sul letto e cominciò a pensare a quel ragazzo così gentile e pur così misterioso,incontrato poco prima…”Emanuele?lo ricorderò…”quando stanca del viaggio,si addormentò.Il giorno dopo,appena fu fuori dal portone lo rivide,si proprio lui”ma tu sei Elena!”disse lui…”wa,ti sei ricordato…il mio nome…”disse la ragazza”scusa se ieri sono fuggita ma avevo una commissione da sbrigare”,”Elena,che bel nome…ti va di venire a prender qualcosa al bar?””certo”rispose lei..e si incamminarono. Emanuele aveva poco più di 20 anni,figlio di un direttore di banca,la sua aspirazione era stata da sempre quella di aprire un ristorante pizzeria tutto suo,il famoso “Giardino dei fiori”.Mentre i ragazzi si conoscevano meglio saltò fuori il discorso del lavoro e Manu offrì un posto da cassiera e contabile ad Elena,nella sua pizzeria!In fondo lei,non poteva sperare di meglio,ed accettò.La paga era buona,e sarebbe riuscita a sostenere le spese per l’appartamento.
Passavano i giorni e l’umore di Elena saliva sempre di + alle stelle,era felice ora,lontana dalla sua famiglia e dalla noia..e poi…c’era Manu a fargli compagnia…con i suoi regali…”visto che per fare i conti a fine mese ci vuole un metodo + veloce della semplice carta e penna,ti regalo un bel pc,con connessione ad internet!”ed Elena”ma io,,io non posso proprio permetterlo mi spiace””ma che dici?!?è un regalo…pagherò tutto io!”ed una richiesta fatta così gentilmente e da un ragazzo così carino poi,non poteva che essere accettata!Giorno dopo giorno i due giovani non facevano che frequentarsi,sempre insieme in pizzeria,e anche fuori,facevano delle lunghe passeggiate,con la macchina di lui,una yaris ultimo tipo.Quando una sera,il pizzaiolo,che di solito chiudeva sempre lui il locale,aveva dovuto assentarsi e il compito toccava ai due giovani.”Elena”sussurrò Manu “io non posso più aspettare,io ti amo”neanche il tempo di capire quando Elena si ritrovò incollate le sue labbra a quelle del giovane in un lungo bacio….quando la mano del giovane cominciava a scendere sul corpo sinuoso della ragazza..a scoprire le parti più nascoste di lei….”no..ti prego..lasciami”e così si scostò da lui...e correndo via…”scusami…scusami anche io ti amo”e scomparve dalla sua vista.Ed era vero,Elena non aveva mai amato nessuno come lui,ma era tutto troppo strano per lei,tutto nuovo,non aveva avuto esperienze e non sapeva che fare “perché,perché sono fuggita come una stupida!è la seconda volta che lo faccio..ma perché!”.
Da quel giorno tutto cambiò…Elena aveva deciso di cambiare,doveva dare una svolta radicale alla sua inutile vita,insieme a Manu scoprì il vero amore e le gioie del sesso… […]
Ormai cinque mesi erano trascorsi,Elena era felice come non lo era mai stato,in compagnia del suo unico vero amore,insieme trascorrevano giornate stupende…e nei giorni festivi si dedicavano all’attività che entrambi adoravano….guardavano un bel film insieme sino a tarda notte,quando si ritrovavano ognuno fra le braccia dell’altro e pieni di desiderio,facevano l’amore,a lei piaceva essere coccolata e baciata,a lui piaceva sentire le sue mani su di lui..e in questo era bravissima,e glielo ripeteva sempre.Grazie a lui Elena imparò rapidamente ad utilizzare il pc e un giorno per caso scoprì le chat.Spesso quando aveva tempo libero si richiudeva in casa e passava ore ed ore al pc,con i suoi amici e amiche virtuali,ormai ne aveva a bizzeffe.Ormai Manu non la capiva più,era cambiata,non era più quella ragazza serena e spensierata quale si era sempre dimostrata,soffriva per delle stupidaggini,semplici liti virtuali tra amici altrettanto virtuali,e stava davvero male.Considerava la chat come la sua seconda vita,non ci vedeva più quando qualcuno le faceva notare che la chat è molto diversa dalla realtà,che non può essere sostituita,ma lì Elena diventava furiosa,alzava la voce,sbatteva la porta e se ne andava.Non parlava più con le sue amiche,ormai i suoi confidenti erano i suoi amichetti virtuali..ma più di tutti un certo Enrico,un tale di ostuni(provincia di Brindisi),conosciuto in una delle tante chat da lei frequentate,ragazzo molto propenso al sesso,la ragazza ne era incantata,quasi..innamorata. Una sera però,Manu stanco di questa situazione andò a casa sua e le parlò “ma come credi di campare,tu stai sprecando la tua vita davanti a questo pc,sei così carina ma cosa ti manca?piangi..ma ci fossero motivi reali!!!Piangi a causa di stupide e banali liti virtuali,ma cosa ne sanno i tuoi amici di te,vuoi che ti conoscano meglio di me?ma fammi il piacere…”ma lei”smettilaaaa”gridava”tu non capisci niente,mi vogliono tutti bene in chat,è la mia famiglia io li adoro e mi stanno aiutando molto..soprattutto Enrico””Enrico?Ele ma cosa cazzo stai dicendo?chi è ora questo Enrico?””sii lui se lo vuoi sapere è molto meglio di te…vuol diventare il mio amante…ma a questo punto è inutile….io lo amo!ecco ,hai capito bene!lo amo..molto + di te perciò sparisci non voglio vederti mai più,chi sei tu per dirmi quello che devo o non devo fare..ed ora fuori di quiiiiiii!”gridava Ele in lacrime”ah si?dunque è così!allora addio!”.Il ragazzo stava male,passò un periodo bruttissimo,non pensava che a lei,e a questo Enrico,che gliel’aveva portata via”tutta colpa sua!”pensava..ma questo di certo non l’aiutava,e non l’aiutava vedere la sua Ele ogni giorno a lavoro…non si guardavano in faccia e non si salutavano più da un pezzo.Quando un giorno,dopo una serata con amici,e una grande bevuta Manu ebbe un incidente stradale e cadde in coma.
Da quel giorno,non cambiarono molte cose,in fondo ad Ele importava poco e niente,ormai lei era attratta solo da Enrico,il pc era la sua casa,c’era spazio solo per la sua migliore amica Angelica,lei era di Roma e non era fidanzata quindi nel tempo libero stava con Ele,che nel frattempo aveva rilevato la pizzeria,dato che Manu era ancora in ospedale e le aveva affidato tutto.Quasi non si ricordava più di lui,il pc le aveva annebbiato così tanto la mente che non gliene poteva fregar di meno del ragazzo!L’incontro con Enrico era alle porte…lui la desiderava solo per il sesso…ma lei era troppo innamorata per capirlo.Finalmente il giorno dell’incontro arrivò,Enrico arrivò puntuale dalla ragazza,i due erano decisi a fare follie!Lui aveva portato una bottiglia di vodka a melone e con una scusa e un’altra ne aveva fatta bere una grande quantità alla ragazza,lui trovò un posto appartato e se la scopò con foga e passione…alla fine della serata lui la riaccompagnò a casa e ripartì per Ostuni,dove l’aspettava la sua ragazza!E Ele lo sapeva,che non avrebbe mai potuto prendere il suo posto,ma oramai che le fregava.Nonostante ciò il ragazzo continuava a chiamarla,e a chattare con lei,aspettando con ansia i loro prossimi incontri…ma un giorno……
Elena andò dal ginecologo per una normale visita di controllo,ma quando uscì dall’ospedale non era più la stessa.Appena arrivata a casa scoppiò in lacrime e si precipitò al telefono “06743 cazzo,nn ricordo più il numero….Anna,Antonio,Ang..si ecco angelica!”trovò sulla sua rubrica”Pronto..Angelica mi devi aiutare!”gridava la ragazza non sapendo che fare”calmati Ele cos’è successo?!?”,”cazzo sono incinta!”……………………………………… Inutile dire che le amicizie fatte in chat non sono mai affidabili,detto fatto,Enrico da quando seppe,non si fece più sentire. Ora si che Ele stava male,avevo solo il sostegno della sua amica,ma era in quella occasione che avrebbe avuto davvero bisogno di un ragazzo…di Manu magari.
Per fortuna è stata una gravidanza normale e il parto è stato facile. Ele ormai era maggiorenne,ed era consapevole che prima o poi si sarebbe saputo a Pagani.Decise così di mandare una lettera alla mamma e avvertirla.Il giorno dopo si ritrova tutta la sua famiglia a casa sua ma dato che è ancora 1 po’ “sotto choc” fa spiegare la situazione ad Angelica.Nel frattempo tra una poppata e una ninna nanna per la sua piccola Grazia,continuava a chattare ma ora era consapevole delle conseguenze e passava giusto un oretta al pc,continuava a tenersi in contatto con Gabriele,un suo caro amico che le era sempre stato vicino.Un giorno che era sola a casa,la culla della piccola dietro di lei,Ele videochattò con Gabriele”ti devo presentare una persona”gli disse…”ecco Grazia”e lui”wow!ke bella…ti somiglia molto..è tua cugina?tua nipote?tua sorella?ele chi è?”..”è mia figlia”disse la ragazza..”tua..tua…cosa??oddio ele ma com’è possibile..nn mi dire che il padre è…””si invece è proprio lui!Enrico!”e scoppia a piangere.Dopo essersi sfogata un po’ con lui disse“Io,ho tanto desiderato vivere da sola,avere la mia libertà,ma da sola cn la piccola io non ce la faccio…credo ke tornerò a Pagani.”Disse Elena,e così fece,preparò le valigie e il giorno seguente ripartì con Grazia e Angelica,che aveva deciso di seguirla.
A Pagani erano cambiate molte cose,il padre di Elena se ne era andato per sempre ma la madre aveva trovato un compagno e viveva felice con lui in provincia di Salerno.Ormai c’era solo Stefano a badare alla casa.Nemmeno il tempo di ritornare a casa,che bussano alla porta”vado io!”disse Elena..ma appena aperta la porta…”ma..ma…Manu…sei tu..che ci fai qui?!?”già,proprio così, Manu che si era ripreso da tempo dal coma, era tornato solo per lei,non aveva mai smesso di amarla,e nonostante gli ultimi avvenimenti aveva deciso di volerla aiutare…presto detto, dopo aver chiarito ed aver eliminato il computer dalle loro vite,i due ragazzi si sposarono..in fondo Elena non aveva mai dimenticato Emanuele,perché il primo amore non si scorda mai………
  
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