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Autore: YaminaStoleMyCookie    01/02/2011    1 recensioni
"Deidara era immerso nel buio.Nero,tangibile e ignoto.
O meglio:era circondato dall’oscurità.Sopra di lui,sotto di lui,ai suoi lati non vedeva altro che nero.Stava fluttuando nel nulla più totale."
E' una DeiTobi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Deidara, Tobi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Never let me go.

Ok gente,eccomi qua con questa DeiTobi che ho "ritrovato" non molto tempo fa.
La scrissi l'anno scorso,mi pare,e la trovo orribilmente OOC.Ma mi piace,è tanto pucciosa *^*
Ed è una delle prime (e poche) che sono riuscita a finire,quindi ho deciso di postarla <3

                                                         

Never Let Me Go.

 


Deidara era immerso nel buio.Nero,tangibile e ignoto.
O meglio:era circondato dall’oscurità.Sopra di lui,sotto di lui,ai suoi lati non vedeva altro che nero.Stava fluttuando nel nulla più totale.
Non riusciva a vedere il proprio corpo,ma lo percepiva.
Mosse la mano destra,fino a che non credette di averla davanti al volto.Sì,la avvertiva…poteva sentire le dita che si contraevano e il braccio teso.
Come ci sono finito qui?

Pian piano i contorni presero forma e Deidara riuscì finalmente a scorgere qualcosa.
Notò che non galleggiava più,ma che era in ginocchio su una superficie nera,lucente come cristallo.Poi notò qualcos’altro:non era solo.
C’era un’altra sagoma,sdraiata di spalle a lui, a qualche metro di distanza.
Deidara si alzò e si guardò attorno.Tutt’attorno a lui era ancora nero,eppure riusciva benissimo a distinguere i colori dei vestiti della sagoma davanti a lui,ed i propri.
Si alzò e si avvicinò alla persona,cercando si capire chi fosse.
D’un tratto sussultò.
Quello è il mantello di Akatsuki...
Era vero.Si notava una nuvoletta rossa sulla schiena dell’uomo.
Corse verso di lui e ad un tratto lo riconobbe.Anche se non riusciva a vedergli il volto,perché era sdraiato a pancia in giù sul pavimento,era chiaro che quell’uomo era Tobi.
Deidara sospirò di sollievo,e camminò fino a che non si trovò proprio dietro di lui.
“Alzati,Tobi.Che ci fai sdraiato così?”chiamò.
Ma l’altro non si muoveva.
“Tobi.Smettila di fare lo stupido,alzati.”
Niente.Tobi era ancora lì,immobile.
Deidara si inginocchiò accanto a lui,leggermente preoccupato.Tobi non faceva mai scherzi così sciocchi.
“Ehi…Tobi?Sei morto?”chiese,titubante.
Gli toccò una mano.Era gelata.
“Tobi!”esclamò,spaventato.
Lo voltò,aspettandosi di vedere la solita maschera arancione a spirale,ma lo spettacolo che gli si presentò davanti fu ben diverso.
Tobi non aveva la maschera.Il suo volto era pallido,cadaverico.
La bocca,semichiusa,era diventata viola.
Deidara rimase di stucco.
Era la prima volta che vedeva il volto di Tobi,e non trovava parole per descriverlo.
Infantile,forse?
Quel viso sarebbe stato più adatto ad un bambino,non ad un Nunkenin di grado S.
Ma in quel momento non gli importava.
Tobi stava male,e non respirava.
Provò a scuoterlo.Niente.
“Tobi!”
Lo scosse con più vigore,in preda alla disperazione.
“Tobi!Svegliati,baka!”
Ma per quanto ci provase,Tobi non si svegliava.
Deidara si accasciò accanto a lui,rassegnato.
“Tobi…non mi lasciare anche tu…”
Una lacrima.Una sola.Scese silenziosa lungo la sua guancia,e sparì.
Lentamente il buio attorno a lui si fece più denso,e lo avvolse.
Non riusciva più a vedere Tobi.
Nero,solo nero...

Si svegliò di soprassalto nel suo letto,madido di sudore freddo.
Si guardò attorno con occhi smarriti.
Era solo un sogno.
Cercò Tobi con lo sguardo.
Eccolo lì nel suo letto,che ronfava della grossa
Ma la porta anche quando dorme,quella dannatissima maschera?!
I ricordi del sogno tornarono prepotenti nella sua mente,e Deidara rabbrividì.
“Idiota…idiota,idiota!”
Si lasciò ricadere sul letto,tenendosi la testa tra le mani.
Era solo un incubo.Smettila di farti tutte ‘ste seghe mentali,baka,era solo un incubo!
Però un dubbio ce l’aveva ancora.
Si alzò,e senza far rumore si avvicinò al letto di Tobi.
Però…oh,al diavolo!
Si infilò silenziosamente sotto le coperte con lui.
L’altro mugugnò qualcosa,poi aprì l‘occhio.L’unico visibile,poiché l’altro era coperto dalla maschera.
Deidara vide che abbassava lentamente lo sguardo,probabilmente per capire che cosa aveva abbracciato attorno al proprio petto.
Quando Tobi si accorse che quella cosa era Deidara gli si bloccò il respiro in gola.
“S-sempai…che cosa…?”balbettò,confuso e imbarazzato.
L’altro sorrise,seducente.
“Sta zitto…e togliti questa maschera.”sussurrò solamente,armeggiando con questa.
Tobi lo lasciò fare,anche perché era rimasto di sasso dal comportamento del biondino.
Quando gli ebbe tolto la maschera,Deidara si scostò un poco da lui per osservare meglio il suo viso.
Esattamente come l’ho sognato.
Sorrise.
Intanto Tobi continuava a fissarlo con sgomento,e man mano diventava sempre più rosso.
Deidara si avvicinò al suo viso,lentamente,fino a che le punte dei loro nasi non si sfiorarono.
“Lo sai…così rosso sei veramente buffo…”mormorò suadente,con un sorrisino che non prometteva nulla di buono.
“Se-sempai...che…?”provò a balbettare Tobi.
Un istante dopo avvertì le labbra di Deidara sulle sue,e non capì più nulla.
Non gli importava del perché quel dannatissimo biondino fosse impazzito tutto d’un colpo,non gli importava che lo avesse visto in viso,l’unica cosa che importava in quel momento era la sensazione delle sue labbra sulle proprie,ed il senso di calore che gli stavano trasmettendo in tutto il corpo.
Fu Deidara il primo a separarsi.
Tobi mugugnò qualcosa,evidentemente imbronciato.
Il biondo scoppiò a ridere.
“Ora sono stanco.Domani,hmm?”
Tobi annuì e lo abbracciò,chiudendo gli occhi.
Deidara sorrise.
Coprì entrambi con le coperte,e chiuse gli occhi anche lui.
“Tobi?”
“Si,sempai?”
“Non lasciarmi mai.”


  
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