Hamburger
Castle sapeva
che l’avrebbe
trovata lì, in centrale, davanti quella lavagna bianca piena
di foto, cronache
dell’ultimo delitto. Sapeva che le doveva delle scuse.
Ed anche un
caffè,
probabilmente. O meglio, una cena. Peccato che lui, del biondo
palestrato che
ieri l’aveva invitata a cena fuori e che poi era risultato
l’ultimo killer
psicopatico, non aveva niente. Nemmeno i muscoli. E nemmeno
l’amore
sconsiderato di Beckett.
- Castle, vuoi
entrare
o devo preparare un richiamo ufficiale?
Maledetta ombra
sul
muro. Perché quella donna era tanto intelligente?
- Kate?
Castle
entrò, tra le
mani un sacchetto di carta contenente i resti di due hamburger.
- Rick, siediti
e
smettila con la scenetta da uomo pentito. Avevi ragione tu. Daniel era
un
maniaco. Fine della storia.
La donna gli
lanciò uno
sguardo obliquo, poi lui le si sedette accanto.
- Hamburger?- le
domandò innocentemente, porgendole il sacchetto poco
invitante.
- E’
un modo simpatico
ma squallido per scusarti?- sibilò lei, nascondendo un mezzo
sorriso sbilenco che
le stava nascendo spontaneo sul volto.
- E’
un modo per
ammettere di aver sbagliato. Non ho il diritto di immischiarmi nella
tua vita
privata. Anche se, con tutte le probabilità, questa volta ho
fatto bene.
Richard si
passò una
mano tra i capelli. Poi abbassò lo sguardo e tacque.
- Mi ha salvato
la vita
stanotte. Ti devo un favore.
La voce di
Beckett era
carica di silenziosa riconoscenza, di malinconia, di disagio. E di amore.
-Vuoi ancora
rinunciare
al tuo lavoro?
La voce di
Castle
invece, era carica di paura, di dolore.
- No.
La bocca
dell’uomo si
incurvò in un sorrisetto.
- Anche questa
è colpa
tua- scherzò Beckett, avvicinandosi a lui. Castle le
passò un braccio intorno
alle spalle.
E rimasero
lì, tutta la
notte, a fissare le foto di un cadavere martoriato, mangiando due
hamburger
rattrappiti. Ed entrambi, in quel momento, erano sicuri di non aver mai
passato
notte più bella.
Per voi
Poche semplici
notazioni. Ovviamente la one-shot non si ispira a nessuna puntata in
particolare. La storia che la precede è a discrezione della
vostra
immaginazione. Spero vi piaccia.
Jules