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Autore: Jules_Black    02/02/2011    7 recensioni
Cosa ci fa Castle alle centrale con due hamburger poco invitanti e per di più in piena notte?
Perché l'amore a volte è fatto anche da piccoli gesti.
E tra questi è compreso anche spendere soldi per un hamburger immangiabile.
Buona lettura.
Jules
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hamburger

 

Castle sapeva che l’avrebbe trovata lì, in centrale, davanti quella lavagna bianca piena di foto, cronache dell’ultimo delitto. Sapeva che le doveva delle scuse.

Ed anche un caffè, probabilmente. O meglio, una cena. Peccato che lui, del biondo palestrato che ieri l’aveva invitata a cena fuori e che poi era risultato l’ultimo killer psicopatico, non aveva niente. Nemmeno i muscoli. E nemmeno l’amore sconsiderato di Beckett.

- Castle, vuoi entrare o devo preparare un richiamo ufficiale?

Maledetta ombra sul muro. Perché quella donna era tanto intelligente?

- Kate?

Castle entrò, tra le mani un sacchetto di carta contenente i resti di due hamburger.

- Rick, siediti e smettila con la scenetta da uomo pentito. Avevi ragione tu. Daniel era un maniaco. Fine della storia.

La donna gli lanciò uno sguardo obliquo, poi lui le si sedette accanto.

- Hamburger?- le domandò innocentemente, porgendole il sacchetto poco invitante.

- E’ un modo simpatico ma squallido per scusarti?- sibilò lei, nascondendo un mezzo sorriso sbilenco che le stava nascendo spontaneo sul volto.

- E’ un modo per ammettere di aver sbagliato. Non ho il diritto di immischiarmi nella tua vita privata. Anche se, con tutte le probabilità, questa volta ho fatto bene.

Richard si passò una mano tra i capelli. Poi abbassò lo sguardo e tacque.

- Mi ha salvato la vita stanotte. Ti devo un favore.

La voce di Beckett era carica di silenziosa riconoscenza, di malinconia, di disagio. E di amore.

-Vuoi ancora rinunciare al tuo lavoro?

La voce di Castle invece, era carica di paura, di dolore.

- No.

La bocca dell’uomo si incurvò in un sorrisetto.

- Anche questa è colpa tua- scherzò Beckett, avvicinandosi a lui. Castle le passò un braccio intorno alle spalle.

E rimasero lì, tutta la notte, a fissare le foto di un cadavere martoriato, mangiando due hamburger rattrappiti. Ed entrambi, in quel momento, erano sicuri di non aver mai passato notte più bella.

 

 

Per voi

Poche semplici notazioni. Ovviamente la one-shot non si ispira a nessuna puntata in particolare. La storia che la precede è a discrezione della vostra immaginazione. Spero vi piaccia.

Jules

   
 
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