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Autore: Depp94    02/02/2011    1 recensioni
Il giorno del suo diciottesimo compleanno,Elena riceverà un inaspettata visita dal passato,che la porterà a ritrovare la sicurezza,che ormai stava perdendo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce del sole baciò prepotentemente i miei occhi ancora chiusi,costringedoli ad aprirsi;intanto i miei gomiti mi aiutavano a tirarsi su.Sbadigliai in un modo non molto femminile,mentre i miei occhi cercavano di abituarsi alla luce.Guardai a destra in cerca della mia sveglia e quando vidi l'orario scritto,mi ributtai sul letto coprendomi il volto con il cuscino:erano solo le 7!Mi ero svegliata molto prima del solito,così cercai di riaddormentarmi,ma i pensieri che la sera prima avevano stravolto la mia mente,iniziarono ad arieggiare nuovamente.
Oggi ho compiuto diciotto anni,e nonostante non ci sia molto da festeggiare,mi misi a fantasticare sul vestito da indossare,sulle persone da invitare,come una normale adolescente,come facevo un tempo.
Ma non c'era tempo per queste frivolezze,ormai dopo l'arrivo di Stefan e Damon non c'era più tempo di fare nulla. A volte mi tuffo nel passato,cercando sicurezza e talvolta felicità,la felicità che da tempo mi manca.
Mi alzai dal letto,constatando di aver perduto per sempre il mondo dei sogni,e mi diressi di sotto in cucina.Aprii il frigo per prendere un bicchiere d'acqua,poi mi sedetti al tavolo e girai tra le mie mani quel bicchiere mezzo pieno,come me d'altronde.Ancora una volta i pensieri invasero la mia mente,senza riguardo,portandomi a desiderare un presente diverso,dove i miei genitori fossero ancora vivi e noi saremmo tutti un allegra e unita famiglia.Ma chi voglio prendere in giro?Nemmeno quando erano vivi,eravamo uniti,non lo siamo mai stati.C'erano troppe cose che ci dividevano:il lavoro,la scuola,gli amici.
Erano rare le sere che passavamo insieme,dove ogni sedia era occupata,ogni piatto ripulito a dovere..
Improvvisamente sentì un rumore provenire da fuori,seguito da una sonora imprecazione.Posai il bicchere nel lavandino,e cautamente mi avvicinai alla finestra della cucina,per cercare di scorgere chi fosse fuori.Spostati leggermente la tenda dietro la mia testa,e un sorriso si dipinse sul mio volto.Velocemente mi diressi verso la porta,e dimenticandomi di avere indosso solo un pigiama con gli orsetti disegnati sopra,uscii fuori andandogli incontro.
Quando i nostri sguardi s'incrociarono,rimanemmo così per qualche minuto,assaporando con dolcezza quel momento.
Erano anni che non lo vedevo,anni che non vedevo quel sorriso dipinto su quello splendido volto e ora lui era lì,proprio davanti a me,proprio quando credevo fosse a migliaia di kilometri di distanza.
:"Come te la passi Elena?"Il mio sorriso si allargò a quella domanda,e spinta dall'entusiasmo mi buttai tra le sue braccia,le quali mi accolsero caldamente.
Io:"Ora decisamente meglio,Alex!"Sentii la stretta aumentare,sentii mancarmi il fiato e un leggero fastidio su tutto il corpo,ma non m'importava,sarei voluta rimanere lì per ore.
Una folata di vento ci ricoprì,facendo svolazzare sui nostri volti i miei capelli.
Io:"E' meglio entrare,vieni!"Alex mi seguii,trascinato dalla mia mano stretta alla sua.Una volta entrati,mi chiusi la porta alle spalle,mantendendo le mie mani sulla maniglia.Lui si guardava intorno,come a cercare qualcosa di diverso,qualcosa di estraneo;poi guardò me,facendo la stessa operazione.
Io:"Cosa stai cercando?"Alex si avvicinò maggiormente a me,camminando lentamente,e quando la distanza era ormai diventata minima,mi diede un dolce bacio in fronte,facendomi sorridere,ancora.
Io:"E questo per cos'era?"Il mio sguardo si fece furbo e allo stesso tempo divertito,mentre lui mi guardava attento,scrutando ancora.
Alex:"Semplicemente per il fatto che dopo tutti questi anni,sei rimasta sempre la stessa!"Quella frase mi colpì in pieno,lasciandomi confusa e perplessa.Non era vero,io ero cambiata molto,specialmente in quest'ultimo anno,dopo che il mio mondo venne stravolto completamente.
Eppure lui non vedeva nulla di diverso in me,e lui mi conosceva bene,molto bene.Avanzai nuovamente verso la cucina,lasciandolo di fronte alla porta.
Io:"Non ci metterei la mano sul fuoco!"Poco dopo lo rividi vicino a me,intento a togliermi la maniglia del frigo dalla mano,così da servirsi da solo.
Io:"Fai pure con comodo!"Lui ignorò la mia frecciatina e iniziò a rovistare nel frigo,cacciando fuori del latte.
Alex:"Naa io dico che sei rimasta la stessa Elena di una volta!Dovresti dare una svolta alla tua vita!"Risi amaramente di quella battuta,non sapeva quanto si stesse sbagliando.
Io:"Come fai a dirlo?"Alex si girò un attimo verso di me,guardandomi dritta negli occhi.Poi ritornò a scombussolare i cassetti della cucina.
Alex:"Te lo leggo negli occhi,Elena.Può anche essere successo il finimondo da quando me ne sono andato,ma tu non ti sei lasciata sopraffarre da nulla,e se credi il contrario bè convinciti di sbagliare.Ho vissuto con te tanti momenti,situazioni preferibilmente da evitare e credimi avrei voluto esserci quando...-"Si fermò,sapendo esattamente che capivo a cosa si stesse riferendo.Lui non c'era stato quando i miei genitori erano morti,lui non c'era stato al loro funerale,non c'era stato durante il trauma vissuto.Poi continuò..
Alex:"Comunque,rimane il fatto che ti conosco e riconosco quella luce nei tuoi occhi,una luce che splende e che splenderà in qualsiasi momento.Riconosco la tua forza di vivere,Elena!"
Elena:"Basta,per favore!"Alex si avvicinò a me dopo quelle parole sussurrate con dolore,mi prese il volto tra le mani e appoggiando la fronte sulla mia,disse ciò che mi diceva sempre,quando eravamo solo lui ed io.
Alex:"Ricorda...siamo io e te contro il mondo Gilbert!Qualunque cosa succeda,dovunque noi ci troviamo saremo sempre insieme,sarò sempre con te,che tu mi voglia o no-disse sorridendomi-ma ad un solo patto.Devi essere forte,devi farlo per me,perchè perderei la certezza di averti conosciuta per tutti questi anni.Che ne dici?Me la fai questa promessa?"
Inevitabilmente le mie lacrime fuoriuscirono dai miei occhi lucidi,bagnandomi le guance e gocciolando per terra,lasciandomi un sapore salato sulle labbra.
Alex mi abbracciò di nuovo,senza fare domande,senza dire nulla ed io lo ringraziai mentalmente per tutto ciò.
Tra una lacrima ed un'altra siggillai la promessa:"Te lo prometto!"
Si staccò dalle mie braccia,accarezzandomi i capelli,lentamente,dandomi piacere.Eh si,mi conosceva davvero troppo bene.
Io:"Quanto rimarrai?"Mi sorrise,evitando il mio sguardo.
Alex:"Non rimarrò Elena.Non è questo il mio posto!"Mi allontanai da lui,come se mi avessa appena dato la scossa.Non potevo crederci,dopo tutte quelle parole,lui non mi sarebbe rimasto accanto?Scossi la testa incredula,voltandogli le spalle,cercando di reprimere nuove lacrime.
Io:"Perchè sei venuto allora?"Sentìi il calore del corpo di Alex invadermi la schiena,le sue mani sulle mie braccia.
Alex:"Perchè sentivo che avevi bisogno di me,più delle altre volte!"Mi girai di nuovo verso di lui,guardandolo con un pizzico di odio.
Io:"E cosa ti dice che una volta andato via non avrò di nuovo bisogno di te?"Incrociai le braccia al petto,irritata fortemente.
Alex:"Lo so perchè me l'hai promesso,ricordi?Eppure è successo qualche minuto fa!"Disse scherzando e facendo spuntare a poco a poco un sorriso sul mio volto,un sorriso che non volevo avere.
Io:"Sei sempre il solito!Non riesco mai ad essere arrabbiata con te!"
Alex:"Questa sì che è la mia ragazza!"Disse facendomi l'occhiolino.Poi fece la cosa che mi distrusse maggiormente:prese il suo giubotto dalla sedia e se lo infilò.
Mentre faceva ciò,gli afferrai un braccio,tornando ad essere nuovamente insicura.
Io:"Ti rivedrò?"
Alex:"Ti prometto che ci rivedremo,intanto però mantieni la promessa che hai fatto a me!"Io annuì non molto sicura di ciò,non molto sicura di volerlo lasciare andare.Lo accompagnai alla macchina,mentre un suo braccio cingeva le mie spalle e la mia testa era poggiata sulla sua spalla.Ci fermammo di fronte allo sportello del guidatore,mi prese le mani e le strinse forte al suo petto.
Alex:"Elena,la tua vita è ciò che conta di più per me.Non fare sciocchezze!"Il mio sguardo divenne accigliato e sorpreso.Che si riferisse a Klaus?impossibile,lui non poteva sapere.
Mi abbracciò forte a sè,senza darmi modo di fare altre domande.Poi mi stampò un lungo e dolce bacio sulla guancia destra ed io chiusi gli occhi a quel tocco,dimenticandomi di tutto ciò che il mio cervello aveva costruito quella mattina stessa;dimenticai tutta la tristezza che mi aveva sopraffatto;mi ricordai cosa voleva dire essere felici.
Alex salì in macchina,chiudendo lo sportello.Mi guardò sorridendomi,per poi dirmi un'ultima cosa.
Alex:"Ti voglio bene,Elena!"Io gli sorrisi.
Io:"Anche io,Alex!"Poi fu un attimo,e lo vidi sparire tra le strade di Mystic Falls,diretto chissà dove.
RIentrai in casa,senza riuscire a focalizzare per bene tutto ciò che era appena successo.Decisi di ritornare in camera,quel giorno non sarei andata a scuola,ero davvero esausta.
Aprii la porta della mia camera,e subito la mia attenzione venne attratta da un piccolo pacco sul mio letto.Era una scatola bianca,molto raffinata...Quando l'aprii vi trovai un bellissimo ciondolo d'argento,con sopra incisa una frase che conoscevo bene.Sorrisi mettendolo al polso e guardandolo e riguardandolo,non capendo come avesse fatto a posizionarlo sul letto,visto che erano sempre stati insieme quella mattina.
Ma la scatola non era ancora vuota,sul fondo vi era un biglietto di carta.Lo lessi ad alta voce,riconoscendo la sua scrittura disordinata.
Io:"Buon compleanno,Elena!"

La guardai indossare il mio regalo e leggere le parole scritte sul bigliettino lasciatole.Sorrisi vedendo il suo sorriso risplendere,sorrisi quando vidi che si stendeva sul suo letto,tenendo stretto il biglietto tra le mani e infine sorrisi ancora quando la vidi addormentarsi.Una voce mi distrasse improvvisamente,una voce che conoscevo bene.
:"Andiamo Alex,non puoi più stare qui!"Kelly era ai piedi dell'albero sul quale stavo appollaiato e con un cenno mi suggerì di scendere,prima che Elena si svegliasse.Con un balzo atterrai a terra e mi ritrovai di fronte a lei.
Io:"Lo so.Dovevo farlo.Mi mancherà molto."Kelly mi sorrise,accarezzandomi il volto.
Kelly:"L'hai detto anche tu,il tuo posto non è più qui!Da quando te ne sei andato,anche la tua vita è cambiata esattamente come la sua.Non si dimenticherà mai di te,e sarà sempre protetta!"Capii subito a chi si stesse riferendo.
Io:"Gia,i Salvatore!"Dissi sorridendo.
Kelly:"La amano molto,tengono molto a lei.E' una ragazza molto fortunata.E non è la sola!"A quelle parole le sussurrai un "Hai pienamente ragione" e mi avvicinai a lei,baciandola dolcemente.
Kelly:"Andiamo!"Mi girai un ultima volta verso quella finestra,con la consapevolezza che non l'avrei rivista mai più.
  
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