Cara
Katherine,
non
credo di aver mai scritto una lettera, ma per te farò
un’eccezione. Ti scrivo
perché non ho altra maniera per farmi ascoltare.
Sai,
ti ho aspettato per 145 anni. Ne avrei aspettati anche 3.000, se avessi
saputo
che tu saresti stata lì quando avessi aperto la cripta. Per
fortuna, è passato
solo un secolo e mezzo perché adesso so che non sarebbe
servito a niente
aspettare ancora. So che sono morto per salvarti, ma tu ti eri
già salvata da
sola. Mi chiedo se hai
mai saputo
amare, se mi hai mai amato. È sempre stato Stefan il tuo
unico amore?
Ti ricordi quel giorno, il nostro primo incontro? Io lo ricordo meglio di qualsiasi cosa. Tu eri bellissima. Avevi un abito azzurro, un sorriso impertinente e degli splendidi occhi scuri. Io ero appena tornato dalla guerra, non avevo mai visto qualcuno meraviglioso come te. Mi sono innamorato di te fin dal primo istante. Quando Stefan ti ha accompagnato al ballo dei fondatori mi sono sentito morire. Desideravo con tutto me stesso che tu scegliessi me come compagno. Sentirlo dichiararti il suo amore e poi essere mandato via da te brutalmente ha fatto sì che cominciassi a provare rancore nei confronti di mio fratello. Grazie a te sono passato dal bravo fratello maggiore al mangia-persone che passa l’eternità a tormentare l’unica persona che gli abbia mai voluto bene.
Ti
amavo, Katherine; ti amo anche adesso. Anche se ti odio, io continuo ad
amarti.
Non riesco a dimenticare i tuoi baci, i tuoi sorrisi, i tuoi occhi.
Quando ci
provo vedo Elena. Lei è così simile a te, ma
è anche totalmente diversa. Le tue
movenze sono sinuose e silenziose, pensi sempre e solo a te stessa e
non guardi
in faccia nessuno. Lei, invece, è gentile, nel suo sorriso
non c’è niente di
sadico, i suoi occhi non trasmettono cattiveria. Eppure, se potessi
scegliere
tra voi due, io sceglierei te, te, sempre e solo te.
Però
hai rovinato ogni cosa, mi hai spezzato il cuore. Hai reso la mia vita
un
inferno. Io ti odio. Io ti amo. Non sopporto l’indecisione e
non sopporto
sapere che tu non sei mai stata indecisa; non hai mai pensato
“Damon o
Stefan?”, neanche una volta. Io ero solo un oggetto per
divertirsi. Sei
riuscita a trasformarmi e io non te lo perdonerò mai. Adesso
sono certo che
avrei preferito morire, piuttosto che aspettare qualcuno che non
sarebbe mai
arrivato.
Quindi
preparati Katherine perché al nostro prossimo incontro io
avrò il tuo cuore e
tu un paletto di legno conficcato in ogni punto del tuo corpo.
Con affetto,
Damon