[Anni dopo.....da qualche parte.]
C'è qualcosa lì fuori,
una luce.
«Quanto tempo ci vorrà?»
chiede. È una voce famigliare, l'ho già sentita da qualche
parte.
C'è un attimo di silenzio,
poi una voce maschile comincia a parlare.
«Sai benissimo che è il primo esperimento. Non so il tempo
di reazione...»
Presa dalla
curiosità dischiudo le palpebre, ma è tutto troppo sfuocato e la luce è troppo
intensa per poter scorgere veramente qualcosa al posto di semplici ombre intorno
a me.
«Sai come ti chiami?» la voce
arriva diretta e so che sta parlando con me quella donna. Probabilmente ha
notato il mio debole tentativo.
«Allora?» domanda ancora duramente. Rimango in silenzio
cercando di articolare qualcosa, ma la mia mente è vuota. Non c'è
niente.
Eppure mi dovrei ricordare
di qualcosa.
Improvvisamente sento
un bruciore sulla guancia. "Schiaffo" suggerisce la mia mente.
Mi tocco la parte offesa sentendo la morbidezza
della mia pelle. Sono io.
«No.»
balbetto.
«Chi sei?» ripete
nuovamente la domanda. Forse, non l'ho detto ad alta voce.
«Non lo so.» replico, stavolta con più
energie.
«Alice, forse dovresti
aspettare un attimo. Darle più tempo.» mormora l'uomo e capisco dalla sua voce
che è come intimorito.
«No. Ora o
mai più. Non si può prendere questo lusso.» gli risponde senza troppi
preamboli.
Stanno parlando di
me.
«Chi
sei?»
La donna sembra non voler
demordere. La sua voce, con quel tono, mi provoca un cerchio alla testa: «Chi
sei?»
Continua a ripetere la stessa
domanda fino a quando finalmente i miei occhi non prendono confidenza con tutta
quella luce. La donna è minuta -con gli occhi chiusi dava tutt'altra impressione
– e ha un caschetto nero che le incornicia alla perfezione il viso, i suoi occhi
poi...come non li avevo mai visti.
Ma quando ho visto degli occhi? Il mio sguardo si posa
ancora sul ragazzo dall'aspetto leoncino.
Leone... Tutte cose di cui dovrei avere
ricordo.
La ragazza si
allunga verso di me guardandomi dritta negli occhi: «Voglio sapere il tuo
nome.»
Mi bagno le labbra cercando
qualcosa in quello che ho nella testa che possa farla contenta.
«Il. Tuo. Nome.» scandisce bene guardandomi con il
fuoco negli occhi.
«Fawn.» mormoro.
È la prima cosa che mi è venuta in mente.
Le sue labbra si sollevano solo per un istante in un
sorriso, ma subito quel sorriso scompare lasciando spazio ancora a quel
cipiglio.
«Come ti
chiami?»
Aggrotto le sopracciglia
confusa. «Non pensi che sia già un ottimo risultato?» domanda il
ragazzo.
Scuote la testa tornando a
guardarmi.
«Dimmi come ti
chiami...» m'invita stavolta più gentilmente.
«Fawn.» ripeto anche se non so se è la risposta giusta o è
quello che vuole sentirsi dire.
Non
capisco la domanda. Io non ricordo niente, non so cosa vuole da me, cosa sta
cercando.
«Devi dirmi il tuo vero
nome.» dice spronandomi.
Il ragazzo
la guarda: «Potrebbe avere un collasso. Non è meglio che ci fermiamo per ora?
Abbiamo già fatto enormi passi da gigante.» le dice mettendole una mano sulla
spalla.
«No.» ruggisce, «Voglio
continuare.»
«Dammi un nome. Il
primo che ti viene in mente...»
«Fawn.» ripeto.
«Un altro.»
«Bella.»
Strabuzzo gli occhi sentendomi pronunciare quel nome.
«Bella» ripeto notando come ora la ragazza sia felice di quello che ho
detto.
Un movimento sulla destra
attira la mia attenzione. Il mio cuore manca per un attimo un battito quando
vedo il suo volto, i suoi occhi...è bellissimo. I capelli ramati li ricadono
scomposti sulla fronte e i suoi occhi sono neri come la pece che mi fissano
tristemente.
«Una seconda
possibilità si concede a chiunque...» mormora la donna posando la mano sulla
mia.
«Non si ricorda niente
Alice...» dice l'uomo leoncino guardandola per pochi brevi
secondi.
La ragazza di cui ora
conosco il suo nome riposa il suo sguardo su di me prima di andare accanto al
ragazzo appoggiato alla parete.
«Recupererà i suoi ricordi, ma...su di te non avrà un solo
ricordo.»
Il ragazzo fa una
smorfia abbassando lo sguardo: «Quindi nemmeno su...»
Alice non gli lascia finire neppure la frase anticipando
già la risposta. «No.»
Il ragazzo
rimane in silenzio guardandomi con attenzione.
«E' meglio così...credimi.»
Sulla stanza cala un pesante silenzio tanto che mi sembra
di soffocare.
«Vuoi vedere fuori?»
trilla Alice interrompendo i miei pensieri. C'è qualcosa in quel ragazzo che mi
turba profondamente. Annuisco incerta cercando di mettermi in piedi, ma le mie
gambe non mi reggono e mi fanno cadere esattamente tra le braccia del ragazzo
biondo.
«Devi...beh, dovrai fare un
pò di ginnastica prima di poter usare le tue gambe.» mi spiega, quando altre due
braccia mi prendono in braccia. Sento le guance bruciare non appena mi immergo
nei suoi occhi, «Mi chiamo Edward.»
Apro la bocca per rispondergli quando mi accorgo che non
so cosa rispondere.
«Bella, ti
chiami Bella.» aggiunge intuendo il mio turbamento.
Resto abbagliata, il suono della sua voce...sembra la voce
di un angelo, e il suo profumo.
Il
viso di Alice torna nella mia visuale, «Non ti preoccupare se ora non riesci a
camminare. Edward rimarrà con te per tutto il tempo
necessario...»
A quelle
parole il mio cuore batte ancora più furiosamente.
«Per sempre...fino a quando mi vorrai.»
FINE
CIAUU!
Allora questo è veramente la fine del capitolo. Non nego
che i "Codici" in precedenza dovevano essere almeno 3 e questo capitolo doveva
essere il primo del terzo codice ma in questo momento non me la sento di
imbarcarmi nella stesura del terzo codice.
Ho voluto però mettervi questo
capitolo per darvi speranza. Bella è stata riportata in vita grazie alle
conoscenze genetiche di Jasper ed è stata ricreata.
Un pò fantascientifico,
lo so ma nella mia testa la storia doveva andare così. E' il secondo "nuovo"
inizio che le ho regalato in tutti e due i codici.
Non dico che non
riprenderò più i codici in mano, che non continuerò la storia che avevo ideato
scrivendo questo capitolo, ma mi serve del tempo per crescere artisticamente...e
per adesso vedo questa possibilità soltanto confrontandomi con delle storie
originali dove tutto è frutto della mia immaginazione a partire dai
personaggi.
Spero che il capitolo non vi abbia lasciato l'amaro in bocca. A
me personalmente piace e spero che anche voi lo apprezzerete!
Fatemi sapere
se vi sono piaciuti i codici e questo "finale"...
Nel caso
mi volete seguire in altre storie vi lascio i link delle mie altre storie e i
modi in cui potete contattarmi:
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THE TWILIGHT SAGA'S CELESTIAL
CODICE: TWILIGHT
CODICE: VENOM
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LOVE MANIPULATED
LOVE MANIPULATED – Darien's memories
un
bacione a tutte