Mamma, mi racconti una storia.. No, una Dramione NO! 

-Mamma.. mi racconti una storia?- domanda una bambina stesa nel suo lettino, sommersa dalle coperte.
-Certo tesoro...- dice sorridendole sua madre, mentre le accarezza i capelli. Chiude gli occhi, poi getta uno sguardo al computer, poggiato sulla scrivania.
-C’era una volta una Dramion...- comincia la mamma.
-NOOOOO! Mamma, ti avevo chiesto una storia, una favola, non un racconto fantascientifico!- urla la bimba, disperata.
Lei la guarda con disappunto, poi fa per andarsene.
-No, aspetta mamma... raccontami ‘sta storia se proprio ci tieni...- sospira rassegnata la pargoletta, mentre alla mamma si illuminano gli occhi per la felicità.
 

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Hermione Granger camminava per i corridoi di Hogwarts. No, aspetta, ancheggiava con fare suadente, mentre centinai di occhi maschili la seguivano.
“Un momento, un momento... perché sto ancheggiando?” si chiede la protagonista della nostra storia, perplessa.

PERCHE’ SEI IN UNA DRAMIONE, MIA DOLCE HERMIONE! Esclama una voce fuori campo.

“E tu chi saresti, scusa?” domanda lei, fermandosi così da fare andare a sbattere tutta la fila di maschi attualmente privi di sinapsi che la seguiva.

L’AUTRICE, OVVIAMENTE. SU, NON FERMIAMOCI.. LA MIA STORIA DEVE ANDARE AVANTI...  continua la voce, sadica.

Hermione scuote la testa facendo ondeggiare i capelli. No, correggiamo. I boccoli lucenti scappati probabilmente ad un quadro di Caravaggio. Il branco di ragazzi segue il movimento dei capelli, facendo ondeggiare la testa tipo quei cagnolini cinesi con la molla al posto del collo.
Continua a camminare ancheggiare fino alla Sala Grande, dove all’improvviso nessuno se la fila più, a parte un biondino dall’aria malaticcia. No, meglio dire: un platinato super-sexy  che cammina cercando di non scivolare sulla bava delle sue numerose ammiratrici.
“Ehm, Oh Autrice... perché all’improvviso la mia pelle non è più bianchiccia ma brilla come la luna riflessa nel lago?” chiede lui.

MI DEVO RIPETERE? INSOMMA, FORZA RAGAZZI, FATE CIO’ CHE VI DICO DI FARE SENZA FIATARE. TU, TORNA A GUARDARLA COME UN PESCE LESSO, MENTRE LEI TI GUARDA DISGUSTATA SOFFERMANDOSI INVOLONTARIAMENTE SUI TUOI ADDOMINALI SCOLPITI E RIMANE TURBATA DA UN TUO SORRISO!

La ragazza sposta gli occhi dall’addome del ragazzo ai suoi due amici davanti a lei. Il rosso si strafoga di cibo, quasi strozzandosi e sputacchiandole addosso, mentre un’adorante oca gli si struscia addosso. Il moro, invece è impegnato ad asciugarsi le lacrime dopo aver scoperto che la sua fidanzata, una rossina tutta ossa con due banali occhi marroni, se la fa con un altro, pure lui Serpeverde.
“Ehm, autrice, scusa, ma io che c’entro? Voglio dire, stiamo parlando si una Dramione, non dei miei presunti tradimenti! E poi, come ti permetti di dirmi che ho gli occhi banali, dopo che la Rowling li ha descritti come luminosi e dolci?” ribatte inviperita la rossina, girandosi a schiaffeggiare con i capelli rossi il fidanzato mentre la spallina della sua divisa scivola ancora un po’..

TE L’HO DETTO, GINNUCCIA, QUI SI TRATTA DELLA MIA STORIA. NON INTERFERIRE, LIMITATI SOLTANTO A FARTI PERDONARE DA POTTER E A GUARDARE DISGUSTATA TUO FRATELLO MENTRE MANGIA PEGGIO DI UN LEONE AFFAMATO. AH, CERCA ANCHE DI APPARIRE COME UNA DONNA DI MONDO...

Intanto Hermione, mentre si alza dalla pance incrocia di nuovo lo sguardo di Malfoy, che però la insulta non sapendo che altro fare. Lei allora corre (mentre gli occhi di tutta la popolazione maschile di Hogwarts, eccetto quelli di Ron, troppo impegnato a mangiare, e di Harry, troppo impegnato a piangere, la seguono e si levano sospiri di invidia dalle fila delle ragazze) al Lago Nero e poco dopo arriva Malfoy.
Lui le chiede di perdonarlo con un tono lamentoso. No, non lamentoso. Dolce. Irresistibile. Affascinante. Lei lo guarda e finalmente scopre un lato di lui che non ha mai considerato e lo bacia, mentre tutta Hogwarts, finalmente soddisfatta, li lascia in pace a parte qualche piccolo commento.
“Ehm... Autrice, posso staccarmi da lui, ora? Dopotutto, è pur sempre il Principe delle Serpi!”
 

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Qui riposa in pace la piccola bambina che chiese a sua madre di raccontarle una storia e incappò nella pazza storia di un’Autrice ancor più pazza.
 
 

Chiedo perdono a tutti coloro che l’hanno letta.
Non uccidetemi, gente... ho ancora due storie in sospeso.
Chiedo scusa anche alle fan più accanite delle Dramione, ma ahimè proprio non potevo non scrivere questa stupida fic...  
Vi prego solo di recensire, se vi è piaciuta. Questa storia non aveva alcuna intenzione di offendere nessuno.
Baci, Writ