Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Kurokami    03/02/2011    5 recensioni
"Eccolo.
Finalmente, lo vedo in faccia.
Vedo in faccia l’uomo che ha procurato così tante sofferenze al mio più caro amico, Naruto, e al ragazzo che più amo al mondo, Sasuke.
Itachi Uchiha."
Questa fanfiction è una One-Shot su Sakura e Itachi: non è un pairing fra i due personaggi citati, ma si tratta semplicemente delle impressioni di Sakura su Itachi. Spero vi piaccia.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Who is the big brother?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccolo.
Finalmente, lo vedo in faccia.
Vedo in faccia l’uomo che ha procurato così tante sofferenze al mio più caro amico, Naruto, e al ragazzo che più amo al mondo, Sasuke.
 
Itachi Uchiha.
 
 
Quel nome mi spaventa. Il suo aspetto mi spaventa: è alto, con dei capelli nerissimi, come il piumaggio di un corvo, lunghi, raccolti in una coda dietro la nuca, e la cappa nera con le nuvole rosse che indossa lo rende ancora più minaccioso.
Ma la cosa che fa più paura sono gli occhi: gelidi, penetranti, scrutatori.
E naturalmente di color rosso sangue.
 
Ho paura di guardarlo negli occhi, e infatti stesso il maestro Kakashi ci avverte che è pericoloso farlo.
Lui, Itachi, spicca poche parole appena. Ha un timbro di voce diverso da quello di Sasuke: e più profondo, più gelido e distaccato.
 
Avverto in lui una crudeltà, una freddezza che non avevo mai avuto modo di osservare prima.
 
 
 
 
 
Eppure, quando l’avevo incontrato, otto o nove anni fa, non mi era sembrato così.
 
Erano i tempi dell’Accademia, circa le prime settimane, e mi ero appena presa la mia cotta per Sasuke: cercavo di stargli il più possibile vicina, anche se lui già allora era un po' scostante.
 
Accadde un giorno che, all’uscita dell’Accademia, mi avvicinai a Sasuke, saltellando come un idiota:
-Sasuke! Che ne dici se, oggi pomeriggio, andiamo insieme al parco giochi??- dissi, attirandomi l’odio di tutte le mie compagne, anche loro spasimanti per Sasuke.
Lui sulle prime sembrò sorpreso, poi farfugliò:
 
-No, ecco… non credo di poter venire… mi devo allenare!-disse alla fine.
 
-Oh, sempre con questo allenamento tu! Tanto sei già bravissimo!- sbottai.
 
Lui guardò altrove.
 
-Non abbastanza-. disse.
 
Poi, come se stesse cercando qualcuno in mezzo alla folla che si era venuta a creare, si alzò sulle punte dei piedi e si guardò intorno.
 
-Ma dove sarà…?-sussurrò.
 
-Chi? Chi stai cercando?-chiesi io.
 
-Mio fratello, Itachi: doveva venirmi a prendere, oggi-. rispose lui, senza smettere di cercare con lo sguardo.
 
Io allora decisi, più per riuscire ad attirarmi la sua simpatia che per naturale altruismo, di aiutarlo nella ricerca.
 
-Com’è di aspetto?-chiesi.
 
Sasuke me lo descrisse brevemente. Mi venne un idea.
 
-Così non riusciremo mai a trovarlo. Andiamo su quella panchina, così vedremo meglio-. dissi, indicando una panchina lì vicino.
 
Lui mi fissò, poi disse, sorridendo:
 
-Buona idea!-
 
Io mi sentii lusingata, e mi complimentai con me stessa per l’ottima trovata. Salimmo (o meglio, ci arrampicammo) sulla panchina, e continuammo a scrutare nella folla.
 
 
 
Ad un certo punto, vidi un ragazzo che entrava dal cancello, e che si guardava intorno con aria un po' preoccupata, in cerca di qualcuno: era lui.
 
Ne rimasi subito affascinata: aveva qualcosa nell’atteggiamento di misterioso, eppure mi ispirava fiducia. E poi, diamine, era bello.
 
Subito lo indicai, e Sasuke, dopo averlo individuato, si fiondò da lui, seguito a ruota da me.
 
Itachi si girò appena in tempo per vedere Sasuke che gli saltava addosso e lo abbracciava: per la sorpresa, però, perse l’equilibrio, e cadde a terra.
 
-Tutto bene!!-strillai io, più preoccupata per Sasuke che per la sua vittima.
 
Quest’ultimo, si rialzò, massaggiandosi il fondoschiena.
 
-Non molto…-disse. La sua voce era tranquilla e affabile.
 
-Aah, meno male, sono così contento che tu sia venuto!-esclamò Sasuke, improvvisamente al settimo cielo.
 
-Mmh….ma dov’è la tua borsa?-chiese Itachi. In effetti, Sasuke non aveva con se la borsa che,  di norma, tutti gli studenti erano tenuti a portare.
 
Sasuke per un istante rimase interdetto, con la bocca semiaperta.
 
-Oh nooooo!!!- urlò poi –l’ho dimenticata in classe!! Aspettami qui, corro a prenderla!!!- e detto questo, corse di nuovo dentro l’edificio.
 
 
Io ridacchiai: com’era buffo! Invece Itachi sospirò, sconsolato.
 
-Non cambierà mai-. disse.
 
Rimanemmo in silenzio: io non volevo muovermi, perché volevo aspettare Sasuke per salutarlo (mi ero ormai rassegnata, per quel giorno, a invitarlo a uscire con me). Lui solo dopo un po' si accorse che ero rimasta:
 
-Mmh? E tu, non dovresti andare a casa?-chiese.
 
Sussultai.
 
-Ehm…vo-volevo aspettare Sasuke per salutarlo…-balbettai. Il modo in cui mi squadrava mi metteva in imbarazzo.
 
-Ah, e non farai tardi?- continuò lui.
 
-N-non fa niente, abito qui vicino-. dissi, senza smettere di avvolgere le dita fra i capelli.
 
Ancora silenzio. La folla davanti all’Accademia iniziava a diradarsi.
 
 
-E dunque, come ti chiami?-domandò di nuovo lui.
 
E di nuovo io sussultai.
 
-Sa-Sakura Haruno-.risposi.
 
Lui sembrò pensarci su.
 
-Haruno…i tuoi non sono ninja, vero?-
 
-No, non lo sono. È stata una mia amica a convincermi a diventare una kunoichi-. dissi, riferendomi a Ino, anche se avevamo litigato, e non ci parlavamo più.
 
-Mmh…-fece lui per tutta risposta.
 
Poco dopo arrivò Sasuke, mezzo trafelato.
 
-Eccomi!-esclamò.
 
-Ah, meno male! Avevi intenzione di rimanere un altro po', la dentro?-disse lui, ironico.
 
-Uffa…-sbuffò Sasuke, con un finto broncio stampato sul viso. Poi si girò verso di me :
 
-Sakura, perché sei ancora qui?-
 
-Ehi, Sasuke, è così che ci si comporta? Guarda che lei ti ha aspettato fino ad adesso apposta per salutarti. Di solito, bisogna ricambiare una cortesia-. lo rimproverò Itachi.
 
Sasuke arrossì, imbarazzato:
 
-Ah scusami Sakura…grazie per avermi aspettato-. disse, sorridendo.
 
Immediatamente, il mio cuore partì a mille: “Sasuke Uchiha mi ha sorriso!!” pensai, dentro di me.
 
-Allora…a domani-. continuò Sasuke.
 
-Ah, sì, a domani!- dissi, arrossendo, e continuando a bearmi di quel sorriso, che non avrei mai più rivisto.
 
 
 
Poi, inaspettatamente, anche Itachi si girò verso di me: sorrideva anche lui, in modo gentile.
 
-Ciao-. disse,cordialmente.
 
 
 
 
Non scorderò mai la sensazione che mi lasciò addosso: mi sentii come riscaldata da quella voce e quel sorriso, così dolci e amichevoli.
 
 
E mi venne da pensare che Sasuke era davvero fortunato ad avere un fratello maggiore così.
 
 
 
 
 
Adesso invece, un misto di sensazioni negative si fanno strada in me: rabbia, paura, tristezza….. 
 
Ma soprattutto, non riesco a capacitarmi del fatto che sia successa una cosa tanto orribile: come può, infatti, una persona, di punto in bianco, sterminare la propria famiglia?
Specialmente se si tratta di una persona come era prima Itachi: calmo, affabile, gentile, paziente…..
 
Mi viene da pensare: “E se quel comportamento fosse stato tutta una messa in scena?”  ma subito dopo mi dico che no, non lo era affatto.
 
 
I suoi modi di fare, il suo comportamento, erano del tutto naturali.
Ricordo lo sguardo che rivolse a Sasuke: era lo sguardo di uno che voleva un bene sconfinato alla persona che gli era vicina, lo sguardo di uno che avrebbe protetto fino alla morte quella persona.
 
 
 
 
 
Ma allora come è arrivato a tutto ciò?
 
 
 
 
Più me lo chiedo, più mi accorgo di non trovare una risposta.
 
 
 
 
 
Questi Uchiha mi faranno letteralmente dannare, un giorno. 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kurokami