Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: TheStoryteller    03/02/2011    2 recensioni
Si sentì tremare quando lo vide avvicinarsi, intanto che una torturante sensazione di nostalgia mista a rimpianto la portò quasi a desiderare che le loro labbra si sfiorassero, almeno una volta...
[Spoiler Seconda Stagione]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Note dell'autrice -
Presa da un lieve momento di ispirazione ho scritto una piccola shot a tema "The Vampire Diaries".

Considerate che sono nuova alla categoria, non ho assolutamente letto i libri e la mia conoscenza si ferma alla serie televisiva.
Ho voluto raccontare un piccolo frangente dell'ottavo episodio della seconda stagione (per altro molto trattato a livello di fanfic), nel tentativo di dare una mia interpretazione ai pensieri della protagonista rimasti inespressi nel dialogo.
Spero possa piacervi.
Thestoryteller

P.s. Dedico a Fede questa shot, come ringraziamento per la sua enorme gentilezza.

 

The Broken Spell






 

I saw you fell asleep
While you were reading


Tornare a casa, dolorante e spezzata da una realtà che non finiva di travolgerla.
Fingere di aver trascorso una bella giornata insieme ad un'amica, anziché segregata in un casolare abbandonato da due rapitori pronti a venderla al più temuto vampiro di sempre.
Mostrarsi tranquilla innanzi agli occhi ultimamente troppo attenti di Jeremy e Jenna.
"Dov'è finito il tuo ciondolo, Elena? Credevo non te ne separassi mai" aveva domandato sua zia servendole il pasticcio di patate.
Inventare menzogne sorridendo felice.
"Non saprei, lo avrò lasciato da qualche parte"
Elena si guardò allo specchio del bagno, incapace di riconoscersi.
Un altro livido le si era stampato sulla pelle, l'ennesimo  marchio a fuoco che la separava dal resto del mondo e la obbligava a sprofondare nella tenebra.
Integrarsi nella propria ordinaria quotidianità era diventato sempre più difficile.
Esisteva davvero una via d'uscita?
Non lo credeva più.
"Se solo fossi sicuro che la mia lontananza ti tenesse al sicuro giuro che me ne andrei all'istante" le aveva detto Stefan riaccompagnandola a casa.
Lo ripeteva ad ogni nuova tragedia, ad ogni nuovo pericolo a cui avevano dovuto esporsi.
Le offriva di sacrificarsi nonostante non avesse colpe e rischiasse la vita, ogni volta, per salvarla.
E non era il solo.
"Bel pigiamino" si sentì dire, entrando in camera.
Impiegò un attimo a scorgere la figura del vampiro seduto sulla soglia del davanzale.
"Sono stanca, Damon"


Pages on your face
You had been weeping


La sua costatazione finì per essere ignorata, come del resto accadeva sempre. Lui si avvicinò di qualche passo. “Ti ho riportato questa”. Dalla sua mano pendeva la collana che aveva dato per persa durante la battaglia.
Elena lo guardò sorpresa. Lei stessa aveva impiegato del tempo per accorgersi di averla persa. 
"Grazie” gli disse, cercando di afferrarla e vedendosela allontanare.
Si inquietò. Quell'ornamento era l'unico scudo alla sua soggezione, l'unica garanzia del proprio libero arbitrio.
Perché Damon era venuto da lei?
“Ti prego, restituiscimela"

And I saw
What it was
That I had done


“Ho solo una cosa da dire” le confessò.
“Perche' devi dirla con il mio ciondolo in mano?”
La prudenza era diventata un abitudine ormai, l'unico modo che le consentiva di stargli vicino.
“Beh... Perche' quello che sto per dire è forse la cosa piu' egoista che abbia mai detto nella vita” 


But last night
We fell apart
And broke to pieces



Tutto divenne improvvisamente chiaro.
Il tetro sentimento celato dietro al suo sguardo arrogante.
Il senso di rassegnazione che aveva imparato a scorgere nei suoi racconti, quando la mente lo riportava in luoghi lontani, al tempo di conflitti ormai trapassati...
Quando i ricordi lo conducevano a lei, Katrine, e a quell'amore cui da sempre non aveva abbinato che sofferenza.
La tristezza d'amare.
La storia stava finendo per ripetersi ancora una volta.
La ragazza contesa tra due fratelli di sangue, destinata all'incapacità di condannare alla felicità l'uno e al dolore l'altro.
Questo era venuto a dirle.
E lei, seppure consapevole, non era pronta a sentirlo.
“Damon, non farlo” lo pregò.

Our love was in the hall
All packed in boxes


“Almeno una volta devo dirlo. E tu devi solo sentirtelo dire.
Ti amo, Elena"

And I saw
What it was
That I had done
To you


L'incantesimo si spezzò.
La finta ignoranza cedette di fronte alla verità pronunziata ad alta voce.
Non poteva più scappare adesso, ritrarsi in quella posizione di stallo che il silenzio aveva così ben consolidato.
Sentiva di amare Stefan con tutta sé stessa, senza condizionamenti, in maniera tanto giusta da divenire naturale.
Perché allora il solo costituirsi di un'altra possibilità era sufficiente di indurla a un incessante senso di dubbio?
Perché Damon aveva scelto di dirle la verità? 
Perché
era stato così semplice farlo avvicinare a sé?

Percepiva qualcosa di inconfessabilmente intenso in lui, di così appassionato da far apparire ogni altra percezione appena sfuocata al suo paragone.
Anche lui era in grado di capirlo?


I was wrong
I was wrong


“Ed e' proprio perche' ti amo che non posso fare l'egoista con te. Per questo non puoi saperlo.
Io non ti merito, ma mio fratello sì" continuò, senza darle il tempo di aggiungere nulla.

Gli fu grata per quella protezione, per l'esonero dal pronunziare l'unica risposta che in quel momento sarebbe stata in grado di dare e che avrebbe finito per ferire entrambi.
Aveva scelto per lei. 


I was wrong
I was wrong
[Speedster - I was wrong]


In quel momento di intimità rubato, con gli occhi specchiati nel suo sguardo stranamente quieto, era fin troppo semplice dimenticare chi era stato, i delitti di cui si era macchiato.
Si sentì tremare quando lo vide avvicinarsi, intanto che una torturante sensazione di nostalgia mista a rimpianto la portò quasi a desiderare che le loro labbra si sfiorassero, almeno una volta.
Eppure era conscia di non volerlo davvero.
Non avrebbe mai potuto tradire la fiducia di Stefan e di ogni altra persona che le era cara.
Lei non era Katrine. Non poteva vivere in bilico tra due cuori pronti a spezzarsi.
Alcuni ricordi, poi, semplicemente, non potevano essere cancellati. Nonostante tutto.
Chiuse gli occhi, colpevole del piacere che le indusse quel fugace bacio sulla fronte.
Se solo avesse conosciuto l'uomo che era stato.
Se solo non fosse costantemente necessario salvarlo da sé stesso.
Forse…

"Dio, quanto vorrei che non dovessi scordarlo" sussurrò, carezzandole il viso.
Elena comprese il significato delle parole di Damon soltanto troppo tardi. 
"Ma devi".

Si ritrovò a fissare la propria finestra aperta. Le tende ondeggiavano lentamente mosse dal vento leggero, pienandosi e svuotandosi ad un ritmo regolare.
Intorno a sé non c’era nessuno.
Posò la mano sul petto.
Il ciondolo era nuovamente al suo posto.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: TheStoryteller