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Autore: Stellina_90    31/12/2005    0 recensioni
Questo racconto,scritto esclusivamente da me,aggiunge ai conosciuti scenari di Monster Allergy,anche altri del tutto inediti e nuovi personaggi.Recensite e...buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Comico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Una Nuova Arrivata


Alyssa Rottherfield si stava dirigendo verso la nuova abitazione.Sarebbe stata,a detta dei suoi genitori,in una località di mare,una città lì vicino perlomeno.
"Vedrai,ti piacerà Bigburg,Emi!",esclamo sua madre seduta davanti.I suoi capelli corvini,identici ai suoi,brillavano come una superficie di cristallo,riflettendo i raggi del sole che brillava alto in un cielo senza nuvole.
"Dove stiamo andando di preciso,mamma?",domandò una ragazza di circa 15 anni dal sedile posteriore dell'elegante Limousine che le accompagnava.
"In un'antica villa che si trova in un quartiere chiamato Oldmill village.Vedrai,l'aria fresca ti farà bene..." "Vuoi dire che non saremo in città?",esclamò la ragazza sgomentata sobbalzando sul sedile dell'auto.
"No,tesoro,saremo nel quartiere più antico della città,vedrai che ti divertirai" la rassicurò la madre.
"Si,come no..." rispose Alyssa incrociando le braccia "In un quartiere insignificante anzichè nel centro della città,mi tocca vivere nelle zone più limitrofe e periferiche!Bah!" concluse sbuffando.La madre sospirò,era ormai abituata alle lamentele della figlia.
"E papà?" chiese poi,con voce raddolcita."Non verrà,almeno per questo mese" le rispose la madre."Che cosa?" esclamò,se possibile,ancora più sgomentata di prima.Ma nella sua voce c'era anche un tono di malinconia,di amarezza e di tristezza."Lo,sai già Emily,che tuo padre è molto impegnato col suo lavoro." rispose sua madre.
"Mamma,per favore,chiamami Alyssa o Aly o Stellina o Tesoro,tutto quello che vuoi ma non chiamarmi Emily,non lo sopporto,lo sai" sbottò seccata la figlia.
"Oh,Alyssa,tesoro,ancora con questa storia?"disse sua madre dolcemente.
Non che ad Alyssa il suo secondo nome non piacesse,ma era stato più volte oggetto di scherno da parte dei compagni di scuola.Alyssa era,in effetti,una ragazza un po' strana.Passava tutto il suo tempo in casa con i libri e le stelle come unici amici.Già,ad Alyssa piacevano tantissimo le stelle:passava ore,la notte,con il suo telescopio ad osservarle.Teneva delle dettagliate cartine con tutte le stelle visibili sia nell'emisfero boreale che in quello australe.Era anche una persona abbastanza solitaria,sembrava avere la testa persa in chissà quali pensieri,completamente immersa nel suo mondo,ma questo aveva un perchè:Alyssa vedeve cose che gli altri non vedevano.Lei vedeva creature incredibili,creature invisibili agli occhi degli altri,ma così reali per lei.Il padre era ,inoltre il presidente di una multinazionale e questo lo teneva lontano da casa per molto tempo,perciò Alyssa soffriva spesso di questa sua mancanza.Il fatto di avere anche un gatto nero non l'aiutava affatto,soprattutto considerando la sua abitudine di vestire spesso di nero,fattore che,collegato ai lunghi capelli liscissimi e nerissimi,le dava l'aspetto di una dark lady.Il suo secondo nome,poi,contribuiva all'accomunamento di fattori che le fecero guadagnare il soprannome di Emily the Strange,proprio come la famosa marca di abiti,ombrelli,skateboard...Ecco perchè non sopportava il suo secondo nome:perchè,nonostante fosse duro anche per lei ammetterlo,ci si riconosceva.Scosse la testa,come se cercasse di scacciare quel fastidioso ricordo.
"Mamma.." disse dopo un po',"Sai niente della nostra nuova casa?".
"Si" rispose la donna dal sedile anteriore "è una via di Oldmill,mi pare si chiami Midnight Street,nella zona di Sunsetville Lane.Dovrebbe essere una villa vittoriana,aspetta,com'era che si chiamava...?" la donna si fece pensierosa,cercando di ricordare il nome della villa,appoggiando le dita al mento,com'era solita fare quando cercava di ricordare qualcosa o ci stava pensando."Ma si,certo!" esclamò all'improvviso sollevando le dita "Villa Noctis,come ho fatto a dimenticarmelo?".L'auto intanto procedeva mentre folle di passanti curiosi si fermavano a guardare quell'auto elegante,nera e lucida,che sfilava per le strade della semplice e modesta Oldmill.Alyssa osservava ammirata tutto il verde della zona:sembrava di essere in una foresta lussureggiante,immersa in un tripudio di colori dalle mille sfumature,colori così belli che sembravano usciti dalla tavolozza di un pittore.L'auto imbocco un'alta strada.Alyssa fece in tempo a leggere su un cartello "Camustro Street".Vide due ragazzini camminare per strada,il primo aveva i capelli di un bizzarro colore blu-violaceo ed era vestito di verde scuro e viola.Alyssa sorrise,non era l'unica persona strana al mondo.Accanto al ragazzo camminava una ragazza con una gonna rosa e un maglione a righe bianche e verdi,aveva i capelli rosso-arancio legati in due code con dei fiocchi rosa e due ciuffi che cadevano morbidi lungo il volto.Alyssa provò una strana sensazione:per la prima volta in vita sua sentiva il desiderio di fare amicizia con qualcuno di sua spontanea volontà.Non voleva più sentirsi sola.Qualcosa dentro di lei le diceva che con quei due si sarebbe trovata bene,che l'avrebbero capita,che forse sarebbero diventati amici per la pelle.Ma a volte le cose non vanno esattamente come vorremmo.L'autò sfrecciò veloce sorpassandoli e Alyssa vide il suo sogno scoppiare come una bolla di sapone che incontra il suolo duro ed aspro in mille schizzi d'acqua saponata.Riprese a guardare davanti a sè accarezzando con le dita un ciondolo di cristallo che portava al collo:una stella a otto punte simile ad una rosa dei venti per la sua forma:quattro punte lunghe,quattro punte corte.L'auto girò ancora imboccando una traversa.Il paesaggio mutò all'improvviso:le case avevano assunto un'aria austera,forse anche un tantino luttuosa visto com'erano scure,come se fossero state bruciate e coperte dalla fuliggine in passato.L'aria sembrava pesante e grave,come se il tempo e l'aria stessa fossero immobili,sospesi.Improvvisamente la strada si fece in salita e anche l'asfalto iniziava a scarseggiare.A mano a mano che Alyssa si allontanava da quel posto si sentiva meglio,come se un peso le venisse tolto di dosso.
"Gregory,insomma,rallenta!" escalmò ad un certo punto,furiosa,sua madre all'autista "hai forse intenzione di lasciarci le sospensioni,su questa strada?".
"Perdonatemi signora,ma è già tardi e ci sono ancora i bagagli,i mobili..." "Di questo si occuperanno gli addetti ai traslochi,a proposito,arriverà per stasera la servitù?" "Si,hanno detto che arriveranno entro stasera" "Se non vengono James ed Elizabeth,io torno nell'altra casa" sbuffò Alyssa dietro."Verranno signorina Emily,verranno" "Oh,insomma,Gregory,pure tu ti ci metti adesso?" sbottò con un sobbalzo sul sedile che le scombinò leggermente i lunghi capelli neri facendoli ricadere sulle spalle.L'autista se la rise sotto i baffi."Si,si,ridi,ridi pure.Vedrai come ti farò pagare caro il tuo affronto" gli intimò Alyssa ridendo e cercando di fare la voce grossa e minacciosa,anche se a furia di ridacchiare con Gregory non le riusciva proprio.In fondo Alyssa era una ragazza intelligente e con tanto senso dell'umorismo,solo aveva difficoltà a manifestarli ad altre persone.Sua madre,suo padre,i suoi parenti,l'autista,la servitù,fra cui soprattutto James ed Elizabeht:erano loro la sua famiglia,solo loro il suo gatto,Orione,al quale aveva dato il nome della sua costellazione preferita ed Imber,anche se di lui non parlava spesso dato che era uno dei suoi amici mostri.Imber infatti era un drago azzurro con sei zampe,quattro posteriori e due anteriori,in poche parole era un Flyvan.Per lui non si preoccupava,l'avrebbe trovata:il suo olfatto fine e il suo infallibile senso dell'orientamente gli avrebbero facilmente permesso di ritrovarla.Ma non sapeva come tenere nascosto il suo secondo segreto,quello più difficile:un segreto ardente come come il fuoco.L'auto era arrivata in cima alla salita.Alyssa scese dall'auto.
"Allora?" chiese sua madre "Che ne dici?si,purtroppo il giardino è così,ma vedrai che Albert rimetterà tutto a posto e terrà quelle erbaccie in riga,ma per il resto la casa è stata completamente restaurata.Avresti dovuto vedere come era piena di rampicanti e in che condizioni versava il cancello...".Alyssa osservò rapita la bellezza della sua nuova dimora:non era più spaventosa o funesta.Era elegante e imponente,tanto da mettere effettivamente un po' in soggezione,ma sarebbe stata solo la prima impressione.Alyssa sorrise:quel posto le piaceva.Si.Le piaceva da matti.Ad Oldmill Village,forse,si sarebbe sentita,per la prima volta,finalmente a casa.

  
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