Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Minner_    05/02/2011    1 recensioni
La continua battaglia per l'occupazione dell'ultima terra. L'impero Romano alle prese con la sua spina nel fianco.
[Impero Romano/Chibi!Scozia]
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: L’ultimo confine
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Impero Romano, Chibi!Scozia
Genere: Storico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic
Note: nonostante all’epoca in questione l’Impero Romano fosse praticamente invincibile, è incredibile il fatto che non sia mai riuscito a conquistare la Caledonia, l’odierna Scozia per intenderci. Il famoso Vallo di Adriano serviva appunto per determinare il confine dell’Impero e cercare di fermare l’avanzare dei barbari, che qui ho fatto interpretare ad un piccolo Scozia ribelle ^^
 Cubicola: una specie di lettino romano dove ci si poteva semi- sdraiare.
Partecipante al " "The One Hundred Prompt Challenge" indetto da BlackIceCrystal con il prompt "tema libero, imbarazzo."
 
I personaggi non appartengono a me ma ha Hidekaz Himaruya.
 

L’ultimo confine

 

 

Nella desolata e piovosa campagna bretone, seguendo i contorni delle colline, si ergeva in tutta la sua magnificenza il simbolo di Roma, l’ultima frontiera del mondo romano, il Vallo di Adriano. Un muro che divideva due popoli e che anche dopo la sua caduta, continuerà ad ergersi tra i due.

Anche quel giorno, come ormai da tempo, un uomo vestito da un’armatura romana, si affacciava dal parapetto e osservava le terre desolate che si stendevano oltre quel muro.

L’invincibile, l’infallibile, l’affascinante Impero Romano si chiedeva spesso cosa si nascondesse oltre quelle colline a lui sconosciute.

Ogni volta che ci ripensava si stupiva e si arrabbiava sul perché non ci fosse ancora riuscito. Lui, che aveva sconfitto numerosi popoli e conquistato il Mediterraneo, non era ancora riuscito a sconfiggere quel marmocchio

I loro continui scontri lo avevano sempre visto sconfitto e quindi costretto alla ritirata. Un continuo su e giù per quella terra piovosa e umida, che oltre a sfiancarlo gli procurava numerosi imbarazzi quando doveva fare ritorno a Roma per fare rapporto al suo Imperatore.

Neppure gli piaceva quel posto. Preferiva il sole del sud, magari steso su qualche cubicola servito, e magari anche imboccato, da una schiava esotica proveniente dall’oriente. Ma l’ordine dell’Imperatore era legge, voleva a tutti i costi conquistare le ultime terre del mondo a nord e sfruttarle per rendere ancora più prestigioso il nome del grande Impero.

Roma si riscosse velocemente dai suoi pensieri poiché anche oggi, come sempre, si sarebbe messo in marcia per arrivare in Caledonia e finalmente conquistarla. La legione si incamminò lungo la strada maestra battuta da loro stessi a furia di marciarci sopra in tutti quegli anni.

Quando giunsero ad una valle piuttosto scoscesa, sentirono il rumore di alcuni passi dietro le rocce. I legionari si posizionarono in formazione di difesa pronti per contrattaccare.

Interminabili secondi di silenzio, il cuore dei legionari batteva all’impazzata pronti a contrattaccare appena si fosse mostrato l’imminente pericolo.

D’un tratto, da dietro una roccia posta in cima alla valle, spuntò un ciuffo di capelli rosso fuoco che coprivano un paio di occhi verdi furenti.

Lo strano ragazzino saltò sulla roccia e urlò:- Ancora qui, Roma?-

- Mi dispiace Caledonia ma devo conquistarti, perciò non ti dispiacerebbe scendere e venire con me?- chiese gentilmente Roma protendendo la mano verso di lui in segno di amicizia.

- Mai!- sentenziò- non mi sottometterò a nessuno!-

- Se vieni con me tornerai insieme ai tuoi fratelli: Bretagna e Galles. Non vuoi riabbracciarli?-

- No!- adesso sembrava ancora più infuriato –sono solo dei traditori! Si sono fatti prendere in giro da te, ma io non farò la stessa fine! Uomini, all’attacco!- alzò il braccio, dando così il segnale di attacco agli uomini nascosti dietro di lui.

Da entrambi i versanti della valle uscirono alla scoperta centinaia di uomini grossi e muniti di armi piuttosto primordiali in confronto con quelle romane, ma la potenza con cui si abbatterono e la rabbia che gli animava travolsero il piccolo esercito romano costringendoli così all’ennesimo ritiro verso il vallo.


Roma.

- E così non sei riuscito a occupare la Caledonia- constatò l’imperatore rivolto a Roma.

- Ecco … in effetti sì ma … il tempo non è dei migliori lassù e non ci ha permesso di sfruttare al meglio la nostre tecniche di battaglia.- rispose, ridacchiando nervosamente- Inoltre lì sono tutti orribili, nemmeno una donna come si deve! Un posto così non vale la pena di occuparlo.- concluse l' Impero Romano cercando di sviare l’attenzione del suo Capo dalla sua disastrosa campagna a nord.

La prossima volta che si sarebbero rivisti, avrebbe fatto capire a quel piccolo mostriciattolo chi era Roma.
 
 


 Angolo dell’Autrice

Sto cominciando ad amare quest’uomo! *_*
Beh che dire. Spero vi sia piaciuta!
A presto!! ^,^

The One Hundred Prompt Project
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Minner_