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Autore: yulinghan    05/02/2011    8 recensioni
“Non l’aveva mai vista danzare prima. Era…bellissima.”
E’ luglio e in ogni villaggio si celebra il Tanabata Matsuri ovvero, la festa delle stelle. Naraku è da tempo stato sconfitto. Kagome si è definitivamente trasferita nel Sengoku dove vive serenamente.
Uno spaccato di semplice vita, in una notte dove secondo la credenza tutti i desideri espressi vengono esauditi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 La festa delle stelle
 
 
Scostò con la piccola mano la stuoia che fungeva da porta. La lasciò cadere solo dopo aver fatto passare anche l’amica. Era emozionata, non aveva mai partecipato ad una festa nell’epoca Sengoku e per di più quella era la sua festa preferita.
Le due avevano indossato il tradizionale yukata (*) ed avevano raccolto i capelli in modo armonioso sul capo.
Dovevano raggiungere lo spiazzo non lontano dove tutto il villaggio stava festeggiando. Riuscivano a sentire perfettamente le note festose prodotte dagli shamisen e dai taiko (**) poco sovrastate dalle chiacchiere e risa di tutta la popolazione.
Poco dopo si ritrovarono tra la folla, furono investite da suoni, luci e colori di ogni tipo. Tutto emanava spensieratezza: la musica tradizionale, i giochi dei bambini, le vesti colorate e le danze nelle quali si cimentava chiunque senza preoccuparsi di sfigurare. Sorrisero all’unisono alla vista di tutto ciò.
 
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“Questa musica mi da fastidio”
“Su rilassati Inuyasha, è una festa e sai cosa si fa alle feste?”
Il mezzo demone guardò di sbieco l’amico.
“Ci si diverte, ecco cosa si fa!”
Così dicendo gli diede una finta gomitata sul fianco, per rendere meglio l’idea.
Un grosso focolare era stato acceso, affinché potesse illuminare e ci si potesse ballare intorno, anche se a luglio il suo calore non era apprezzato di certo da nessuno.
“Guarda Inuyasha..guarda!”
Il mezzo demone fissò prima l’amico e poi la direzione del suo sguardo. E dove altro avrebbe potuto guardare?
“Feh, sei il solito...”
Un gruppo di fanciulle era intento in una danza e le movenze leggiadre delle giovani, com’era ovvio, avevano subito rapito l’attenzione del ragazzo.
I sensi sviluppati di Inuyasha colsero immediatamente il profumo dolce di una ragazza. Un profumo familiare che avrebbe riconosciuto anche tra una miriade di effluvi. Mosse lo sguardo in direzione del suo odore. Kagome era arrivata e con lei c’era anche Sango.
“Pulisciti la bava, Miroku”
Ma il monaco rimase con un’espressione ebete, quasi non avesse minimamente sentito il mezzo domone. Ma fa come ti pare…
 
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Il suo sguardò la catturò immediatamente. Gli occhi colore del miele erano fissi su di lei che non potè fare altro che osservarlo a sua volta sorridendogli.
“Eccoli Kagome, sono lì Inuyasha e Miroku…”
Ma lei già lo sapeva.
“Non ci posso credere...IO LO AMMAZZO!!!”
Kagome bloccò d’istinto l’amica afferrandole il braccio, “Ti prego Sango!”.
Questa si girò a guardarla, amareggiata.
“Sango non te la prendere, lo sai che è fatto così”
“Lo so ma…sono stanca di doverlo riprendere”
Kagome si rendeva perfettamente conto cosa provasse l’amica, se fosse stato Inuyasha a comportarsi così non sapeva esattamente cosa avrebbe fatto. Una cosa era certa: sarebbe stata gelosa. Sospirò.
“…la gelosia è proprio una brutta cosa..”
La sterminatrice la guardò confusa. Poi un lampo. Aveva avuto un’idea.
“Kagome..vieni con me!”, stavolta afferrò lei la mano dell’amica.
La ragazza in quell’istante, vedendo dove la sterminatrice la stava trascinando capì.
“Non mi sembra una buona soluzione!”
La pregò imbarazzata.
“Invece si che lo è!”
 
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Inuyasha, con il suo udito sviluppato, anche se distante aveva assistito alla scena. Guardò il monaco svogliatamente, e poi alzò gli occhi al cielo pensando che per il bonzo ci sarebbero stati guai in vista.
Il gruppo di ragazze davanti al fuoco continuavano a danzare ed il monaco era sempre più rapito dalle loro movenze. Tuttavia due nuove figure si muovevano sinuose e tali fattezze lo catturarono immediatamente. Una delle due in particolar modo.
“Sango!”
Non l’aveva mai vista danzare prima. Era…bellissima. Prima d’allora l’aveva sempre vista combattere e mostrarsi coraggiosa, era sempre stata dura ed irreprensibile. Ma non quella sera.
“Feh…che stupidaggine”
Il mezzo demone non capiva assolutamente l’intelletto femminile, come poteva pensare che la soluzione fosse danzare??
Poi fissando l’amico si rese conto che aveva assunto una nuova espressione: più consapevole e concentrata rispetto a prima. Era concentrato a guardarla, ma non con lo sguardo ebete con il quale fissava le altre prima, era diverso.
Che aveva?..
“Ehi ma che ti prende?”
Il monaco senza staccare gli occhi dall’oggetto delle sue attenzioni rispose calmo.
“E’ splendida la mia Sango”
La tua Sango?? Feh…
Tuttavia anche il mezzo demone si ritrovò ben presto a fissare l’altra danzatrice. Non se ne accorse immediatamente, e non sapeva come ma era come se fosse stato maledetto da un incantesimo che non gli permetteva di osservare null’altro. I piedi si muovevano a ritmo, il bacino era sinuoso nella danza mentre alcune ciocche di capelli sfuggivano ribelli.
Deglutì rumorosamente, tanto che l’avvertì anche il bonzo che si girò sorridendogli sbieco.
“Anche tu allora sei un uomo, oltre che un mezzo demone..?!?!”
Inuyasha non fece in tempo a gettargli addosso uno sguardo truce poichè Miroku si alzò velocemente per danzare anch’egli.
 
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Kagome vide Miroku raggiungere Sango per ballare assieme. Ne era contenta. Non si creò minimamente problema quando vide i due allontanarsi; quella musica le piaceva e danzare non era mai stato tanto facile per lei. Inuyasha la stava osservando. Non seppe perché, ma non provò imbarazzo come avrebbe invece immaginato, anzi volva danzare per lui, solo per lui. Chiuse gli occhi, si mosse ancora e ancora, sempre con più sensualità. Le note dello shamisen sembravano suonare solo per lei. Portò un braccio in alto, roteò lentamente per far scendere poi la mano sensuale sul collo sudato e riportarla all’altezza del fianco. Si sentiva bene, le piaceva quella nuova sensazione. Il cuore batteva forte ed era pervasa da quella che avrebbe potuto definire passione. Si sentiva inebriata.
Portò l’altra mano in alto per ballare come poco prima, ma la fluidità dei movimenti e l’incanto vennero improvvisamente rotti. Una mano le afferrò gentilmente il polso.
“Permettete?”
“Ecco, io..”
Evidentemente imbarazzata.
“No. Non permette”
Alle spalle di Kagome si parava Inuyasha.
“Lasciatelo decidere a lei”
Il giovane si diede un tono.
“Ha già deciso”
Pronunciò alterato. L’intruso guardò Kagome, che rispose spostandosi per afferrare semplicemente la mano del mezzo demone.
“Scusate allora”, si congedò.
Il ragazzo dal kariginu rosso le stirnse la mano per guardarla affabilmente.
“Non sapevo sapessi danzare”
“Nemmeno io a dire il vero”
Rossa in viso, abbassò lo sguardo.
“Vieni, ti porto in un posto”
Le disse chino porgendole l’ampia schiena.
Corsero voloci, al contempo tranquilli. I battiti regolari del cuore di Inuyasha cullavano dolci Kagome che poteva avvertirli con l’orecchio poggiato sul dorso di lui. Chiuse gli occhi. I capelli color della luna la carezzavano e le parve di aver corso assieme a lui solo per poco. Erano a destinazione. Scese e si ritrovò sommersa dalle stelle. L’aveva condotta su una sorta di altura, il villaggio era piccolo alla vista da quell’altezza ed il panorama magnifico.
“Inuyasha, è meraviglioso!”
“Buon Tanabata Matsuri (***) Kagome…”
La guardò dolcemente prendendole la mano.
“Anche a te Inuyasha”
La lucentezza del cielo stellato si perse nei loro occhi quando un bacio a fior di labbra li unì.
Si sedettero ad ammirare il cielo, la mano nella mano.
“Inuyasha?”
Lo guardò.
“Mh?”
“Hai già espresso il tuo desiderio?”
Si volse a lei.
“Non c’è nulla che desidero”
Tornò a fissare le stelle e ritornò con la memoria a qualche istante prima: la vedeva muoversi seducente a ritmo di musica, semplicemente stupenda. La osservò accanto a sé. Forse poteva..
“Forse un desiderio cel’ho.”
Kagome si girò curiosa.
“Danza per me.”
Avvampò. Le guance si erano tinte di rosso.
“Ma così..senza musica...Torniamo al villaggio”
“Danza per me Kagome..qui.”
Il tono era calmo ma perentorio, eppure qualcosa nel modo in cui l’aveva detto sembrava trasformare quella richiesta in una preghiera.
Non poteva deluderlo, non Inuyasha. Mai.
Si alzò, sciolse i capelli e iniziò a canticchiare una melodia. Un passo, poi l’altro. S’inebriò di nuovo e capì che anche prima si era sentita così non per la musica, né per null’altro che non fosse lui. Mentre danzava a volte lo osservava. Le piaceva che la guardasse, voleva il suo interesse su di lei. La mano in alto roteava morbida, ed istintivamente gliela porse.
Spiazzato ma felice, senza esitazione raccolse l’invito e si portò innanzi a lei. Le cinse i fianchi che si muovevano fluidi e si ritrovò anche lui inebriato tanto quanto lei.
Le iridi scure di lei brillavano nel guardarlo, avrebbe voluto che quella notte fosse infinita.
“E tu Kagome, lo hai espresso il desiderio?”
Le parlò, senza interrompere i loro movimenti.
“Non ancora”
Gli disse sorridendo. Poi si fermò, leggera, innanzi a lui.
Un ciglio alzato fu l’implicita domanda del ragazzo. Le aveva calpestato un piede?
“Sto per esprimere il mio desiderio..”
Aspettò curioso.
“..baciami ancora, Inuyasha..”
Mentre le sorrideva sghembo coprì la già breve distanza che li separava, morbidamente e dolcemente. Il desiderio di Kagome era divenuto anche il desiderio di Inuyasha. Già sapevano che quella notte non ne avrebbero avuto abbastanza delle reciproche labbra. Si baciarono ancora e ancora mentre ripresero a danzare sotto il cielo stellato, perdendosi l’uno nell’altra.
 
 
 
 
 
 
(*)Yukata: veste estiva tradizionale ma anche informale, indossata generalmente per feste estive, ma anche nelle Ryokan (alberghi tipici giapponesi) dopo il bagno, letteralmente significa infatti “indumenti da bagno”.
 
(**)Shamisen e taiko: strumenti tipici giapponesi. Il primo è una sorta di liuto a tre corde, utilizzato soprattutto nel teatro. Il secondo termine indica la maggior parte dei tamburi. I taiko sono utilizzati anche nelle cerimonie shintoiste.
 
(***)Tanabata Matsuri: celebrata in tutto il Giappone il 7 luglio, è la festa delle stelle e si ritiene che i desideri espressi in questa giornata vengano sempre esauditi.
 
 
 
A voi la dura sentenza!!
Vi è piaciuta??...O vi ha annoiato??
Cosa ne pensate??
Fatemi sapere, mi raccomando!! Recensite!!!
Ciao a tutti! YulingHan^__^
 
  
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